Itinerari Post di Viaggio

10 cose da fare e vedere a Buenos Aires

Sono stata in Argentina, sono stata a Buenos Aires!
Ok, iniziamo a definire che Buenos Aires non è l’Argentina e l’Argentina non è solo Buenos Aires, detto questo vi posso assicurare che una volta visitata Buenos Aires vi verrà una voglia sfrenata di visitare anche il resto dell’Argentina e io non faccio eccezione: l’Argentina è finita di diritto nella mia travel wish list.

Ma tornando a Buenos Aires, capitale di uno stato immenso, ecco secondo me le 10 cose che devono per forza essere nella vostra lista quando decidete di visitare questa città. 

1. LA BOCA e IL CAMINITO

Questo è il quartiere più caratteristico di Buenos Aires, il quartiere dove vivevano gli immigrati italiani, il quartiere del tango, del famosissimo Caminito e dell’ancora più famosa Bombonera ossia lo stadio di calcio di una delle due squadre simbolo della città: il Club Atlético Boca Junior.
Vi sentirete sconsigliare da tutti [soprattutto dai locali] una visita al quartiere, che è in effetti una delle zone meno sicure della città, ma proprio per il fatto di essere così caratteristica è anche una delle zone più turistiche.
Il mio consiglio è assolutamente di andarci, di fare una passeggiata per vedere le case colorate del Caminito e di non lasciare la zona più turistica, quindi più tranquilla e sicura. Eviterei di addentrarmi per le stradine laterali che, sebbene siano pittoresche e caratteristiche, possono essere meno sicure.
Se poi siete appassionati di calcio e Maradona è uno dei vostri miti, dovete assolutamente visitare lo stadio del Boca, che si riconosce subito per i suoi colori azzurro e giallo.

2. IL CIMITERO DE LA RECOLETA

La Recoleta è uno dei quartieri più “in” di Buenos Aires. In questa zona ci sono un sacco di abitazioni eleganti, case e palazzi classici non moderni. Qui si trovano anche alcune delle ambasciate, tra le quali quella dello Stato del Vaticano.
Molti edifici del quartiere mi ricordano i palazzi parigini con i tetti in ardesia e i fregi sulle facciate.
E’ il quartiere in cui ho risieduto durante le mie visite in città e devo dire che mi sono sempre spostata a piedi con grande tranquillità e sicurezza.
La particolare attrazione de La Recoleta è però il Cementerio, il cimitero. Detta così potrebbe sembrare alquanto lugubre, ma passandovi davanti vi renderete subito conto di quante centinaia di persone lo visitino ogni giorno.
E’ un cimitero monumentale, che può essere paragonato a quello del Père Lachaise di Parigi.
Qui sono tumulati personaggi famosi dell’arte, della storia e della politica dell’Argentina, per citarne uno tra tutti: Evita Peron.
Ci sono tombe di tutti i tipi: sfarzose e imponenti oppure sobrie e decadenti. In alcuni casi le bare sono a vista attraverso i vetri delle porte e in altri casi ancora ci sono tombe rovinate e lasciate andare all’incuria.
Il Cimitero è considerato il monumento storico più importante dell’Argentina e ospita circa 4800 tombe su una superficie di più di 54 mila metri quadrati.
Una volta entrata nel cimitero e dopo aver superato il timore reverenziale indotto da alcuni mausolei con statue a grandezza d’uomo, mi sono incamminata nelle ali laterali per cercare la tomba di Evita. Era quella la mia meta, anche perchè poco conoscevo gli altri personaggi importanti argentini.

Mi aspettavo di trovare qualcosa di imponente ed invece, seguendo la mappa che si può acquistare per pochi spiccioli all’entrata, l’ho trovata in un’ala laterale del cimitero, in un corridoio stretto, sobria e quasi dozzinale. La si riconosce per il fatto che ci sono sempre fiori portati dalle persone che vengono in visita e dalle targhe poste sull’esterno della tomba.

Tomba di Evita Duarte

Il cimitero è aperto tutti i giorni dalle 7 del mattino alle 6 del pomeriggio e l’entrata è gratuita. Se siete interessati a conoscere un po’ di più la storia dei personaggi che qui vi riposano, ci sono guide autorizzate che vi fanno fare un tour con spiegazione per una modica cifra.

Accanto al cimitero c’è anche una deliziosa chiesetta che vi consiglio di visitare.

3. PASEO DE LA HISTORIETA e SAN TELMO

Spostandoci nella parte più centrale e storica della città, ci imbattiamo nel quartiere più antico e piuttosto ben conservato della città  di Buenos Aires. 

