Pensando ad
una meta per un viaggio all’insegna della natura mi è venuto spontaneo scegliere
il Borneo.
una meta per un viaggio all’insegna della natura mi è venuto spontaneo scegliere
il Borneo.
Conoscevo
già la Malesia
avendo avuto l’opportunità di scoprire le bellezze della parte peninsulare in
un precedente viaggio. A colpirmi in quell’occasione non furono solo le spiagge
paradisiache ma anche e sopratutto le verdi vallate delle Cameron Highlands e
la zona selvaggia del Taman Negara, immerso nell’intricata giungla.
già la Malesia
avendo avuto l’opportunità di scoprire le bellezze della parte peninsulare in
un precedente viaggio. A colpirmi in quell’occasione non furono solo le spiagge
paradisiache ma anche e sopratutto le verdi vallate delle Cameron Highlands e
la zona selvaggia del Taman Negara, immerso nell’intricata giungla.
Proprio in
quel primo viaggio sentii raccontare le bellezze del Borneo malese: foreste ancora inviolate dove vivevano straodinari
animali, piante rarissime e una vegetazione rigogliosa.
quel primo viaggio sentii raccontare le bellezze del Borneo malese: foreste ancora inviolate dove vivevano straodinari
animali, piante rarissime e una vegetazione rigogliosa.
Quei
racconti mi rimasero impressi nella memoria fino a quando l’estate scorsa
decisi di andare a vedere di persona quest’isola meravigliosa, considerata una delle ultime
riserve di biodiversità del pianeta.
racconti mi rimasero impressi nella memoria fino a quando l’estate scorsa
decisi di andare a vedere di persona quest’isola meravigliosa, considerata una delle ultime
riserve di biodiversità del pianeta.
Il Borneo
malese è diviso in due regione, il Sarawak e il Sabah, la prima meno
frequentata dai turisti che tendono a prediligere il Sabah, per il quale
maggiori sono i collegamenti aerei dalla capitale Kuala Lumpur.
malese è diviso in due regione, il Sarawak e il Sabah, la prima meno
frequentata dai turisti che tendono a prediligere il Sabah, per il quale
maggiori sono i collegamenti aerei dalla capitale Kuala Lumpur.
Pur conservando
molte aree intatte
e di grande suggestione, purtroppo entrambe le regioni mostrano i segni della
massiccia deforestazione che è stata messa in atto negli ultimi anni, in
seguito alla quale
ettari di foresta vergine sono stati abbattuti per fare spazio alle piantagioni
di palma da cocco, da cui si estrae l’olio di palma che finisce in tutti i
prodotti da forno che riempioni i nostri supermercati.
Un fenomeno in continua crescita e che determina non solo l’impoverimento di
uno degli ultimi polmoni verdi della terra ma che sottrae anche spazio vitale alle tante specie animali che
popolano la foresta.
molte aree intatte
e di grande suggestione, purtroppo entrambe le regioni mostrano i segni della
massiccia deforestazione che è stata messa in atto negli ultimi anni, in
seguito alla quale
ettari di foresta vergine sono stati abbattuti per fare spazio alle piantagioni
di palma da cocco, da cui si estrae l’olio di palma che finisce in tutti i
prodotti da forno che riempioni i nostri supermercati.
Un fenomeno in continua crescita e che determina non solo l’impoverimento di
uno degli ultimi polmoni verdi della terra ma che sottrae anche spazio vitale alle tante specie animali che
popolano la foresta.
Un viaggio
in Borneo fatto appoggiandosi alle agenzie locali autorizzate che praticano un
turismo responsabile diventa un modo di aiutare questo prezioso quanto fragile
eden terrestre, portando
soldi che vengono virtuosamente investiti nei programmi di protezione locale e
nelle risorse umane impegnate attivamente nel realizzarli.
in Borneo fatto appoggiandosi alle agenzie locali autorizzate che praticano un
turismo responsabile diventa un modo di aiutare questo prezioso quanto fragile
eden terrestre, portando
soldi che vengono virtuosamente investiti nei programmi di protezione locale e
nelle risorse umane impegnate attivamente nel realizzarli.
Uno di
questi programmi di salvaguardia è il Semenggoh Wildlife
Rehabilitation Center,
il centro di riabilitazione degli oranghi situato alle porte di Kuching, la capitale del Sarawak.
questi programmi di salvaguardia è il Semenggoh Wildlife
Rehabilitation Center,
il centro di riabilitazione degli oranghi situato alle porte di Kuching, la capitale del Sarawak.
La piccola riserva ospita e cura gli esemplari di orango
cacciati dai bracconieri e rimasti feriti o orfani, e attraverso un programma
di riabilitazione li rieduca alla vita libera. Gli oranghi qui vivono liberi
seppur all’interno dei confini del parco, possono muoversi autonomamente e
vengono approcciati dai rangers solo per le cure.
cacciati dai bracconieri e rimasti feriti o orfani, e attraverso un programma
di riabilitazione li rieduca alla vita libera. Gli oranghi qui vivono liberi
seppur all’interno dei confini del parco, possono muoversi autonomamente e
vengono approcciati dai rangers solo per le cure.
E’ il pasto il momento più
propizio per vedere questi magnifici animali, anche sempre a debita distanza.
Non essendo la riserva abbastanza grande per assicurare cibo per tutta la
popolazione di oranghi (oltre 20 esemplari di cui molte mamme con cuccioli),
ogni giorno i rangers lasciano nelle piattaforme apposite delle banane dolci
che servono a integrazione del cibo disponibile naturalmente. E’ in questo
momento che si possono osservare mamme e cuccioli scendere sulle piattaforme e
servirsi il pranzo!
propizio per vedere questi magnifici animali, anche sempre a debita distanza.
