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Un giorno a Praga

La parola “Praga” in lingua ceca significa porta, in effetti una volta entrati in città, si ha l’impressione di essere accolti in una calda e accogliente casa. 
Città magica, dove non vi stancherete mai del suo fascino, la sera la luna vi stupirà spuntando dietro i palazzi nei luoghi più diversi della città. 
La prima visita che consiglio di fare (Roberto) è quella sul Ponte Carlo che collega i due più antichi quartieri di Praga, Stare Mesto con Mala strana.

La passeggiata su di esso è il momento culminante di ogni visita a Praga. Costruito nel 1357, il ponte ha sopportato per cinque secoli il traffico su ruote prima di diventare pedonale dopo la II guerra mondiale.

Carlo IV incaricò Peter Parler (l’architetto della cattedrale di San Vito) di sostituire il ponte Giuditta del XII secolo spazzato via da un’ inondazione, con un nuovo ponte che fu terminato nel 1390. Il nome Carlo lo prese solo nel XIX secolo, prima era chiamato semplicemente ponte di pietra. 
Lungo il ponte potete ammirare le innumerevoli statue, e sulla sua fine troverete le bellissime torri di cui una posta all’ingresso della città vecchia.

A questo punto entriamo nella città vecchia, dove un dedalo di vie acciottolate e cortili interni costituiscono un paradiso per chiunque ami passeggiare; qui ammireremo i diversi edifici tenuti in maniera impeccabile. 
Il tutto termina nella piazza della città vecchia, dov’è impossibile non essere rapiti dalla bellezza del suo municipio su cui è posto l’orologio astronomico. Le quattro figure che fiancheggiano l’orologio si animano allo scoccare di ogni ora. Ognuna di esse rappresenta i vizi capitali. Allo scoccare dell’ora lo scheletro suona una campana tirando la fune con la mano destra e capovolge la clessidra che ha nella sinistra; a questo punto esce il corteo con i dodici apostoli che, a coppie di due a due, s’inchinano alla folla. Le finestre che fanno uscire le statue si aprono contemporaneamente. La prima figura ad uscire dalla finestra sulla destra è San Paolo con in mano un libro e una spada, seguito da Tommaso con una lancia, Giuda che porta un libro, Simone con una sega e Bartolomeo anche lui con un libro. Mentre nella seconda finestra escono Pietro recante una chiave, Matteo con un’ascia, Giovanni con un serpente, Andrea e Filippo con una croce e Giacomo con una mazza; alla fine dello spettacolo il gallo, sopra le finestre dell’orologio, canta l’ora suonata.

Il quadrante superiore dell’orologio
raffigura il mondo conosciuto all’epoca della sua costruzione, naturalmente con Praga
collocata al centro. Il cerchio azzurro al centro simboleggia appunto la
Terra, la zona superiore colorata di blu è la porzione di cielo situata
sopra l’orizzonte. Le zone rosse e nera, viceversa, rappresentano il
cielo sotto l’orizzonte. Durante l’arco delle ventiquattr’ore il
meccanismo sposta il simbolo del Sole nella zona blu (giorno), nella
zona nera (notte) o in quelle rosse (fasi di alba e tramonto).
Nel quadrante inferiore vi sono disegnate le 12 scene stagionali.
 
Oltre al municipio vi è la bellissima Chiesa della Vergine Maria, che con le sue caratteristiche
guglie gotiche costituisce un inconfondibile punto di riferimento della
città. Difficile percepire la sua bellezza da vicino poiché è racchiusa
da case poste in prossimità delle mura; in effetti, meglio
osservarla da lontano.

Abbandoniamo per un attimo il salotto della città e trasferiamoci nel quartiere Mala Strana. Qui ammireremo il castello, fondato nel IX secolo, residenza dei re di Boemia, presidenti della Cecoslovacchia  ed ora della Repubblica Ceca. Dentro il castello sono custoditi i gioielli della corona.
All’interno del complesso si trovano la Cattedrale di Praga o Chiesa di San Vito, il convento San Giorgio, la basilica di San Giorgio, il palazzo Reale.

Salendo lungo la collina s’incontra il monastero di Strahow dove, varcata la soglia, ci si imbatte nelle due chiese: quella di San Rocco e quella dell’Assunzione di Nostra Signora. Qui troviamo il vero tesoro costituito dalla sua biblioteca, che vanta due magnifiche sale barocche.   

Impossibile non essere rapiti dal fascino di queste due sale, che racchiudono il sapere boemo.
Non molto distante dal monastero vi è Loreta, un edificio che al centro del complesso riproduce la presunta casa Santa cioè l’abitazione di Maria in terra  Santa.

