Amo il mare d’inverno. Mi rilassa e mi ricarica.
Con le belle giornate viene voglia di stare all’aperto anche se non si può ancora andare in spiaggia con costume e crema solare, e quindi sovente cerco di esplorare l’entroterra ligure alla scoperta di nuovi borghi tipici.
Lo scorso week-end la scelta è ricaduta su un paese poco distante da casa, Soldano.
Questo borgo, di circa 1000 abitanti, è situato nell’alta Val Crosia, proprio alle spalle di Vallecrosia, e si raggiunge dalla costa in una quindicina di minuti. Ci si inerpica per la strada che porta a Perinaldo, e subito dopo San Biago della Cima si approda a Soldano.
La conformazione del paese è alquanto particolare. Arrivando ci aspettavamo di trovare il centro sulla nostra destra e il primo pensiero all’ingresso in paese è stato quello di lasciare l’auto nel primo parcheggio. Incuriositi, però, abbiamo deciso di continuare più avanti ed abbiamo scoperto che, a differenza di tanti altri paesini liguri, qui a Soldano non mancano le aree di parcheggio: tutta la parte che costeggia la strada principale è adibita ad aree di sosta.
Dopo aver lasciato l’auto ci siamo stupiti nuovamente poiché la parte del borgo antico si estende verso l’alto sul lato sinistro della strada.
Abbiamo iniziato ad inerpicarci per i carrugi e siamo saliti cercando la piazza della chiesa, solitamente il punto centrale di un paese.
Le vecchie case che compongono ancora oggi il borgo storico sono per la maggior parte ristrutturate ed è un piacere vedere come questi piccoli centri abitati non cadano in rovina, ma si mantengano in buono stato.
La cosa, però che più mi ha sorpreso qui è l’attenzione ai visitatori.
Lungo tutto il borgo medioevale troviamo pannelli esplicativi riguardo a porte antiche, vecchie chiese, fossati e sistemi di protezione che con chiare descrizioni e un po’ di immaginazione ci aiutano a comprendere come fosse strutturato questo paese, quando era un borgo fortificato e quando gli abitanti delle coste si ritirarono verso l’entroterra per sfuggire alle razzie ed agli attacchi dei Saraceni.
Seguire i pannelli, che rimandano uno all’altro specificando anche il numero di passi per raggiungere la tappa successiva, è un ottimo modo per girare in lungo ed in largo tutto il borgo storico.
Si ha l’occasione di vedere anche la chiesa di San Giovanni Battista, barocca, che domina la piazza principale, e l’oratorio di San Giovanni Evangelista, del 1400, poco distante sulla stessa piazza che non è stato restaurato ancora come la parrocchiale.
Uno scorcio molto caratteristico lo offrono i giardini, a lato della piazza, con giochi per i bambini e un delizioso camminamento che in primavera ed estate, con le piante fogliate, offre riparo ed ombra.
La parte più caratteristica e piacevole di queste passeggiate è l’incontro con le persone che in questi borghi ci abitano. Oltre ad alcuni villeggianti che hanno qui la casa delle vacanze e ad alcuni stranieri che amano l’entroterra ligure, è ben frequente incontrare qualche signora di una certa età seduta su una panchina al sole e che ha piacere di scambiare due parole o qualche signore che al tavolino del bar osserva ci va e chi viene.