San Telmo è caratterizzato da palazzi, alcuni dei quali fatiscenti, e vie che sono ancora in gran parte pavimentate con ciottoli. E nonostante sia uno dei quartieri più piccoli della città, è il fulcro delle attrazioni che riescono ad attirare, soprattutto nei fine settimana, migliaia e migliaia di visitatori che vagano per le sue piccole strade attratti dai negozi e dalle bancarelle di antiquariato.

Nella piazza principale del quartiere, plaza Dorrego, sulla quale si affacciano eleganti palazzi signorili a due piani, la domenica dalle 10 alle 17, ha luogo il mercato di antiquariato più antico della città, la Feria de San Pedro Telmo.

Oltre a questa attrazione consolidata, a San Telmo ne troviamo una più recente: el Paseo de la Historieta. 
L’idea è iniziata con una scultura di Malfalda e, dopo il successo ottenuto (migliaia di visitatori hanno scattato una foto con il personaggio in questione), nel giugno 2012 la municipalità di Buenos Aires ha approvato il progetto di aggiungere altre nove sculture, molte delle quali non particolarmente conosciute al di fuori dell’Argentina.

L’iniziativa intende rendere omaggio ai maestri dell’umorismo e delle loro accattivanti creazioni e ci invita ad unire generazioni diverse attraverso quei personaggi dei cartoni animati che hanno segnato momenti ed epoche di Buenos Aires e dell’Argentina.

La più famosa resta comunque, per tutti, Mafalda, nata nel 1964 dalla matita di Quino. Quella ragazzina, preoccupata della pace nel mondo, che si ribella al mondo degli adulti, si può trovare seduta su una panchina all’incrocio delle vie Defensa e Chile.

4. PUERTO MADERO

Puerto Madero è il barrio più recente di Buenos Aires e questa è una caratteristica che salta subito agli occhi, osservando il suo skyline.
Sul porto, costruito alla fine del 1800, si affacciavano numerosi magazzini di mattoni rossi, oggi riportati allo splendore grazie alla trasformazione degli stessi in ristoranti, bar, discoteche e locali notturni.
Sono poi stati costruiti, accanto ai magazzini, molteplici grattacieli che ospitano uffici, hotel di lusso e appartamenti ben più che eleganti.
Il cambiamento di questa zona della città ha indubbiamente ridato vita ad una zona urbana un tempo trascurata.
Uno dei ponti che attraversano il canale interno, il Puente de la Mujer, è stato progettato dal famosissimo architetto Santiago Calatrava e rappresenta una coppia di ballerini che ballano il tango.
Poco distante dal ponte si trova attraccata la Fregata ARA Sarmiento, l’ultima nave scuola della Marina Militare risalente al 1890, che può essere visitata e a bordo della quale, la seconda e quarta domenica del mese, viene anche celebrata una messa aperta a tutti.

5. GALERIAS PACIFICO

Questo edificio, nato come la sede delle Ferrovie Argentine, è oggi uno dei centri commerciali più famosi nel centro di Buenos Aires.
Si trova in Florida y Cordoba ed è poco distante da Puerto Madero.
Fu dichiarato Monumento Artistico Nazionale grazie ai meravigliosi dipinti al suo interno. Nella parte centrale, infatti, c’è una bellissima cupola interamente affrescata nel 1946 da 5 pittori: Berni, Colmeiro, Urruchua, Spilimbergo e Castagnino.
I soggetti dei dipinti variano dalla natura a scene familiari e sebbene creati da mani diverse si armonizzano molto bene tra di loro.
All’interno del centro commerciale ci sono numerosi negozi, bar e ristoranti ed i turisti possono approfittare di visite guidate (con audioguida) all’interno delle gallerie di una durata di 20 minuti. Le visite vanno ovviamente prenotate in anticipo [dettagli sul sito Galerias Pacifico]

6. PALERMO e LA PARRILLA

Ho girovagato per il quartiere di Palermo più di una volta e credo di averlo eletto tra quelli di Buenos Aires in cui vivrei se abitassi in questa città.
Mi piace soprattutto la parte di Palermo Viejo, il nucleo più storico, con numerose case borghesi intervallate da parchi e giardini.
Un altro motivo per girovagare per Palermo sono senza dubbio i ristoranti e i bar della zona. Mi piacciono per quella atmosfera familiare che li caratterizza e se volete mangiare una super Parrilla allora dovete assolutamente venire qui.
Io ho fatto un Food Tour proprio in questo quartiere e lo consiglio vivamente. Mi è piaciuto talmente tanto che, di ritorno in città, sono andata a mangiare negli stessi locali che avevo scoperto durante il tour.

