Mangiare a

Mangiare a Firenze ”I’cchè c’è c’è”

Grazie ad Italo e Frecciarossa si possono fare gite, anche di una giornata, nelle più belle città Italiane, con prezzi contenuti e senza stress di traffico, parcheggio o zone a circolazione limitata.

Approfittando della presentazione di un libro a Firenze, mi sono concessa, in una domenica di inizio autunno, una ”gita fuori porta”.

La giornata era più primaverile che autunnale, la presenza di cari amici ha reso tutto più bello, abbiamo iniziato con un buon caffè e, dopo la presentazione, abbiamo fatto un giro per il centro, giusto quel tanto per stimolare un pò l’appetito.

Facendoci largo tra turisti di tutto il mondo, ci siamo diretti in un posto consigliatomi da un collega, in Via de’ Magalotti 11/r, tra Piazza della Signoria e Piazza Santa Croce
Devo essere sincera, all’inizio pensavo di aver sbagliato strada: la via, piccola e silenziosa, sembrava portare a casa di amici più che in un ristorante, ed invece era proprio l’indirizzo giusto e anche la sensazione di sentirsi a casa non era poi sbagliata.I’cchè c’è c‘è infatti è una trattoria a conduzione familiare con cucina tipica Toscana. 
Il locale è piccolino e molto accogliente, ci siamo seduti e abbiamo iniziato a confrontarci tra i noi su cosa prendere: meglio antipasto e primo o meglio antipasto e secondo? 
Io, ad essere sincera, ero lì per la Fiorentina e appena l’ho vista nel menu le papille gustative si sono subito attivate. Non riuscivamo a decidere, per fortuna è arrivato in nostro aiuto il cameriere, molto simpatico, competente e cordiale: non ci crederete ma ci ha messi tutti d’accordo! 
Abbiamo preso un antipasto e un secondo, il tutto accompagnato da dell’ottimo vino rosso, talmente ottimo che abbiamo rischiato di perdere il treno al ritorno: non volevamo più andar via!

Come antipasto abbiamo optato per il ”gran tagliere di salumi e formaggi”, i salumi erano veramente molto buoni, ma credo anche i formaggi, visto che sono finiti alla velocità della luce (a causa delle mie intolleranze non ho potuto assaggiarli).

L’eccellenza però, secondo me, è stata raggiunta con il secondo: la Fiorentina! Cotta al sangue, gustosa e tenerissima. Doveroso ringraziare, di nuovo, il cameriere che è riuscito nell’impresa di convincere l’unico di noi che la voleva ben cotta a provare la ”giusta cottura”: da adesso in poi anche per lui la fiorentina è solo al sangue!

Il cameriere ha porzionato filetto e controfiletto alla perfezione, noi poi ci siamo dedicati a non lasciare nulla sull’osso e come potete notare dalla foto qui sotto è stata ampiamente gradita! 

Per addolcire il tutto ci siamo fatti tentare, sempre colpa del cameriere, ed abbiamo preso ”Caterina de’ Medici”; di questo non vi dico nulla più, dovete solo andare e provare!

2 Comments

  1. Fabio Ceccarini Gennaio 13, 2017
    • Monica Laureti Gennaio 13, 2017

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