Sempre in questo quartiere sorge la Chiesa di San Nicola in mala Strana, una delle più belle chiese barocche dell’Europa centrale. 
La chiesa di San Nicola è il maggiore luogo di culto della città dopo la Cattedrale di San Vito. Sul soffitto si può ammirare l’apoteosi di San Nicola dipinta da Johann Kracher nel 1970, dove all’interno nel 1787 Mozart suonò l’organo .

Tornando verso il ponte Carlo si incontra il muro di John Lennon, un tributo dei giovani praghesi al cantante considerato da loro un eroe pacifista.

Altro punto da non perdere è il complesso Ebraico, costituito da due sinagoghe, ma soprattutto da un cimitero, che è stato per oltre 300 anni l’unico luogo dove gli ebrei potevano seppellire i loro morti. In questo luogo, visto lo scarso spazio, vi sono accumulate diversi strati di tombe raggiungendo un numero di circa 12000 lapidi.

Piazza Vinceslao, più un viale che una piazza vera e propria, è ora fulcro della città, dove si riuniscono gli abitanti per i momenti più importanti. Per la sua conformazione e per la somiglianza con il boulevard di Parigi è spesso chiamata dagli abitanti della città Piccoli Champs-Élysées. Il nome della piazza deriva dal santo protettore della Repubblica, San Venceslao, una cui statua domina un lato della piazza.

La Casa Danzante è il soprannome dato a un edificio per uffici nel centro di Praga, progettata dall’architetto Vlado Milunic in cooperazione con Frank Gehry. Originalmente chiamata Fred and Ginger, la casa ricorda vagamente una coppia di ballerini.

Simpatico da vedere è il monumento di Franz Kafka.

Da raggiungere poi verso sera la Porta delle Polveri, l’antica polveriera. Fu costruita nell’ XI secolo e, a quell’epoca, era una delle tredici porte che circondavano il centro della città di Praga.

Infine da vedere è anche la Casa del Municipio, da non confondere con l’antico municipio, un edificio al cui interno si trovano la sala Smetana, la più grande sala concerti di Praga, un ristorante e la sala del sindaco.

Per quanto riguarda il cibo, che per me
(Cinzia) resta uno dei piaceri principali di ogni esperienza di viaggio, Praga  ha soddisfatto solo in parte il mio
palato: i piatti principali della cucina ceca sono iper calorici e piuttosto grassi.

Nella piazza della Città vecchia, nel periodo che precede la Pasqua, troverete  varie bancarelle dove si
possono gustare ogni sorta di salsicce alla griglia e wurstel bolliti con patate
affettate sottilmente e fritte nello strutto; buone ma decisamente pesanti.

Nei mesi invernali la temperatura è  bassina e, visto anche il vento freddo che ci ha accompagnati durante il
viaggio, abbiamo molto apprezzato le zuppe!
Lo stinco di maiale cotto
al forno
mi ha un pò ricordato il maialetto viste le  mie origini sarde ma direi che i piatti di carne in generale
sono tutti gustosi e conditi generosamente!
La fanno da padrone il maiale ed il manzo
accompagnati da immancabili patate (al forno, lesse, fritte, in purea con
abbondante aglio) e crauti e panna acida. Il
petto d’anatra non l’ho mangiato ma è uno dei piatti che va per la maggiore… non ultimo ovviamente 
il Gulas: stufato di carne accompagnato sempre da knedikly (che sono simili ai  canederli trentini).

Il mio dolce preferito resta sempre lo strudel di mele, mentre i miei compagni di viaggio hanno apprezzato
molto il trdlo o trdlenik, un dolce ungherese che qui
a Praga si trova ovunque. E’ tipo un pane dolce che viene
lavorato a striscie, arrotolato su uno spiedino, cosparso di zucchero e cannella
e cotto sulla  brace. In tutta Praga si trovano bancarelle che cuociono questo dolce
e si sente per le strade questo favoloso aroma di cannella.
  

Non ho assaggiato vini
particolarmente pregiati in quanto a Praga si beve prevalentemente birra (pivo)!
Io non sono una grande amante di questa bevanda ma i miei compagni di viaggio
mi hanno assicurato che è decisamente buona.
 
Ed ora… non vi resta che visitare ed ASSAGGIARE Praga
!!!

6 Comments

  1. Monica Laureti Ottobre 15, 2015
  2. roberta Ottobre 15, 2015
  3. Dany M Ottobre 15, 2015
  4. Viaggi e Delizie Ottobre 21, 2015

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