Non essendo la riserva abbastanza grande per assicurare cibo per tutta la
popolazione di oranghi (oltre 20 esemplari di cui molte mamme con cuccioli),
ogni giorno i rangers lasciano nelle piattaforme apposite delle banane dolci
che servono a integrazione del cibo disponibile naturalmente. E’ in questo
momento che si possono osservare mamme e cuccioli scendere sulle piattaforme e
servirsi il pranzo!
Un’esperienza toccante ed emozionante che mette a
cospetto di questi straordinari essere viventi che per modi, gesti e sguardi
sono molto simili a noi. Non dimenticherò mai lo sguardo tenero e protettivo
delle madri mentre porgono il cibo ai loro cuccioli e le strette di mano tra
loro.
cospetto di questi straordinari essere viventi che per modi, gesti e sguardi
sono molto simili a noi. Non dimenticherò mai lo sguardo tenero e protettivo
delle madri mentre porgono il cibo ai loro cuccioli e le strette di mano tra
loro.
Pensare che questi animali, così possenti e al contempo
così fragili, siano cacciati e minacciati fa male e fa riflettere; sono centri
come questo, che sopravvivono anche grazie al sostentamento del turismo, che possono
aiutarli a sopravvivere e a tornare liberi: qui il turismo viene praticato con
grande rispetto della foresta e degli oranghi, senza disturbarli né mai
invadere il loro spazio.
così fragili, siano cacciati e minacciati fa male e fa riflettere; sono centri
come questo, che sopravvivono anche grazie al sostentamento del turismo, che possono
aiutarli a sopravvivere e a tornare liberi: qui il turismo viene praticato con
grande rispetto della foresta e degli oranghi, senza disturbarli né mai
invadere il loro spazio.
Il governo del Sarawak è impegnato anche in molti
programmi di salvaguardia della foresta e dell’incredibile patrimonio vegetale
che essa ospita. Sempre a poca distanza dal centro di Kuching è possibile
visitare il Bako National Park, una riserva immersa nella giungla
intricata e raggiungibile con un’ora di macchina e un’ora di barca.
programmi di salvaguardia della foresta e dell’incredibile patrimonio vegetale
che essa ospita. Sempre a poca distanza dal centro di Kuching è possibile
visitare il Bako National Park, una riserva immersa nella giungla
intricata e raggiungibile con un’ora di macchina e un’ora di barca.
Il parco è molto ben organizzato e all’ingresso vengono
fornite le cartine dettagliate dei 12 sentieri che l’attraversano. Si passa da
percorsi di un paio d’ore a impegnativi trekking di più giornate che richiedono
molto allenamento. Il sentiero circolare che parte dal centro visitatori
permette di osservare i diversi ambienti naturali che il parco ospita: da
distese di mangrovie ad aree acquitrinose, foresta intricata e ampie radure di
terra rossastra. Ma non è solo il paesaggio ad essere famoso al Bako.
Camminando nel parco si incontrano molti machachi e persino la famosa scimmia
nasica del Borneo. I percorsi si possono per lo più fare in autonomia, basta
lasciare indicazione al centro visitatori di quale sentiero si sceglie e
dell’ora di partenza, e naturalmente seguire le indicazioni che segnalano la
via lungo il percorso senza mai fare deviazioni: questo sia per evitare di
perdersi che per non rischiare di danneggiare la vegetazione e disturbare la
fauna. La vastità del parco fa si che incontrare altri visitatori sia cosa
sporadica e mentre si cammina si è totalmente immersi nel silenzio e nei suoni
della giungla. E può capitare che a tagliare la strada sia proprio una scimma
nasica….
fornite le cartine dettagliate dei 12 sentieri che l’attraversano. Si passa da
percorsi di un paio d’ore a impegnativi trekking di più giornate che richiedono
molto allenamento. Il sentiero circolare che parte dal centro visitatori
permette di osservare i diversi ambienti naturali che il parco ospita: da
distese di mangrovie ad aree acquitrinose, foresta intricata e ampie radure di
terra rossastra. Ma non è solo il paesaggio ad essere famoso al Bako.
Camminando nel parco si incontrano molti machachi e persino la famosa scimmia
nasica del Borneo. I percorsi si possono per lo più fare in autonomia, basta
lasciare indicazione al centro visitatori di quale sentiero si sceglie e
dell’ora di partenza, e naturalmente seguire le indicazioni che segnalano la
via lungo il percorso senza mai fare deviazioni: questo sia per evitare di
perdersi che per non rischiare di danneggiare la vegetazione e disturbare la
fauna. La vastità del parco fa si che incontrare altri visitatori sia cosa
sporadica e mentre si cammina si è totalmente immersi nel silenzio e nei suoni
della giungla. E può capitare che a tagliare la strada sia proprio una scimma
nasica….
Il
Borneo è una terra straordinaria che offre l’occasione di venire a contatto
diretto con una natura ricca e possente che però è anche molto fragile:
imparare ad ammirarla con rispetto e attenzione è il primo passo per
contribuire a preservarla
Instancabile viaggiatrice, sono fondatrice e autrice del blog di viaggi Viaggiolibera.it.
Mi occupo di vendite e marketing per i mercati esteri e contemporaneamente coltivo la mia passione per la fotografia, concentrandomi soprattutto su reportage di viaggi e di matrimonio.
Unendo l’amore per la scrittura e la fotografia, da qualche anno ho iniziato a dedicarmi anche al marketing turistico, raccontando i luoghi e le realtà territoriali in parole ed immagini.