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Tratto: il nuovo ristorante a Torino che conquista con innovazione

Nel cuore di Torino, precisamente in Via Andrea Doria, è nato da pochi mesi un ristorante che sta già facendo parlare di sé tra gli appassionati di cucina e gli amanti del buon vino: Tratto. Quello che una volta era una champagneria, si è trasformato in un ristorante contemporaneo e vivace, guidato dall’energia e dalla passione di tre giovani ragazzi: Daniele Rasetto e Daniele Lanzolla in sala e Luca Tomaino in cucina.

Ristorante Tratto Torino

Tratto è un luogo che unisce tradizione e innovazione, offrendo una cucina che sorprende per la sua originalità, la qualità delle materie prime e l’attenzione ai dettagli. Ma andiamo con ordine e scopriamo cosa rende questo locale così speciale e perché vale la pena di inserirlo nella lista dei ristoranti da provare a Torino.

Un team giovane e preparato

Il successo di Tratto è senza dubbio il frutto di una squadra giovane ma già esperta. Daniele Rasetto, uno dei due ragazzi che gestiscono la sala, ha alle spalle un percorso di studi di altissimo livello, avendo conseguito la laurea all’Università del Gusto di Pollenzo, una delle istituzioni più prestigiose nel panorama della gastronomia italiana. La sua formazione gli ha permesso di sviluppare una conoscenza approfondita del cibo e del vino, competenze che si riflettono nella cura con cui il menu e la carta dei vini sono stati ideati.

Ristorante Tratto Torino

A fare coppia con lui in sala c’è Daniele Lanzolla, il cui carattere accogliente e la capacità di far sentire i clienti a proprio agio aggiungono un valore inestimabile all’esperienza gastronomica. La loro sinergia è evidente, e rende l’atmosfera di Tratto caloroa e familiare, senza rinunciare all’eleganza e alla professionalità.

Ma la vera stella nascosta dietro i fornelli è Luca Tomaino, lo chef che ha trasformato la cucina di Tratto in un laboratorio di sapori e techinche innovative. Luca vanta un’esperienza pluriennale in ristoranti di alto livello, non solo in Italia ma anche all’estero, dove ha potuto ampliare le sue competenze e affinare il suo stile. La sua cucina riflette la curiosità e la voglia di sperimentare, sempre mantenedo un forte legame con le radici della cucina italiana.

Un menu che sorprende

Ristorante Tratto Torino

Il menu di Tratto è un perfetto equilibrio tra tradizione e innovazione. Le tecniche classiche della cucina italiana vengono rivisitate con n tocco moderno, offrendo piatti che riescono a sorprendere anche i palati più esigenti. Uno dei piatti simbolo di questo approccio creativo è lo “Spaghetto che non bolle”. Non si tratta di un semplice piatto di pasta, ma di una vera e propria esperienza sensoriale. La pasta viene preparata con una tecnica che non prevede la bollitura tradizionale, ma sfrutta un metono innovativo di cottura che ne esalta la consistenza e il sapore. L’accompagnamento di salse stagionali, fresche e complesse, completa l’opera, creando un equilibrio perfetto tra tradizione e modernità.

Ristorante Tratto Torino

Un altro piatto che cattura l’attenzione degli ospiti è il Gambero Rosso di Mazara del Vallo con lievito di birra. Questo piatto è un inno alla qualità del pesce italiano e all’abilità dello chef di giocare con consistenze e sapori. Il gambero rosso, noto per la sua carne dolce e delicata, viene esaltato dall’utilizzo del lievito di birra, che aggiunge una nota sapida e leggermente amarognola, creando un contrasto sorprendente e raffinato. Questo piatto dimostra come Luca Tomaino sia capace di prendere ingredienti semplici e trasformarli in qualcosa di unico, attraverso tecniche che sfidano le aspettative.

Ristorante Tratto Torino

Un’altra creazione che non passa inosservata è l’Ostrica con midollo e salicornia. Questo piatto mette insieme ingredienti che, sulla carta, potrebbero sembrare in contrasto tra loro, ma che sul palato trovano un’armonia perfetta. La freschezza salina dell’ostrica si fonde con la ricchezza del midollo, mentre la salicornia, con il suo sapore salato e vegetale, completa il piatto, aggiungendo un tocco di freschezza. E’ una creazione audace, che sfida a esplorare nuove frontiere del gusto.

La carta dei vini: un viaggio tra le migliori etichette

La cucina innovativa di Tratto non sarebbe completa senza una carta dei vini altrettanto curata. Daniele Rasetto ha selezionato con attenzione etichette che rappresentano un vero e proprio viaggio tra i migliori vini italiani e internazionali. La selezione è ampia e variegata, pensata per accompagnare i piatti del menu e offrire ai clienti la possibilità di scoprire vini che esaltano ogni sapore.

In carta troviamo vini piemontesi di grande prestigio, ma anche etichette meno conosciute, provenienti da piccole cantine che lavorano in modo sostenibile e rispettoso per l’ambiente. Non mancano incursioni nei territori francesi, spagnoli e tedeschi, con una particolare attenzione ai vini naturali e bio. Ogni vino è scelto non solo per la sua qualità intrinseca, ma anche per la capacità di armonizzarsi con la filosofia del ristorante, fatta di rispetto per la tradizione e apertura verso l’innovazione.

L’atmosfera di Tratto: eleganza informale

Oltre alla proposta gastronomica, Tratto conquista anche per l’atmosfera intima e accogliente. Gli interni sono moderni e raffinati, con materiali che creano un ambiente rilassante.Le luci soffuse e la disposizione dei tavoli favoriscono un clima di convivialità, rendendo il ristorante un luogo perfetto per una cena romantica, una serata tra amici o anche una cena d’affari.

Ristorante Tratto Torino

In una città come Torino, dove la competizione nel mondo della ristorazione è alta, Tratto riesce a distinguersi grazie a una cucina innovativa e audace, che riesce sempre a sorprendere e a deliziare. La cucina di Luca Tomaino è una continua esplorazione di sapori e tecniche, in cui ogni piatto è un piccolo capolavoro di equilibrio e creatività. La cura della sala, affidata ai due Daniele, e la selezione dei vini di altissimo livello completano un’esperienza gastronomica unica.

Un piccolo suggerimento per una degna conclusione di un pasto sorprendente: se disponibile assaggiate la panna cotta alla nocciola. Non sto a spoilerarvi la delicatezza e l’intensità di questo piatto, ma sono certa che mi ringrazierete del suggerimento.

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