Post di Viaggio

Livigno: meta perfetta per shopping e natura in estate ed inverno

Da anni frequento Livigno, sin da piccola quando trascorrevo il mese di Agosto in Valmalenco con zii e nonni. La gita in giornata a Livigno era un classico per godere dei vantaggi della città extradoganale e per concederci un pranzo al ristorante a mangiare sciatt e pizzoccheri. 
Livigno infatti gode del privilegio di esenzione dell’IVA e di altre accise che la rendono conveniente per lo shopping ed in particolare per l’acquisto di tabacchi, alcolici, profumi, zucchero e carburanti (ricordatevi a tal proposito di cercare di arrivare col serbatoio dell’auto vuoto). Questo privilegio ha origine nell’isolamento del paese che fino al 1952-53, anno di costruzione del Passo del Foscagno che la collega a Bormio, rimaneva inaccessibile durante i mesi invernali a causa delle copiose nevicate che rendevano impossibile raggiungerla da Tirano. Talvolta l’isolamento durava fino a primavera inoltrata. Livigno è il secondo comune italiano più elevato d’Italia dopo Sestriere (che però non ha mai goduto di analoghi benefici daziali) posto 1816 mslm racchiuso nella Valle di Livigno ed attraversato dal fiume Spöl (Acqua Granda in italiano). In quelle giornate di shopping in piena estate la nonna aveva sempre con sé la tabella con le merci e quantità consentite ed io mi ritagliavo il mio spazio facendo incetta di Toblerone ed altri cioccolati svizzeri ricordandomi di portare sempre qualche dado al pollo alla mamma. Difficilmente riuscivamo a farci star dentro altro e solo da adulta ho scoperto Livigno d’inverno per lo sci. 
Abbiamo trascorso a Livigno qualche giorno a sciare qualche anno fa e provato con piacere le piste del Carosello 3000 e del Mottolino Fun Mountain, i due impianti sciistici posti sui due versanti opposti delle montagne che circondano la piccola città che al momento sono collegati solo da un bus navetta. 
Le temperature a Livigno sono particolarmente rigide e spesso capitano nevicate fuori stagione, quell’anno a fine gennaio trovavamo -13° alla prima seggiovia del Mottolino. Una temperatura del genere per me è scoraggiante ma il clima secco, le seggiovie coperte e con sedile riscaldato e le bellissime piste hanno fatto in modo che non si pensasse più di tanto alla temperatura ma ci si godesse il divertimento ed i panorami alpini innevati. 
Cime innevate e sotto la nuvole l’abitato di Livigno
Per gli amanti dello snow board Livigno ospita uno dei migliori snow park d’Europa all’interno del Mottolino dove si tengono ogni anno eventi e grandi competizioni.
Mentre di giorno riuscivo a combattere le temperature ampiamente sotto lo zero di sera fare due passi in paese era pressochè impossibile, il freddo pungente penetrava attraverso le giacche da sci ed il cappello e l’unica soluzione era rinchiuderci in un ristorante o addirittura rintanarci in Hotel. 
La scelta fatta all’epoca quasi casualmente di cercare un Hotel vicino al Mottolino cadde sull’Hotel Margherita, un piccolo hotel tre stelle nella frazione Teola con ottimo ristorante “La Stua“, piccola zona relax (sauna e frigidarium), deposito sci e parcheggio coperto e riscaldato. Una scelta che ripeterei perchè ho preferito gli impianti sciistici del Mottolino e provato il servizio bus navetta con fermata a pochi passi dall’Hotel che porta agli impianti di risalita del Carosello 3000 ed in centro al paese per un po’ di shopping.
Vista di Livigno by night dalla finestra della camera
La frazione Teola e più in lontananza il centro di Livigno visto dall’Hotel Margherita

Ma Livigno e in realtà tutta la Valtellina sono sempre nel mio cuore così negli scorsi anni ho approfittato di varie occasioni come il Trenino del Bernina, l’escursione alla scoperta del Bitto all’Alpe Piazza e la Serata sul Bitto all’agriturismo La Fiorida per fare un salto a Livigno a compare i soliti generi extradoganali. 
Questa estate poi, dopo aver scoperto che sia noi che mia sorella avevamo qualche giorno di ferie attorno a ferragosto, ho subito pensato a Livigno come meta di una piccola vacanza in montagna. Le vacanze in montagna non sono la mia specialità, non ci vado appunto da quando ero poco più che una bambinetta e spesso sogno di poter trascorrere una vera vacanza attiva in Trentino Alto Adige… ma poi altre mete balzano in cima alla mia wish list e la montagna rimane sempre solo un desiderio. Detto fatto ho cercato una sistemazione inizialmente pensando di tornare all’Hotel Margherita e poi virando verso un appartamento alla luce della presenza di polpettina che con i suoi 11 mesi avrebbe sicuramente tratto giovamento da orari più flessibili e di CAT che così non avrei dovuto abbandonare in stanza da solo ad ogni pranzo o cena. 

