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Benessere e buona cucina: in visita al Tenimento Castello di Sillavengo, Novara

Tra i borghi delle terre novaresi, ricche di tradizioni culturali ed enogastronomiche, immersa nella campagna, sorge una storica villa padronale, costruita tra il XVI e il XVII secolo, in origine proprietà della famiglia Caccia Dominioni, discendente sin dal tardo ‘400 da un grande feudatario locale: è il Tenimento Al Castello di Sillavengo, oggi feudo di Antonio e Sabrina Pappalardo, che l’hanno resa una location raffinata, immersa nel verde, il luogo ideale dove fermarsi un attimo per rigenerare corpo e mente, senza tralasciare il gusto della cucina buona e naturale.
La villa ha subito, nel corso dei secoli, diverse ristrutturazioni, tra cui quella del XIX secolo che le ha conferito l’attuale aspetto esterno molto scenografico con la facciata nello stile dei bastioni di un castello merlato medievale, completo di torrette centrali.

L’interno della struttura si apre su un ampio spazio
verde, racchiuso tra le storiche mura, dove rilassarsi, a contatto con la natura, in una piccola piscina. Affacciata ad essa, l’antica  grotta 
di  ghiaccio,  utilizzata 
nei  secoli  precedenti 
come  deposito  per 
gli  alimenti: oggi è un’area  wellness, 
con  bagno  turco 
e  doccia  cromatica emozionale.
Benessere e relax anche al piano superiore del
Castello:
qui si trovano la piccola palestra, la sala massaggi e 16 camere,
tutte ristrutturate con materiali tipici del territorio. Tra queste la Private
Spa Suite con sauna privata in camera: un mix di calore e
vapore tonificante, un nuovo concetto
secondo il quale il benessere inizia proprio dalla camera da letto.





Il Castello dispone inoltre di numerose piccole aree dove è possibile organizzare meeting di lavoro, cene e cerimonie….eh si, la storica villa si presta benissimo anche come location per matrimoni ed altri eventi importanti. Una delle zone che più ci è piaciuta è il risto-orto: un ambiente unico dove gustare un aperitivo circondati dai  profumi delle erbe, coltivate qui per essere utilizzate nella cucina del Ristorante Q33 – Tenimento Al Castello.


Resort, benessere ma anche buon cibo! 
Il buon cibo, al Castello Q33 di Sillavengo, è preparato dallo chef Maurizio d’Andretta e dal suo team.
Lo chef utilizza appunto i prodotti locali, alcuni piatti sono preparati con prodotti a km0, ovvero sono i prodotti coltivati nell’orto, che con molto buon gusto Sabrina e Antonio, gli attuali proprietari del tenimento, hanno voluto all’interno di uno dei cortili.
E’ proprio qui che ci offrono l’aperitivo di benvenuto; aperitivo che gustiamo gironzolando nell’orto o seduti ad un tavolino riparati da un gazebo. 
Servita in un bicchiere, gustiamo un’insalata di foglie di spinaci, di foglie di bietole e di fiori vari; molto apprezzata la tartare di cervo e che dire delle alici pastellate, delle foglie di salvia fritte e delle uova di quaglia guarnite? Il tutto accompagnato , a scelta, da buon vino o da una bevanda analcolica.

Questo potrebbe bastare, ormai siamo sazi, ma è venuta l’ora di sederci a tavola.
Il ristorante, posto in un ambiente elegante e raffinato ci accoglie per il pranzo, preparato dallo chef d’Andretta, con piatti tipici piemontesi elaborati sapientemente.
Iniziamo con un antipasto, ovvero con un trancio di trota in carpione e crostini di pane con su una crema di provola affumicata e delle verdure fatte a chips, gusti che si abbinano alla perfezione e tutti molto delicati.
Come primo che altro se non il riso, prodotto proprio in questi territori circostanti? Il riso ci viene servito mantecato al gorgonzola – altro prodotto tipico della provincia di Novara -, sul riso la crema di gorgonzola con petali di fiori freschi ad abbellire il piatto; un primo saporito e gustoso, apprezzato da tutti i commensali.
Come secondo piatto viene servito il “tapulone di asino” ovvero uno spezzatino stracotto di asino guarnito da cubetti di polenta abbrustoliti. 
Abbiamo accompagnato il nostro pasto con un Nebbiolo delle Colline Novaresi, che ovviamente non può mancare nella carta dei vini di un ristorante legato al territorio.
Il dolce, chiamato “latte in piedi”, è una pallina di gelato alla vaniglia con meringa ,adagiata su una salsa di maracuja e affiancata da un sorbetto di piselli con un bellissimo tocco finale dato da una violetta ed una primula, squisito!
Per il caffè ci spostiamo sotto al portico dove ci attendono altri dolcetti, la piccola pasticceria dello chef.
È proprio qui che lo conosciamo e possiamo finalmente complimentarci con l’artefice di tanta bontà.

A pochi chilometri da Sillavengo, non perdete la visita della città di Novara; noi vi diamo qualche consiglio su cosa visitare nella nostra Novara da scoprire.

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