Dilagano nei paesi ex-sovietici, sono i tours che riscoprono percorsi alternativi, tra i luoghi e le architetture del comunismo. Attraverso aneddoti e storie di vita comune, ripercorrono il passato comunista delle città che hanno fatto parte dell’orbita sovietica. Incuriositi, durante i nostri due giorni trascorsi a Sofia, decidiamo di partecipare al Communist Walking Tour organizzato da Free Sofia Tour, un associazione no profit di giovani che intendono promuovere la loro città da un punto di vista turistico.
Il tour dura meno di 3 ore ed è gratuito (se volete potete lasciare un contributo a fine percorso). Il meeting point è proprio di fronte ad uno dei simboli del comunismo: un pezzo di muro di Berlino. Ci troviamo nello Yuzhen Park (o South Park), un grande parco che inizia da Piazza Bulgaria, ricca di fontane, e termina nella parte più a sud della città.
Il Palazzo Nazionale della Cultura (NDK)
L’enorme edificio (dal gusto estetico un po’ discutibile) che si incontra alle spalle delle fontane è il Palazzo Nazionale della Cultura (NDK). Fu costruito nel 1981 per celebrare i 1300 anni dalla nascita della nazione Bulgara. 10000 tonnellate di acciaio (3000 in più della Tour Eiffel) furono usate per la costruzione del palazzo e si dice che gli scavi siano stati chiusi sotterrando addirittura draghe e altri macchinari, per terminare il palazzo in tempo per le celebrazioni.
I luoghi del potere e il KDS
I magazzini TZUM, inaugurati nel 1957 e gestiti dallo stato, sono un’altra delle strutture che ricordano gli antichi fasti dell’epoca sovietica. Gli scaffali dei suoi negozi erano tristemente vuoti e spesso la popolazione entrava soltanto per poter salire e scendere dalle sue scale mobili. Ancora oggi non andateci per fare shopping: anche se i magazzini sono stati ristrutturati i negozi sono pochi e il centro sopravvive più che altro per la curiosità dei turisti.
Il tour si sposta in Battenberg Square dove possiamo soltanto immaginare, grazie al racconto di Elitsa, il Mausoleo Georgi Dimitrov, padre della Bulgaria comunista, al governo dal 1946 al 1949. Centinaia di chili di tritolo distrussero completamente il mausoleo nel 1999.
La Trabi
Prodotta nella Germania dell’Est, dalla VEB Sachsenring Automobilwerke Zwickau, la Trabant era snobbata all’ovest ma amata tra i confini delle Repubbliche Socialiste ex-sovietiche. Rappresentava infatti l’unica possibilità di muoversi con una certa libertà (almeno tra i confini dell’area sotto dominio sovietico). Per costruirla si sopperiva alla mancanza del costoso acciaio utilizzando il Duroplast, un materiale plastico contenente resina rafforzata con lana o cotone. Non raggiungeva i 100 km/orari e inquinava tantissimo; per averla i Bulgari dovevano aspettare anche fino a dieci anni tra il momento dell’ordine e quello della consegna.
Il walking tour si conclude con piccolo giro per le vie della città in trabi: non possiamo guidarla ma possiamo almeno provare ad immaginare come poteva essere un viaggio in questa piccola macchinetta di cartone, con cambio leva vicino al volante e struttura interna veramente molto “basic”. Se siete a Sofia, e avete qualche ora libera, vi consigliamo questo tour divertente e ironico che racconta, senza giudizi, un pezzo di storia e di cultura di questo paese.
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