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Un viaggio in Turchia

La foto della mia presentazione è stata scattata sul “lago salato” (Tuz Gölü) nella regione dell’Anatolia, in Turchia, dove ho fatto un tour 5 anni fa: non essendoci mai stata prima ho scelto di fare un tour classico partendo da Istanbul e concludendo il viaggio ad Antalya.
Istanbul,unica città europea e asiatica al contempo divisa dal Bosforo, nonostante le dimensioni  mi è sembrata una città a misura d’uomo. Sin dal 1985 le aree storiche di Istanbul fanno parte della lista UNESCO dei patrimoni dell’umanità: la Moschea Blu, la Basilica di Santa Sofia, un capolavoro di architettura specialmente per l’enorme cupola, il Palazzo Topkapı, in realtà una serie diedifici, giardini e chioschi dove risiedevano i Sultani e poi, la cisterna, un enorme spazio sotterraneo in cui trovano spazio dodici file di 28 colonne alte 9 metri con capitelli che sono un misto tra gli stili ionico e corinzio ed in cui furono ambientate alcune scene del film Inferno di Ron Howard,
tratto dall’omonimo romanzo di Dan Brown.
Unico rammarico: non aver potuto visitare il Gran Bazaar di Istanbul chiuso per il Ramadan in corso.
Raggiungiamo in volo Ankara, capitale del Paese, ammiriamo il Mausoleo di Ataturk e visitiamo le ricche collezioni del Museo delle Civiltà AnatolicheRaggiungiamo in volo Ankara, capitale del Paese, ammiriamo il Mausoleo di Ataturk e visitiamo le ricche collezioni del Museo delle Civiltà AnatolicheRaggiungiamo in volo Ankara, capitale del Paese, ammiriamo il Mausoleo di Ataturk e visitiamo le ricche collezioni del Museo delle Civiltà AnatolicheDopo Istanbul mi sono spostata ad Ankara: sebbene sia la capitale non ho trovato molto di interessante da visitare, a parte il mausoleo di Ataturk e la visita del museo delle civiltà anatoliche.
I giorni  seguenti, invece, sono stati di tutt’altro livello, verso la Cappadocia con tappa sul lago salato.
I “camini delle fate” ed  i paesaggi  spesso descritti come “lunari” caratterizzano questa regione: in pratica il tufo, ha subito l’erosione per milioni di anni, acquisendo queste forme insolite ed è così tenero da consentire all’uomo di costruire abitazioni ricavandole dalla roccia. La visita del museo all’aperto di Goreme con le chiese rupestri vale davvero la pena.  Anche il parco nazionale di Göreme e i siti rupestri della Cappadocia sono stati dichiarati patrimonio dell’umanità dall’UNESCO.
Dalla Cappadocia mi sono spostata verso Konia, con la visita del Monastero ed il Mausoleo di Mevlana, fondatore del movimento mistico dei dervisci.
E da lì a Pammukkale e la visita dell’antica città di Hierapolis: le cascate pietrificate, le fonti termali con le caratteristiche formazioni costituite da spessi strati bianchi di calcare e travertino lungo il pendio della montagna, rendono l’area simile a cascate di ghiaccio.
Infine sono arrivata ad Antalya: situata su una scogliera piuttosto ripida, è una città pittoresca circondata dal mar Mediterraneo che attrae molti turisti, infatti è chiamata “capitale del turismo turco“, non a caso secondo me, tanto è vero che ho scattato decine di foto che lo dimostrano.
Decisamente un viaggio consigliato, consigliatissimo, per i colori, i sapori (i dolci come il lokum, i “dolma” teneri involtini con fogli di vite e riso, il kebab, il caffè turco ed una sorta di pizza che pur non avendo nulla a che vedere con quella italiana – e meno male aggiungerei perché guai a chi cerca la cucina italiana all’estero – è molto saporita, il gelato di crema fatto con latte di capra) e i luoghi visitati.
 
 
 

 

Ma se ancora vi sembra poco…. L’unica cosa che di per sé potrebbe già giustificare un tour in Turchia è stato il volo in mongolfiera che mi sono regalata in Cappadocia!
Dopo lo spettacolo della sera prima con l’esibizione molto suggestiva dei dervisci rotanti, non è stato assolutamente impegnativo alzarsi alle 4 del mattino per spostarsi sul luogo del volo e ricevere le necessarie istruzioni dopo aver goduto di una colazione offerta.
Il panorama, i colori delle decine di mongolfiere che si sono levate in cielo contemporaneamente ma, soprattutto, la sensazione di pace e di assoluto silenzio che si godono da lassù sono indescrivibili e lo dice una persona che qualche sera prima ad Ankara ha leggermente patito il giro su una banalissima ruota panoramica di un luna park per l’altezza. Tanto è vero che la maggior parte delle foto sono state scattate dalla mongolfiera.
Un’esperienza meravigliosa, paragonabile forse al giro su un fuoristrada SUV 4×4 nel deserto dell’Oman … chissà che non possa essere il racconto di una futura “ospitata” nel blog.
Mi chiamo Isabella e sono nata e cresciuta ad Asti, dove tuttora risiedo. Cittadina che non offre molto, così un po’ per sfuggire alla monotonia della vita di provincia un po’ per sfuggire alle vacanze in montagna con i miei genitori ho iniziato a viaggiare per conto mio all’età di 16 anni, scoprendo che mi piacevano molto l’indipendenza, la scoperta, le diverse culture e tradizioni… Ma come convincere i genitori a pagare e soprattutto a lasciarti viaggiare da sola? La risposta è semplice ed è “vacanze studio”!
Le prime mete? Classiche: Londra (dal primo viaggio sono tornata e ritornata almeno 15 volte, adoro la città ed i londinesi!), Dublino (città universitaria estremamente vivace), e poi Colonia e Lipsia (completamente diverse per stili di vita e mentalità, in tempi ancora lontani dall’integrazione avendo vissuto a Lipsia poco dopo la caduta del muro di Berlino).
Ho festeggiato la fine del liceo andando in Germania  a fare la ragazza “alla pari” per un’estate e poi la fine dell’Università nuovamente a Londra.
Ma è da una decina d’anno che ho cominciato a “Viaggiare” con la V maiuscola: Marocco, Giordania, Mosca e San Pietroburgo, Turchia, Norvegia, Oman e Dubai intervallate dalle più belle città europee, tra le quali Barcellona, Madrid, Siviglia, Amsterdam, Parigi, Praga, Budapest e ultimamente sto scoprendo anche l’Italia. Dove vi porterò? Dalla mia foto potete trarre già un indizio…

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