Mangiare a

Mangiare a Catania e dintorni

Di ritorno da tre giorni a Catania e dintorni potrei parlarvi dell’accoglienza della gente di Sicilia, delle mille sfumature degli occhi degli uomini catanesi o del cibo buonissimo che si trova ovunque.
Ecco, quest’ultimo argomento mi sembra possa interessarvi particolarmente.
Partiamo dal presupposto che in Sicilia si frigge tutto, dolce e salato e confermo che è tutto buono. Nando, un caro amico di Ramacca, mi ha portata nei posti secondo lui più buoni di Catania e provincia.
Come prima cosa, considerando il periodo estivo e il conseguente caldo abbiamo optato per una granita di pistacchio e relativa brioche. Il posto scelto è stato proprio a Catania, in Piazza Europa al Caffè Epoca: granita ottima, personale gentilissimo e disponibile.

Altro posto consigliatomi è stato Prestipino, in pieno centro, dove ho optato per un aperitivo con vino rosato della zona. La seconda volta però non ho resistito e ho preso un cosa più tipica: granita di gelso e cassata siciliana, piccola per contenere le calorie.

Sempre rimanendo in tema dolci, non poteva mancare il cannolo siciliano e, sempre guidata da chi è del posto, siamo andati da C&G che si trova vicino al Tribunale del Lavoro, credo la mia espressione sulla bontà del cannolo sia più che esplicita.

Altro dolce che non conoscevo e che mi pare si mangi per colazione è l’Iris, provato per caso in un bar vicino al mio alloggio, ed anche qui fritto! Sono molto simili alle Bombe con la crema che abbiamo a Roma, ma fritte in modo diverso.

Per il salato invece non poteva mancare una visita da Savia; l’essere sola e donna ha fatto si che io potessi apprezzare maggiormente la galanteria del cameriere che è riuscito a trovarmi un tavolo nonostante ci fosse molta gente, mi ha consigliata quando ha scoperto che non ero del posto e mi ha anche offerto il caffè.
La gente di Sicilia ha il cuore grande, l’ho sempre pensato. Essendo la mia prima volta a Catania, ho seguito il consiglio e ho provato Arancino alla Catanese e la Cipollina. Mi è stato spiegato che nell’arancino ci vanno circa 200g di riso, i condimenti sono vari, ma a Catania il classico è al ragù. La cipollina invece, come dice anche il nome, è consigliata solo a chi non ha problemi con la cipolla in quanto è parta sfoglia riempita con cipolla e pomodoro.

Questo viaggio mi ha confermato una cosa che sospettavo guardando Montalbano e tutti i piatti tipici descritti da Camilleri: la cucina siciliana fa per me!
Non c’è, però, solo street food. Andando verso la Riviera dei Limoni, un posto dove i catanesi vanno a prendere il sole, ma soprattutto a mangiare pesce, a nord di Acireale, nello specifico a Santa Tecla, potete trovare il ristorante ‘’Dal Barone’’.
Davide, il titolare, vi potrà trasmettere la passione che ha per questo mestiere, spiegandovi e consigliandovi i piatti. Grazie a lui ho rivalutato l’accostamento tra pesce, cipolla e formaggio. Consiglio a tal proposito il tonno con cipolla e gli involtini di pesce spada; l’importante è sempre la provenienza delle materie prime.

Altro piatto consigliato, oltre alla classica frittura di calamari, sono gli spaghetti al nero di seppia, piatto forte del locale, nonchè piatto preferito dal mio amico Nando, come potete vedere dalla foto.

Il menu varia in base alla stagione e in base al pescato; degno di nota il fatto che nel periodo dei funghi il titolare provvede personalmente alla raccolta degli stessi.
I dolci secondo me dovrebbero essere provati tutti; prometto che tornerò in un periodo dell’anno diverso per assaggiarli e poi farvi sapere.

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