I viaggi degli amici

Con Monica a Leonessa

Si dice che per volare lontano servano delle solide radici, per questo, di tutti i luoghi che ho visitato mi ritrovo a parlarvi di Leonessa, posto dove torno per ricaricare le batterie, dove ho passato le vacanze d’infanzia e adolescenza, luogo di nascita di mia madre.

Siamo in provincia di Rieti, al confine con l’Umbria, oltre il Terminillo, a circa 1000 metri s.l.m. in pieno Appennino, in un paesino medievale, ricco di chiese, tradizioni e natura.
Si entra nel centro storico, attraverso la ‘’Porta Spoletina’’, ma io non
sono qui per parlarvi della storia della città, potete trovare tutto sul sito www.leonessa.org, io sono qui per consigliarvi come vivere Leonessa e i suoi dintorni nei vari periodi dell’anno.

Se vi trovate da quelle parti l’ultimo fine settimana di Giugno, preparatevi a tornare indietro nel tempo, ad immergervi in un ambiente rinascimentale assistendo a sfilate in costume, a girare tra dame e cavalieri, a tifare per uno dei Sesti che gareggiano nei giochi della: ‘’Palla grossa’’, ‘’Gara del pane’’ e ‘’Giostra dell’anello’’ per vincere il Palio del Velluto, ma soprattutto a mangiare nelle taverne cibi dell’epoca, usando stoviglie di terracotta: il farro grande protagonista della cucina semplice dell’epoca e della tradizione contadina.

Se, invece, siete li per il secondo fine settimana di ottobre preparatevi a tutt’altra atmosfera, molto più dei nostri giorni, ma non per questo meno magica. Lungo la strada che porta al centro storico troverete dei trattori delle varie aziende agricole che vendono fagioli, lenticchie, farro e naturalmente le patate!!!
E si, perché siete alla sagra della “patata joeonessana”.

Potete scegliere tra quelle gialle e quelle rosse (si intende la buccia) un consiglio: se dovete usarle per gli gnocchi le rosse sono le migliori, aggiungete la farina e nient’altro.
Lungo il corso avrete la possibilità di gustare prodotti tipici locali insieme a prodotti provenienti dalle varie regioni d’Italia, vi consiglio di provare i salumi locali, i formaggi di STOCCHI, azienda che ha vinto il Premio Roma per i migliori formaggi [Sezione nazionale, tipologia Pecorini a latte crudo], le mozzarelle di bufala, [si avete capito bene, si tratta di un esperimento, direi ben riuscito, dei fratelli Rossetti dell’azienda Sant’Andrea].
Non posso poi non citare, da sabina quale sono, l’olio e il vino della valle reatina e i tartufi, olio e cioccolato dei vicini umbri, le mele del casale Nibbi di Amatrice, che trovate, purtroppo o forse dovrei dire per fortuna, solo se il
tempo è stato buono e infine, all’arrivo in Piazza VII Aprile, la Proloco propone sempre una degustazione di gnocchi con castrato, gnocchi con tartufo, patate fritte e “rescallata“, piatto tipico fatto con patate lesse grossolanamente schiacciate e ripassate in padella con pancetta e cipolla, un piatto che mi fa pensare alla mia nonna.

Se non riuscite a passare in uno di questi due periodi, niente paura, Leonessa è una sosta piacevole in inverno per sciare, o semplicemente per fare 2 passi sul corso, superare la Porta Spoletina e fermarsi al forno a comprare le ciambelline al farro o i biscotti al mais, o una bella crostata, o qualsiasi altra cosa buona per coccolarsi davanti al camino, dopo una bella cena con braciole, bistecche o salsicce del luogo, cotte alla brace e magari
accompagnate da un bel bicchiere di vino rosso. In estate, invece, per
recuperare quella tranquillità persa a causa della vita frenetica che facciamo oggi è possibile godersi un panorama dove predominano i colori
azzurro e verde, gustando una bella tazza di latte e caffè e magari un bel cornetto comprato le notte precedente rientrando a casa, fare un po’ di trekking a Vallonina, verso il Terminillo, stendersi su un prato per prendere un po’ di sole, o addirittura farsi una bella passeggiata a cavallo.

Vi ho fatto venire un po’ di curiosità e l’acquolina in bocca? Spero proprio di avervi trasmesso l’amore che provo per questo posto…

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