I viaggi degli amici

Nelle Marche con un milanese

Mi ricordo ancora il giorno in cui ho
potuto considerarmi un “Marchigiano”…un giorno in cui, facendo 4 chiacchiere , qualcuno mi disse: 
Per noi è marchigiano chi ha scelto di viverci!”
, quale dichiarazione migliore?
Potrei fare riferimento alla precisa e
attenta voce di Wikipedia sulle Marche ma io voglio
raccontarvi e descrivervi la mia versione.
Partendo dal presupposto che le Marche mi
hanno dato una compagna stupenda ed una figlia altrettanto splendida, mi sono
innamorato di questa terra da poco tempo in realtà. 
La terra marchigiana è
terra tosta, terra che ti mastica un pochino prima di accoglierti o sputarti,
terra che ti abbaglia d’estate con il riflesso del sole fra mare e collina (chi viene nelle Marche non può non passare dalla baia di Portonovo) e che
ti gela d’inverno se ti addentri di qualche chilometro dalla costa (immancabile
per gli appassionati di trekking la visita dei Monti Sibillini nel Parco
Nazionale omonimo che si estende a cavallo tra le Marche, toccando le provincie
di Macerata, fermo e Ascoli Piceno e l’Umbria); insomma è una terra
che ti accoglie …ma solo se lo vuole lei!



Una terra ricca di tradizioni antiche ,
basta pensare che quella che per il mondo è la serata di Halloween da queste
parti, e precisamente nella bellissima Ostra Vetere (borgo risalente al XII
scolo), è la notte degli “Sprevengoli” (Spiritelli).

Terra di borghi medievali: Offagna
(Bandiera Arancione dove si svolge una delle feste medievali più famose
d’Italia) , Agugliano, Polverigi, fino ad arrivare a borghi semisconosciuti
come Petritoli.
Terra di tradizione religiosa: La stessa Ancona (una città stupenda e ricca di storia per la quale
non basterebbe un solo post per descriverla) fu annessa allo stato Pontificio
nel 500 e nel 1800 di cui rimangono tracce più che evidenti anche oggi; chi NON
conosce Loreto con la sua Basilica e la Madonna nera?
Terra di 
divertimento
: Senigallia con il suo Caterraduno e del Summer Jamboree
Ma anche terra di innovatori e di
industriali
che hanno fatto la storia d’Italia: Berloni, Indesit, Scavolini,
Teuco, Della Valle, Guzzini …e tanti altri.

Uno straordinario mix di storia, tradizione e innovazione che, uniti
dallo splendido panorama che si gode ad ogni angolo, fanno delle Marche una
regione meravigliosa. Una regione ed una terra che nel frattempo ho imparato ad
apprezzare ed  a capire  e sopratutto a scoprire (e a
dirla tutta lo sto ancora facendo), rivelandosi veramente un territorio
fantastico, ricco di storia, tradizione e sopratutto passione per
la propria terra da parte di chi la abita e la vive!

Sfido chiunque a non rimanere
sconcertati e rapiti da questo paesaggio.
Regione che ha dato vita ad alcuni dei
più grandi e famosi imprenditori Italiani, di molti personaggi famosi e di
rilievo (Giacomo Leopardi per dirne uno …ma questo già si sapeva dai
tempi della scuola), e di grandissimi vini.
Ecco, la mia passione per il vino ha
avuto un picco impressionante arrivando qua; di seguito una splendida
descrizione del territorio presa dal sito di Officina Enoica,
associazione Milanese senza fini di lucro i cui fondatori hanno lo scopo di
sostenere i Vignaioli:
Il territorio presenta condizioni
climatiche e territoriali favorevoli alla coltivazione della vite, dovute alle
ampie zone collinari che si succedono, intervallate da fiumi a carattere
torrentizio, e che degradano verso il mare, dal quale spira una brezza
salmastra; tuttavia questi requisiti non sono mai stati sfruttati appieno, se
non negli ultimi anni. Oggi si guarda con attento interesse una regione che sta
maturando, e grazie a cambiamenti relativi alla fisionomia dei vigneti, a
oculate scelte produttive legate a minori rese per ettaro, lavori in cantina
mirati all’ottenimento di vino di qualità piuttosto che di quantità, le Marche
si affacciano sul mercato nazionale con prospettive di ampio respiro.La vite è
presente nelle Marche da tempo immemore, infatti si hanno ritrovamenti di
fossili di Vitis Vinifera risalenti all’Età del ferro, e il vino prodotto nella
regione del Piceno, era già famoso agli antichi Romani. La produzione di vini
bianchi copre il 60-70% della produzione globale, il resto è ben assortito e
possiamo trovare vini rossi secchi, amabili, dolci, da carne da pesce, da tutto
pasto e da dessert.

Partendo dai più famosi Rosso ConeroVerdicchio e Rosso Piceno arrivando
fino ai semisconosciuti Bianchello del
Metauro
 o Esino Bianco, Lacrima di Morro d’alba
vini che lasciano trasparire dal loro sapore e colore tutto quanto è in grado
di dare questa terra meravigliosa.

Potrei dilungarmi per ore a parlare di
questa mia terra di adozione, ma il mio consiglio è…Veniteci!! e se avete
altri 5 minuti da dedicare a questo post, andate a visitare il sito del Parco de Conero o meglio ancora fermatevi nella vostra enoteca
preferita e assaggiate un vino Marchigiano…..scommettiamo che vi convinco??

« Sempre
caro mi fu quest’ermo colle,

e questa siepe, che da tanta parte
dell’ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminati
spazi di là da quella, e sovrumani
silenzi, e profondissima quïete
io nel pensier mi fingo, ove per poco
il cor non si spaura. E come il vento
odo stormir tra queste piante, io quello
infinito silenzio a questa voce
vo comparando: e mi sovvien l’eterno,
e le morte stagioni, e la presente
e viva, e il suon di lei. Così tra questa
immensità s’annega il pensier mio:
e il naufragar m’è dolce in questo mare. »

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