Mangiare a

Mangiare a …Singapore: che si mangia?

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La multietnicità di Singapore si trova anche a tavola.

In questa città in cui convivono diverse razze e diverse culture, il cibo non è un problema. 
C’e’ un’ampia scelta di ristoranti e se non si ama la cucina asiatica si trova facilmente quella occidentale; per chi ha particolare fretta e non ama passare troppo tempo con le gambe sotto al tavolo, anche qui imperversano i fast food tradizionali e quelli più alternativi.

Se si vogliono assaggiare piatti “tipici”, allora conviene optare per la cucina malese, oppure la cucina cinese oppure la cucina indiana; insomma la cucina delle 3 principali etnie che popolano lo stato di Singapore.

Ma il massimo del “locale” è pranzare presso un centro hawker, ossia in un edificio simile ad un capannone aperto con tanti tavolini e tanti chioschetti che vendono le pietanze al piatto.
Il cibo è sempre molto fresco e la scelta è ottima.
E’ qui che vanno spesso a pranzare gli abitanti di Singapore durante la pausa pranzo.

Noi abbiamo provato il Lau Pa Sat ( incrocio tra Robinson Road e Boon Tat Street, non lontano dall’uscita della Metro Tanjong Pagar).

Amo la cucina giapponese e ovviamente non ho potuto resistere al fatto di assaggiarla anche qui.
Ho evitato il classico sushi/sashimi e mi sono lanciata in piatti più  particolari, fritture e mix di riso e pesce: decisamente squisiti!!

 

Trovandoci a Singapore alla fine di Gennaio abbiamo potuto assistere alla preparazione delle celebrazioni per il Lunar Chinese New Year, i festeggiamenti del Capodanno cinese che cadono a circa un mese di distanza da quelli del nostro Capodanno.
E tra i vari preparativi abbiamo anche potuto assaggiare l’insalata della fortuna che si prepara per celebrare il nuovo anno.
Questa insalata è composta da vari ingredienti, ognuno dei quali rappresenta una fortuna: pesce (abbondanza), noodles (lunga vita), pomelo (fortuna), pepe (denaro), olio (profitto), radice (prosperità o promozione sul lavoro), arachidi (eterna giovinezza), semi di sesamo (affari floridi), chips di farina fritte (denaro).
La cosa interessante è che viene servita prima di condirla, con olio e miele, e una volta versato il condimento tutti i commensali, in piedi, devono mescolare l’insalata con le bacchette portando gli ingredienti più in alto possibile sul piatto. Carino da vedere, buono da gustare.

 

I Quays, Clark Quay e Boat Quay sono due zone di Singapore dove c’e’ un’alta concentrazione di bar e ristoranti.
Parecchi turisti si trovano qui per cenare, ma potete incontrare anche molti locali.
Noi abbiamo provato il barbecue mongolo e il ristorante malese a Clark Quay, tutte e due ottime esperienze: cibo fresco e gustoso.

 

 

In 10 giorni di permanenza, non abbiamo resistito al richiamo della cucina italiana e siamo stati davvero fortunati.
In cima ad Orchard Road, verso il Giardino Botanico, c’e’ un ristorante italiano che ha prodotti originali, freschi e ben preparati: il ristorante La Forketta.

Il mio suggerimento è comunque quello di assaggiare assolutamente i crostacei ed in particolare il “black pepper crab“, granchio servito con una salsa di pepe nero.
Sul lungomare ci sono parecchi locali che lo servono fresco e cucinato sul momento.
Un’esperienza davvero indimenticabile, e che fa ancora venire l’acquolina al solo pensiero 🙂 Noi l’abbiamo gustato al ristorante Jumbo Seafood.

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