Lo chiamano anche l’oro bianco, perchè spesso la sua quotazione si avvicina o supera quella dell’oro vero e proprio, ma si mangia ed è molto rinomato: avrete capito tutti che sto parlando del Tartufo bianco d’Alba.
Il tartufo bianco d’Alba, una delle specie più preziose all’interno della famiglia dei Tuber magnatum pico, suscita reazioni diverse: o lo si odia o lo si ama.
Io rientro nella seconda categoria, lo adoro! Mi piace il profumo, lo riconosco a distanza, e poi amo mangiarlo sui piatti tipici delle langhe che, secondo me, dovrebbero essere l’accompagnamento perfetto: i tajiarin in bianco, l’uovo al padellino, la battuta di fassona piemontese al coltello.
Proprio per questa mia passione ho fatto una chiacchierata qualche giorno fa con una persona che i tartufi li cerca, li trova e li vende. Ma non solo, organizza anche attività con chi vuole provare l’ebrezza di cercare un tartufo. Ho parlato con Filippo Rigo, de La Luna di Dori, ricercatore di tartufi certificato che oltre ad essere un “trifolao“, come si chiamano in dialetto, quindi oltre a vendere i tartufi freschi organizza anche ricerche didattiche.

La Luna di Dori
La passione per la ricerca dei tartufi, Filippo l’ha ereditata dal nonno Giovanni Battista, accompagnandolo fin da piccolo nelle ricerche. Racconta che non sapeva ancora bene cosa fossero i tartufi, ma già amava stare nei boschi con il nonno e il suo tabui, come vengono chiamati in dialetto i cani da tartufo, camminare e sentire il fresco della natura.
I tabui hanno una fondamentale importanza nella ricerca dei tartufi. Sono loro che identificano il luogo in cui scavare e indicano al trifolao l’esatta posizione del tubero. E’ importantissimo, quindi, il loro addestramento che dura parecchio tempo e anche l’affiatamento con il trifolao.

Nel 2019 Filippo passa l’esame per ricercatore di tartufi e inizia con Dorina, Dori per gli amici, il suo tabui, a trascorrere serate e nottate nei boschi alla ricerca di questo strano fungo, il fungo più famoso al mondo.
Appassionatosi poi a queste ricerche e soprattutto all’atmosfera che si percepisce di notte, con il silenzio, la luna che illumina il sentiero e i suoni degli animali del bosco, Filippo decide di organizzare ricerche con curiosi e appassionati di tartufi per poter mostrare tutta questa bellezza, per condividere l’ebrezza di cercare, scavare, sporcarsi le mani e raccogliere un preziosissimo dono della terra.
La ricerca del tartufo
I vecchi trifolao chiaramente non avrebbero mai pensato ad una simile attività. Ognuno è geloso dei propri segreti e dei propri posti.
La ricerca durante la notte, nei tempi passati era soprattutto dovuta a questo celare allo sguardo altrui.
Oggi invece, mi spiega Filippo, la notte è il momento più tranquillo; non ci sono trattori, non ci sono lavori nei campi e nei vigneti, quindi tutto diventa più calmo e più emozionante, sia per il tabui che per il trifolao.
La ricerca del tartufo insieme ad un trifulau inizia con il ritrovo nel bosco e prevedere una iniziale spiegazione di cos’è il tartufo bianco d’Alba, quali sono le sue caratteristiche, quali sono le piante tartufigene e poi alcune informazioni sulla figura del trifolao, sull’addestramento dei cani ed eventuali aneddoti.

I tour si svolgono con minimo 2 e massimo 12 persone e devono essere condotti nel massimo rispetto per l’ambiente e per i partecipanti, siano essi bipedi o quadrupedi. I tartufi che si trovano durante il tour sono di proprietà del trifolao ma possono essere acquistati direttamente a fine evento.
Tour e contatti
Filippo propone diversi tipi di tour:
- la ricerca del tartufo, che si svolge nei comuni di Treiso, Barbaresco e Alba della durata di 1 ora
- la ricerca del tartufo con merenda sinoira nei boschi – una piccola pausa enogastronomica con stuzzicherie tipiche piemontesi e un calice di vino rosso
- la ricerca del tartufo con visita alla cantina Cascina Rabaglio di Barbaresco e pranzo piemontese convenzionato in Langa con possibilità di degustare il tartufo trovato durante la ricerca
E’ bene specificare che tutti i tour si possono effettuare durante buona parte dell’anno considerando però che i tartufi cambiano al variare delle stagioni e non è quindi sempre possibile trovare il tartufo bianco d’Alba che ha il suo periodo di maturazione dalla fine di settembre alla fine di gennaio.
Durante l’estate la ricerca sarà dedicata al tartufo nero scorzone e tra il 1/10 ed il 31/12 sarà possibile ricercare anche il tartufo nero uncinato e dal 15/12 al 15/03 il tartufo nero brumale.
Per tutte le ulteriori informazioni e le prenotazioni potete fare riferimento a “La Luna di Dori” e contattare Filippo
scrivendo a fils.rigo@libero.it
o chiamando il 338 8885031
