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La rinascita del Castello di Moncalieri

I castelli sono la mia passione. Sarà la mia origine piemontese, e quindi sabauda, oppure il semplice fascino che i castelli suscitano in tutte le ragazze che prima o dopo sognano una fiaba da principessa. Fatto sta che quando Turismo Torino mi ha invitata a visitare il Castello di Moncalieri ho subito accettato volentieri.

Innanzi tutto è sempre stato uno di quei manieri che vedevo passando in autostrada e che mi affascinavano per la loro imponenza. La cosa che però mi attirava più di altro era il vedere il recupero della residenza sabauda dopo il grave incendio del 2008.

Il Polo Museale

Il Castello di Moncalieri è per due terzi occupato dal Primo Reggimento Carabinieri Piemonte, mentre per un terzo è museo. E’ oggi nuovamente possibile visitare gli appartamenti reali che dopo 9 anni di restauri e recuperi, l’11 novembre 2017, sono stati riaperti al pubblico. Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco insieme a altre residenze sabaude, il Castello di Moncalieri offre ingresso e visite guidate il venerdì e nel fine settimana. E’ sempre meglio prenotare per evitare di non trovar posto all’ora desiderata.

Le visite non possono essere libere in quanto, come detto prima, ci si trova in un edificio parzialmente militare e anche le fotografie all’esterno non sono autorizzate. Ogni gruppo, poi, viene scortato da un rappresentante dell’arma.

Gli abitanti del Castello

Durante la nostra visita, la nostra guida ci introduce alla scoperta del Castello raccontandoci piccoli aneddoti e gossip dell’epoca sugli abitanti più particolari: Maria Clotilde e Maria Letizia.
Proprio l’ultima erede di casa Savoia ad abitarci e ad ammodernare gli appartamenti  fu appunto Maria Letizia Bonaparte, consorte di Amedeo di Savoia. L’ammodernamento incluse anche l’installazione di un ascensore tutt’oggi funzionante.
Tra Maria Letizia e Amedeo vi era una differenza di età di 22 anni e Maria Letizia rimase vedova dopo solo 1 anno e mezzo dalle nozze.
Fu sempre una ribelle, con una vivace personalità e una grande curiosità verso tutto ciò che era moderno. Si dice che fosse molto interessata alle corse delle automobili e assidua frequentatrice delle gare nei circuiti.
Lo scandalo più grande, però, fu il suo legame con un ufficiale dell’esercito di 21 anni più giovane di lei che, alla sua morte, divenne erede universale di tutti i suoi beni.

Gli appartamenti reali

Durante la passeggiata tra gli appartamenti di Maria Letizia scopriamo arredi e ambientazioni dell’epoca.
Uno dei punti a favore del Castello di Moncalieri, così come altre residenze sabaude quali ad esempio il Castello di Racconigi, è la possibilità di trovare ancora intatte le stanze. Arredi e tappezzerie sono  conservate o risistemate come all’epoca dei Savoia. In questo modo ci si riesce ad immaginare meglio le varie attività che si svolgevano nei diversi ambienti del palazzo.

L’ala con gli appartamenti di Vittorio Emanuele III  fu quella più danneggiata dal rogo del 2008.
Nonostante il nefasto evento, però, gli ambienti sono stati restaurati mirabilmente.
Le stanze, in cui i danni del fuoco sono maggiormente visibili, non sono stati ricostruite o non hanno accolto arredi diversi.
Si è invece ovviato alla perdita delle parti originali, dovute alla carbonizzazione o al crollo mostrando le parti rimaste attraverso teli trasparenti retroilluminati. L’architetto Maria Carla Visconti è l’ideatrice di quanto è stato fatto.
L’allestimento è sicuramente moderno, evocativo delle parti preesistenti che lascia i ruderi sopravvissuti al rogo a vista per non dimenticare nemmeno quella vicenda che ebbe luogo nel Castello di Moncalieri.

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