Abbiamo così scelto un appartamento del Residence Nevegall, una struttura in stile alpino a cinque minuti a piedi dal centro di Livigno con area relax in giardino, parcheggio, area bbq e deposito sci/bici. Il nostro appartamento, un bilocale da quattro posti, si è rivelato molto spazioso, con un bel balcone un divano letto in zona living ed una cameretta con due lettini soppalcata ma con una parete divisoria che garantisce un minimo di privacy. 

E dopo aver preso possesso dell’appartamento subito alla scoperta della “città” con visita alla Latteria di Livigno una realtà piuttosto recente, aperta nel 2006 in cui si è voluto coniugare la storia delle produzione casearia livignasca con la modernità, l’accoglienza turistica, le attività didattiche per bambini in un moderno edificio con caseificio a vista. 

La Latteria di Livigno
La Latteria di Livigno

Piatti della Latteria di Livigno
Piatti della Latteria di Livigno

Oltre ai modernissimi locali con spaccio e diverse sale ristorante, d’estate è attiva la gelateria, proprio sulla passeggiata ciclopedonale che porta al Lago di Livigno. Fermarsi qui dopo una camminata più o meno impegnativa è d’obbligo, magari seduti nel prato sulla riva del torrente che attraversa la città.  Noi l’abbiamo scoperta il primo giorno perché ne avevo sentito parlare parecchio e non l’abbiamo più abbandonata fermandoci diverse volte per pranzetti o merende tutti con prodotti freschissimi!

Pista ciclo pedonale per il Lago di Livigno
Pista ciclo pedonale per il Lago di Livigno
Lago di Livigno in una estate molto siccitosa
Lago di Livigno in una estate molto siccitosa

Abbiamo scoperto in questa breve vacanza che moltissima gente viene a Livigno alla ricerca del fresco e passa le sue giornate facendo brevi passeggiate o giretti in bicicletta senza mai lasciare l’abitato del paese. 
Io invece non sono in grado di limitarmi a questo ed amando molto il trekking ho cercato subito un’escursione da fare il giorno dopo. La mia scelta è caduta sul Passo dell’Alpisella perché di una durata media, adatta a noi, non molto allenati questo anno e alla presenza di Arianna nel marsupio. Il passo Alpisella si raggiunge seguendo le indicazioni dal Ristoro Alpisella, lo stesso sentiero conduce successivamente anche alle sorgenti del fiume Adda ma non crediamo di poterle raggiungere.  Dopo aver lasciato l’affollatissimo e chiassoso Ristoro e aver percorso un paio di ripidi tornanti guadagniamo subito una fantastica veduta sul lago e successivamente ci immergiamo in un bosco fittissimo e rinfrescante. Il sentiero è abbastanza ripido e segna il confine tra il bacino del Danubio (nel quale confluisce anche l’emissario del Lago di Livigno) ed il Bacino del Mediterraneo. Finalmente dopo tre ore di cammino raggiungiamo il Lago dell’Alpisella e poco dopo il Passo dove si trova anche la Malga Alpisella dove ci fermiamo ad acquistare i formaggi ed il burro.

Lago dell'Alpisella raggiunto dalla famiglia al completo!
Lago dell’Alpisella raggiunto dalla famiglia al completo!

Per il giorno successivo, tutti un po’ stanchi dalla camminata al Passo Alpisella decidiamo di fare una passeggiata più tranquilla e di dirigerci verso l’Agriturismo Federia, un percorso pianeggiante con barbecue in pietra ed aree pic-nic molto adatto alle famiglie e gettonatissimo dai bikers.  Da questa strada si dirama il sentiero per il Rifugio Cassana, rimandato alla prossima visita a Livigno così come una visita al Museo etnografico MUS! che racconta la vita dei livignaschi dalle origini contadine ad i giorni nostri ed un pomeriggio ad Aquagranda un centro benessere e divertimento con scivoli acquatici per grandi e piccini.

E anche con la piccola polpettina non ci siamo fatti mancare almeno una cena fuori, questa volta la scelta è ricaduta sul Ristorante “La Pòsa” una recente apertura dello chef Luca Galli già titolare del rinomatissimo Ristorante Hotel Il Camino. Il menù volutamente ristretto offre tutti i grandi classici della cucina Valtellinese, dagli Sciatt alla Polenta taragna con cervo, funghi, formaggi o uovo al tegamino in un ambiente molto elegante e curato. 

Piatti del ristorante “La Pòsa” dello chef Luca Galli

Generalmente al ristorante non scegliamo mai i pizzoccheri perché dopo anni che frequento la Valtellina ho imparato a farli e così quando siamo in zona mi basta comprare dei pizzoccheri da un buon pastaio, patate, coste (preferiamo la versione estiva rispetto a quella “invernale” con la verza), un po’ di formaggi locali e questa volta anche dell’ottimo burro di alpeggio per prepararne una porzione generosa per tutti, magari abbinandoli ad un vino locale come il Sassella.

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