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La prima volta a Torino

Spesso quando parlo con amici stranieri che vengono in Italia per la prima volta, raccomando di visitare Torino. La prima volta a Torino può essere un po’ caotica, soprattutto se non si pianifica bene la visita. Sono tante le cose da vedere, i musei da visitare e, soprattutto, Torino è una città così piena di storia che davvero fa sfigurare altre città italiane più conosciute ai più.

Iniziamo col dire che Torino fu la prima capitale d’Italia dal 1861 in quanto già sede del regno dei Savoia, i re d’Italia. Le bellezze storiche che si possono trovare in questa città, le vie, i viali, i palazzi, i teatri, richiamano praticamente tutte la storia sabauda.

Negli ultimi decenni del XX secolo Torino fu troppo spesso vista e descritta come una città grigia ed industriale. Nei primi anni del 2000 però la svolta data anche grazie alle Olimpiadi Invernali di Torino 2006. Torino è tornata al suo antico fasto e splendore e a fa scoprire a chi ci abita e a chi la visita le bellezze che custodisce.

La prima volta a Torino necessita più di un giorno. I musei ed i palazzi sono tutti interessanti e meritano una visita, ma nel caso in cui si abbia poco tempo e si voglia avere un “assaggio” della città, ecco che cosa non perdersi e dove passeggiare.

Via Roma

Si può partire da Porta Nuova, la stazione ferroviaria principale di Torino, quella in cui arriva buona parte dei treni diretti in città. L’edificio stesso è degno di nota: iniziato proprio durante gli anni dell’unificazione dell’Italia fu ampliato per la grande Esposizione Universale che si tenne a Torino nel 1911; vennero qui utilizzati materiali moderni che richiamano però comunque sempre la monumentalità classica degli edifici di Torino e dello stile sabaudo.

Proprio di fronte alla stazione, passata Piazza Carlo Felice, inizia l’arteria principale di Torino: via Roma. Questa via, in spiccato stile fascista, con portici squadrati da entrambi i lati, giunge dritta fino a Piazza Castello, di fronte al Palazzo Reale.

Lungo via Roma ci sono numerosissimi negozi, soprattutto di abbigliamento e qui si trovano le grandi firme della moda nazionale ed internazionale.

Piazza San Carlo

A metà strada circa tra la Stazione di Porta Nuova e Piazza Castello c’è un’altra imponente piazza: Piazza San Carlo. Progettata nel 1600 da Carlo di Castellamonte è considerata, a ragione, il salotto della città. Interamente pedonale da un po’ di anni (quando ero bambina mi ricordo che veniva utilizzata come parcheggio ed era davvero un gran peccato) e lastricata di sanpietrini offre una splendida vista verso il lato sud sulle due chiese gemelle di San Carlo e Santa Cristina.

Al centro di Piazza San Carlo si trova la statua equestre di Emanuele Filiberto, che i torinesi familiarmente chiamano “Caval ‘d brons”(cavallo di bronzo).

Nei caffè storici sotto i portici si respira l’atmosfera della vecchia capitale e proprio qui non è raro udire qualche turista paragona Torino a Parigi. Tra i tanti, il Caffè San Carlo inaugurato nel 1822 e riaperto da pochi anni dopo una splendida ristrutturazione è uno dei locali storici della piazza, insieme al Caffè Torino che all’ingresso sotto il porticato ha un toro bronzeo inglobato nella pavimentazione. La tradizione vuole che calpestare i testicoli del toro porti fortuna.

Piazza Castello

Continuando su via Roma si giunge infine a Piazza Castello, con lo splendido Palazzo Madama. Questo è il centro ideale della città, attorno a cui sorgono Palazzo Reale, San Lorenzo e il Duomo. Da qui partono anche le storiche vie, oltre a via Roma anche via Garibaldi, la via pedonale più lunga d’Europa, e via Po che congiunge Piazza Castello con Piazza Vittorio Veneto e le rive del fiume Po.

Attraversando il cortile del Palazzo Reale e passando sotto un portichetto si giunge al Duomo. La Cattedrale di San Giovanni è l’unico edificio rinascimentale della città ed è famoso in tutto il mondo perché qui è conservata la teca con la Sacra Sindone. Si tratta di un lenzuolo di lino con l’impronta di un uomo morto per crocefissione; secondo la tradizione cristiana sarebbe il sudario che avvolse Gesù deposto dalla croce. I Savoia donarono la Sacra Sindone, trasferita da Chambery a Torino, al Vaticano con l’esplicita richiesta che non lasciasse mai Torino.

Tornando su Piazza Castello non si può evitare di ammirare l’imponente Palazzo Madama con la sua facciata barocca. Questo fu il palazzo abitato dalle regine vedove, le madame per l’appunto.

Da Piazza Castello, sull’angolo destro rivolgendosi verso via Po, si può scoprire un altro gioiellino di architettura torinese: la Galleria Subalpina, che unisce Piazza Castello a piazza Carlo Alberto.

Piazza Carignano e Piazza Carlo Alberto

Proprio in Piazza Carlo Alberto si ritrova uno stupendo esempio di Torino ottocentesca: da un lato la facciata della Biblioteca Nazionale e dall’altro l’ala posteriore di Palazzo Carignano nel luogo in cui originariamente doveva sorgere un giardino.

La facciata opposta di Palazzo Carignano, che si può osservare attraversando il cortile interno aperto al pubblico, sorge su Piazza Carignano ed è di costruzione seicentesca, interamente in cotto, alleggerita dalla sinuosità della forma e dalle decorazioni in rilievo.

Piazza Carignano è considerato il “salottino” di Torino. Una piccola piazza sulla quale si affacciano uno dei Caffè ed uno dei ristoranti più antichi e quotati della città: Caffè Pepino, famoso per il suo “Pinguino”, un gelato ricoperto di cioccolato, un prodotto d’eccellenza della città; e il Ristorante del Cambio dove già Camillo Benso Conte di Cavour pranzava all’uscita del Parlamento che aveva sede proprio in Palazzo Carignano.

La Mole Antonelliana

Il simbolo di Torino, la Mole Antonelliana, svetta sulla città quasi a richiamare i turisti. Incamminandosi in via Po, verso il fiume, la si trova sulla sinistra in via Montebello. Destinata a diventare la sinagoga di Torino, dopo molte vicissitudini fu ceduta al Comune che la completò nel 1889. Oggi è sede le Museo Nazionale del Cinema, il primo inaugurato in Italia.

Poco distante dalla mole si trova anche la prima sede della RAI, la televisione pubblica che nacque proprio qui a Torino. Al suo interno si può visitare anche il museo della televisione.

Fuori dal percorso del centro cittadino, ma poco distante in realtà da queste piazze, si trova un’altra parte di Torino che vale la pena di visitare: il Parco del Valentino.

Fra i ponti Umberto I e Principessa Isabella, lungo il fiume Po, si estende questo grande polmone verde cittadino progettato a metà ottocento dal paesaggista Barillet- Deschamps.

Tutta l’area, con angoli suggestivi come la Rocca ed il Borgo Medievale, è percorsa da viali alberati e piste ciclabili. Lungo gli argini si trovano le gloriose società dei canottieri e locali di ristoro ricchi di atmosfera.

Da non perdere qui è anche una visita al Castello del Valentino, ossia la villa della Madama Reale Maria Cristina di Francia edificato a metà del 1600, con interni affrescati che raffigurano le imprese dei Savoia; oggi qui vi è la sede della Facoltà di Architettura.

Allora, a quando la vostra prima visita a Torino?

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