Eccellenze

Nero Norcia da Sagra a Mostra Mercato Internazionale

Tutto inizia a Norcia, negli anni ’50, con la guerra finita da poco e tanta voglia di ricominciare: l’idea è quella di valorizzare i prodotti tipici del territorio, per recuperare quell’economia rurale provata dal periodo bellico ed una vita serena scandita dallo scorrere delle stagioni.

Credits: Panoramio

 

Credits: Panoramio

I primi anni della Sagra del Tartufo di Norcia, quindi, sono un po’ improvvisati, ma con il tempo si cerca di migliorare l’organizzazione e di puntare sulla valorizzazione della manifestazione e dei prodotti tipici locali.
Adesso, se vi trovate a Norcia l’ultimo fine settimana di febbraio o il primo di Marzo, entrando da una delle porte della città, oltre a sentire il tipico profumo di salumi, potete degustare i prodotti tipici del luogo.

 

 

I prodotti tipici a Nero Norcia

  • La lenticchia di Castelluccio  viene coltivata a 1500 m. s.l.m., non subisce alcun trattamento chimico-fisico ed ha una facilità di cottura e caratteristiche diverse dalle altre lenticchie; ha recentemente ottenuto il marchio IGP, che oltre a salvaguardare il prodotto è anche garanzia di qualità. I produttori sono anche sottoposti ai controlli dell’AIAB (Associazione Italiana Agricoltura Biologica) che ne certifica la coltura biologica.
  • Il Prosciutto crudo di Norcia, detto ”violino di Norcia” per la sua forma a pera, anch’esso certificato IGP, senza additivi né conservanti, leggermente saporito, ma non salato, grazie alla lunga stagionatura. Vi consiglio di provarlo tagliato a mano.
  • La Caciotta, formaggio ottenuto da un misto di latte di pecora e mucca leggermente stagionato, ma anche le mozzarelle, la ricotta (io preferisco quella di pecora) la scamorza, il pecorino, molto più stagionato della caciotta e con un sapore molto diverso dal pecorino romano, ve lo consiglio sull’ amatriciana.
  • Il miele ottenuto dai millefiori che sono nella piana di Castelluccio, (andateci a fine Giugno, lo spettacolo dei colori toglie il fiato) insieme a tutti i prodotti derivanti dall’apicoltura.
  • Ed in fine l’ “Oro nero della Valnerina”, il Tuber Melanosporum Vittadini, il Tartufo Nero di Norcia, che, insieme a quello di Alba, è la specie più pregiata del mondo. L’odore è inconfondibile, io ne vado matta, sugli gnocchi, sulla polenta, sulle fettuccine, sulla tagliata, con il risotto: insomma sta bene ovunque!
Credits: Enrica Corvino

 

 

Credits: Antonio Cinotti

 

Norcia, si sa, è terra di norcini famosi in tutto il mondo.
Troverete sempre tutto ciò che riguarda il maiale ma, durate la mostra, si alternano anche iniziative culturali e ambientali pensate per tutti e per far trascorrere un fine settimana tra sapori tipici, storia, cultura e divertimento, in una cornice veramente suggestiva.
Negli ultimi anni, si sono aggiunti anche stand gastronomici Nazionali, quindi troverete i sapori d’Italia tutti in un luogo!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Io ci vado tutti gli anni; i sapori sono ancora quelli di una volta, a me ricordano quando da piccola mi intrufolavo nella cantina dei miei nonni per sentire gli odori dei prosciutti e delle caciotte appesi, insomma l’odore delle cose buone.
Un suggerimento: non tralasciate di provare le confetture Sibilla, fatte solo con frutta del territorio e zucchero di canna, io ne vado matta!

Credits: Campagna Amica

 

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