7. TEATRO COLON

Il Teatro Colon è il principale teatro di Buenos Aires, sebbene in città ce ne siano di numerosi.
Oltre, però, ad essere il teatro principale della città è anche uno dei più belli teatri dell’opera al mondo con un acustica impeccabile paragonata a quella del Teatro La Scala di Milano.
Quando visitate Buenos Aires mettetelo nella lista delle cose da fare e non ve ne pentirete assolutamente: se la facciata austera e imponente in stile francese già rivela l’attenzione architettonica con cui è stato costruito l’edificio, l’interno vi lascerà letteralmente a bocca aperta.
Lo si può scoprire grazie a visite guidate in spagnolo ed inglese che si tengono regolarmente dal lunedì al venerdì ogni ora dalle 11 alle 16; il biglietto per la visita è popolare ed è ben poco rispetto a quanto potrete scoprire in termini di storia della città e di architettura del teatro in particolare.
Durante la visita, talvolta, potrete assistere anche alle prove di spettacoli o concerti: a me è capitata la prova al pianoforte di un maestro che si esercitava in vista del concerto della serata in una delle sale laterali tutte a vetri e stucchi dorati.

8. EL ATENEO GRAND SPLENDID

Eletta la seconda libreria più bella del mondo dal quotidiano britannico The Guardian, l’Ateneo Grand Splendid deve rientrare di diritto tra i luoghi da visitare a Buenos Aires. 
Ex teatro, libreria e pasticceria, quale migliore combinazione per trascorrere alcune ore di tranquillità e di vero piacere? 
Si trova su Avenida Santa Fe, al numero 1860, ed è aperta dal lunedì al giovedì dalle 9:00 alle 22:00 / il venerdì e il sabato dalle 9:00 alle 24:00.
Dopo aver fatto un giro per i suoi tre piani, scegliete un libro e fermatevi a leggerne alcune pagine su uno dei palchi attrezzati con poltrone e divanetti, oppure godetevi un caffè su quello che originariamente era il palco del teatro, magari un po’ nascosti dietro alle quinte per non essere disturbati.

9. AVENIDA CORRIENTES

Avenida Corrientes è la strada di Buenos Aires che non dorme mai.
Ed è veramente come la descrivono le guide turistiche, i locali e anche i turisti: è una delle vie più conosciute della città.
Il suo nome attuale fu dato ufficialmente nel 1822, perché la città di Corrientes fu la prima ad aderire alla causa dell’indipendenza argentina. 

In Avenida Corrientes nacquero artisticamente famosi personaggi argentini, tra cui l’idolo popolare Carlos Gardel, che iniziò proprio qui la sua carriera.

Questa zona offre divertimento in ogni momento e per tutti i gusti. I Porteños [così vengono chiamati gli abitanti di Buenos Aires] e numerosi turisti si ritrovano qui quando si accendono le luci della sera e godono di diverse opzioni tra cui librerie aperte tutta la notte, cinema, teatri, bar e negozi aperti fino a tardi.

Uno dei principali teatri di Avenida Corrientes, è il Premier, aperto nel  1565. L’edificio attuale fu inaugurato nel 1944 e conserva ancora la sua decorazione originale, una caratteristica che la maggior parte dei teatri del viale hanno perso a causa dei loro successivi restauri.

10. PLAZA de MAYO

Ultima, ma non ultima, è certamente la famosissima Plaza de Mayo sulla quale si affaccia la Casa Rosada e che è tristemente nota ai più per le manifestazioni delle Madri che qui sfilavano (e sfilano ancora) per riavere i figli desaparecidos durante la dittatura tra gli anni 1976-1983.
La piazza è una tra le più belle della città, grazie anche alle alte palme chele conferiscono uno stile piuttosto esotico.
Sulla Plaza de Mayo si affaccia anche la Cattedrale Metropolitana di Buenos Aires, dove l’attuale Papa Francesco era il cardinale e dove officiava la messa.
All’interno della Cattedrale merita una visita il mausoleo all’eroe sud americano, il generale San Martin, che liberò il sud America dall’invasione spagnola. Il mausoleo ha la particolarità di essere costantemente sorvegliato dalle guardie in alta uniforme. 

3 Comments

  1. Norberto Buffarini Febbraio 26, 2018
  2. Norberto Buffarini Febbraio 26, 2018
    • Viaggi e Delizie Febbraio 27, 2018
  3. Pingback: Cosa vedere a Montevideo - Viaggi e Delizie Gennaio 28, 2020

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