I Savoia arrivarono a Torino dalla Francia, e precisamente da Chambery, verso la fine del Medioevo e a Torino insediarono la residenza reale e più tardi designarono la città capitale del regno.
Ben prima di essere incoronati re d’Italia, i Savoia erano una famiglia nobile, potente e influente e possedevano numerosi palazzi nella città di Torino e in tutto il Piemonte.
Visitando Torino, quindi, è un must scoprire i castelli e le residenze sabaude, in città ma anche in provincia e nelle provincie vicine. Se non si dispone di un’auto per recarsi alle palazzine di caccia e alle residenze reali non raggiungibili coi mezzi pubblici cittadini, c’è un autobus del City Sightseeing che fa spola tra le principali dimore reali del torinese e che parte da Piazza Castello.
Proprio Piazza Castello sarebbe il punto più logico da cui iniziare la visita, e per l’esattezza da Palazzo Reale. Residenza della famiglia Savoia dal 1660 al 1865, questo Palazzo fu progettato da Carlo e Amedeo di Castellamonte, poi modificata più volte nei secoli. Gli appartamenti reali, al piano nobile, conservano le decorazioni e gli arredi originali di ebanisti, scultori e pittori del tempo. Si accede alla reggia dalla piazzetta, chiusa da una cancellata con le due grandi statue dei Dioscuri.
Palazzo Reale
Questa residenza fu innalzata dove sorgeva il Palazzo Vescovile e all’enorme dimora reale che doveva rivaleggiare con le altre regge europee, furono chiamati a lavorare i maggiori architetti ed artisti dell’epoca.
Depredato dalle armate napoleoniche, Palazzo Reale riacquistò il suo splendore con Carlo Alberto.
Molto belli sono i giardini reali, alle spalle del palazzo, che hanno libero accesso e in cui si può passeggiare tranquillamente tra siepi e fontane, progettati a fine 600 da André Le Notre, artefice del parco della reggia di Versailles.
La ricchezza degli arredi e delle decorazioni abbonda un po’ ovunque nelle sale del palazzo; la Sala del Trono del Re conserva ancora la tappezzeria originale con le insegne regali. Il Salone da Ballo, davvero imponente, è sorretto da 20 colonne e poteva ospitare fino a 2000 persone. Da questo salone si accede alla Scala delle Forbici, una scenografica creazione dell’architetto Filippo Juvarra che curò la progettazione e la costruzione di molti dei palazzi e delle palazzine di casa Savoia.
Palazzo Madama
Palazzo Madama è la massiccia struttura che si trova al centro di Piazza Castello. Composta da parti di epoche diverse e stili diversi, riassume la storia bimillenaria della città di Torino. Le due torri più antiche inglobano i resti della Porta Pretoria romana; nel 1200 furono incorporate nel fortilizio chiamato Porta Fibellona, poi ampliato dai Savoia-Acaja.
Questo palazzo, costruito dalla Madama Reale Maria Cristina di Borbone, la cui imponente scalinata a due rampe progettata dallo Juvarra è la cosa che più colpisce il visitatore, era la dimora delle regine vedove.
Villa della Regina
Villa della Regina domina Torino dalla collina che si estende alle spalle della Chiesa della Gran Madre di Dio, passato il Po da Piazza Vittorio.
Residenza preferita della regina Anna d’Orleans è una sontuosa dimora seicentesca ed è iscritta nella lista del Patrimonio dell’umanità come sito UNESCO con altre Residenze Sabaude.
Dal 1869 cessò di essere di proprietà della casa Reale sabauda in quanto Vittorio Emanuele II la donò perché diventasse la sede dell’Istituto Nazionale delle Figlie degli Ufficiali che combatterono durante le guerre di indipendenza italiane.
Quello che più salta all’occhio della villa ancora oggi è senza ombra di dubbio il giardino: nel retro della villa viene tutt’oggi mantenuto uno stupendo giardino all’italiana ad anfiteatro. Ma ancora più sorprendente è la vigna: la vigna della Villa della Regina, infatti, tutt’oggi coltivata, è gemellata con la famosa vigna di Montmartre a Parigi e produce un ottimo vino Freisa di Chieri.
Palazzina di Caccia di Stupinigi
Fuori città, spostandoci verso sud, troviamo la Palazzina di Caccia di Stupinigi. La strada che da Palazzo Reale, in Piazza Castello, porta alla Palazzina di Stupinigi era, ai tempi dei Savoia un rettilineo di 10 km che collegava le due residenze.
La Palazzina di Caccia di Stupinigi fu commissionata nel 1729 da Vittorio Amedeo II a Juvarra per ospitare la corte durante le battute di caccia. Oggi è spesso sede di mostre temporanee di pittori e fotografi che vengono ospitate nelle cucine o nella limonaia.
Reggia di Venaria
Quasi dalla parte opposta della città, a nord, dirigendoci verso Milano, troviamo il grande complesso della Mandria, una tenuta voluta da Vittorio Amedeo II per allevare cavalli che oggi è un parco regionale, e la famosissima Reggia di Venaria Reale.
Nell’altra riserva di caccia dei Savoia, preferita da Carlo Emanuele II, fu progettato il complesso di edifici che doveva rivaleggiare con Versailles. Qui vi lavorarono dal 1661 al 1767 diversi architetti fra cui anche Filippo Juvarra.
Di recentissima ristrutturazione, la Reggia svela al suo interno sale che lasciano a bocca aperta, prima fra tutte la Galleria di Diana che con il suo pavimento a scacchiera crea un colpo d’occhio ed una prospettiva senza eguali.
Degna di nota è anche la cappella della Reggia dedicata a Sant’Uberto, bell’esempio di arte barocca piemontese.
Castello di Rivoli
Unendo la visita ai castelli sabaudi ed all’arte, ci si può dirigere a Rivoli, poco fuori Torino per visitare il Castello. Questo castello, che ha molto più le fattezze di un palazzo nonostante dovesse diventare un’altra imponente reggia, fu anch’esso iniziato da Juvarra ma restò incompiuto. Dagli anni 80 ospita il Museo d’Arte Contemporanea con allestimenti fissi e frequenti mostre temporanee.
Castello di Racconigi
Un grande castello dove i Savoia hanno trascorso molte estati di vacanza si trova ad un’ora circa di auto da Torino: il Castello di Racconigi.
In questo Castello, utilizzato anche come palazzina di caccia poiché i re si intrattenevano con l’arte venatoria nel grande parco, nacque il principe ereditario Umberto II e nel 1909 venne ospitato lo zar di Russia Nicola II.
Il castello si trova nel centro della cittadina di Racconigi ed è per questo un punto di riferimento sia per gli abitanti del luogo che per i visitatori.
Le sale e gli ambienti del palazzo sono interamente ammobiliati e decorati, con mobili e dipinti di diverse epoche.L a parte più singolare è certamente l’appartamento di Umberto II e Maria José con mobili e suppellettili di un’epoca molto vicina a noi che contribuisce a rendere questo grande ed imponente castello più “umano”.