Con le vacanze , il bel tempo e la voglia delle passeggiate in mezzo alla natura, si può progettare un weekend nelle città di mare, di montagna o, perché no, d’arte.
Proprio perché è territorio ricco d’arte, di ville e di castelli, vi vogliamo suggerire un’escursione in Val Tidone ad iniziare da Castel San Giovanni, cittadina posta sul confine tra l’Emilia Romagna e la Lombardia.
In questa città abbiamo visitato, a fine ottobre scorso, accompagnati dal vice sindaco Rag. Cattaneo e con la preziosa guida del signor Gandini, una bella dimora d’altri tempi : Villa Braghieri.
La storia racconta che uno dei primi proprietari della Villa fu il conte Daniele Chiapponi, il quale, attorno al 1690, ne avvia la trasformazione da vecchia casa rurale in un più raffinato Casino di campagna. In seguito altre fasi di ristrutturazioni saranno avviate dalla figlia Teodora e dal genero del conte Chiapponi, Annibale Adeodato Scotti di Castelbosco, i quali entrambi amano l’architettura e sanno attorniarsi da famosi artisti.
Sarà il nipote di Teodora, Carlo, a far assumere alla Villa l’aspetto e la dimensione attuale.
Dopo passaggi di proprietà per vendita o eredità nel 1902 diventa proprietaria la famiglia Braghieri i cui ultimi discendenti furono i fratelli Carlo e Teresa. Carlo muore nel 1952 e dispone che alla morte dell’ultimo discendente la Villa e le proprietà terriere facciano parte della “Fondazione Braghieri” gestita dall’ente Comunale per scopi sociali e cuturali. Nel 1971 alla morte della sorella Teresa il tutto è amministrato dall’ECA e dal 1996 diviene di piena proprietà del Comune di Castel San Giovanni.
La Villa è divisa in due blocchi, il maggiore è l’edificio residenziale, il minore comprende la parte rustica. Ora in questo secondo blocco hanno sede la Biblioteca e l’Archivio Storico mentre il blocco residenziale è costituito da ventitré stanze poste su due piani.
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La biblioteca di Villa Braghieri |
Al piano terreno spiccano per il grande valore artistico la Sala dei Giochi o del Biliardo, in quanto in essa alloggia un biliardo ottocentesco acquistato da Carlo Braghieri nel 1907; alle pareti, dipinta come trompe d’oeil, è rappresentata la natura in movimento: in effetti gli alberi sembrano mossi dal vento, tale natura ricopia il giardino esterno. Ancora su questo piano si trova la Sala della Musica, così chiamata perché un tempo il suo arredo consisteva in un pianoforte di fine ottocento, in una pianola a rulli musicali ed una collezione di rulli con opere del melodramma italiano di produzione americana. Ora questi arredi sono posti in altre sale. Alle pareti sono raffigurati personaggi mitologici quali Afrodite, Zeus, Era, Atena, Demetra, Apollo, Angerona ed Artemide, tutti posti su una balaustra che percorre tutte le pareti il cui sfondo è di tipo paesaggistico con alberi in primo piano.
La Biblioteca Albesani-Braghieri, con grandi armadi contenenti i libri della famiglia Albesani prima, e della famiglia Braghieri poi, si trova subito accanto. Libri di filosofia e storia, di letteratura e d’arte, romanzi e testi di diritto sono ben sistemati negli armadi. Illumina il tavolo ovale posto al centro della stanza un lampadario liberty.
La Cappella, ricavata in uno degli ammezzati voluti da Carlo Scotti a fine Settecento e consacrata con concessione di Papa Pio VIII, contiene sulla parete frontale l’altare con decorazioni in stucco; sopra l’altare è raffigurata la Passione di Cristo con ai piedi della Croce la Vergine e San Giovanni.
Lo scalone che porta al piano superiore è realizzato con gradini in pietra, lo compongono tre rampe delimitate da una balaustra in ferro battuto.
Al piano superiore si fanno notare la Camera Svizzera per la sua decorazione con Papiers Peints Panoramiques raffiguranti paesaggi e natura: era la camera da letto invernale dei coniugi Braghieri; la Camera dell’Angelo, dove si è subito catturati dalla cornice posta tra parete e soffitto contenente un putto alato che invita al silenzio; ma tra tutte le stanze, quella che colpisce maggiormente e attira la mia curiosità è sicuramente il Salone d’Onore, di forma rettangolare, è la stanza centrale del piano superiore, illuminata da quattro finestre e decorata da raffinati finti stucchi, è il cuore della vita mondana della Villa, dove furono ospiti Isabella di Borbone, Filippo di Borbone , Maria Amalia di Asburgo Lorena; singolare è poi il Camerino da bagno Rosa, rosa per la tenue tinta da cui sono tinteggiate le pareti sulle quali spiccano dipinte fontane, amorini, figure femminili, mentre i lavamani appesi alle pareti sono dipinti a motivi floreali; la Camera dei Ventagli incuriosisce per i quattro ventagli che si aprono ai quattro angoli della stanza e raffigurano scene mitologiche.
Per una visita completa di Villa Braghieri non si può tralasciare una passeggiata nel giardino costituito principalmente da prato verde e grandi alberi, né uno sguardo al Museo Etnografico, ospitato nei locali cantina della Villa, che testimonia una passata vita contadina.
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