Livigno infatti gode del privilegio di esenzione dell’IVA e di altre accise che la rendono conveniente per lo shopping ed in particolare per l’acquisto di tabacchi, alcolici, profumi, zucchero e carburanti (ricordatevi a tal proposito di cercare di arrivare col serbatoio dell’auto vuoto). Questo privilegio ha origine nell’isolamento del paese che fino al 1952-53, anno di costruzione del Passo del Foscagno che la collega a Bormio, rimaneva inaccessibile durante i mesi invernali a causa delle copiose nevicate che rendevano impossibile raggiungerla da Tirano. Talvolta l’isolamento durava fino a primavera inoltrata. Livigno è il secondo comune italiano più elevato d’Italia dopo Sestriere (che però non ha mai goduto di analoghi benefici daziali) posto 1816 mslm racchiuso nella Valle di Livigno ed attraversato dal fiume Spöl (Acqua Granda in italiano). In quelle giornate di shopping in piena estate la nonna aveva sempre con sé la tabella con le merci e quantità consentite ed io mi ritagliavo il mio spazio facendo incetta di Toblerone ed altri cioccolati svizzeri ricordandomi di portare sempre qualche dado al pollo alla mamma. Difficilmente riuscivamo a farci star dentro altro e solo da adulta ho scoperto Livigno d’inverno per lo sci.
Cime innevate e sotto la nuvole l’abitato di Livigno |
La frazione Teola e più in lontananza il centro di Livigno visto dall’Hotel Margherita |
Ma Livigno e in realtà tutta la Valtellina sono sempre nel mio cuore così negli scorsi anni ho approfittato di varie occasioni come il Trenino del Bernina, l’escursione alla scoperta del Bitto all’Alpe Piazza e la Serata sul Bitto all’agriturismo La Fiorida per fare un salto a Livigno a compare i soliti generi extradoganali.
Abbiamo così scelto un appartamento del Residence Nevegall, una struttura in stile alpino a cinque minuti a piedi dal centro di Livigno con area relax in giardino, parcheggio, area bbq e deposito sci/bici. Il nostro appartamento, un bilocale da quattro posti, si è rivelato molto spazioso, con un bel balcone un divano letto in zona living ed una cameretta con due lettini soppalcata ma con una parete divisoria che garantisce un minimo di privacy.
E dopo aver preso possesso dell’appartamento subito alla scoperta della “città” con visita alla Latteria di Livigno una realtà piuttosto recente, aperta nel 2006 in cui si è voluto coniugare la storia delle produzione casearia livignasca con la modernità, l’accoglienza turistica, le attività didattiche per bambini in un moderno edificio con caseificio a vista.
La Latteria di Livigno |
Piatti della Latteria di Livigno |
Oltre ai modernissimi locali con spaccio e diverse sale ristorante, d’estate è attiva la gelateria, proprio sulla passeggiata ciclopedonale che porta al Lago di Livigno. Fermarsi qui dopo una camminata più o meno impegnativa è d’obbligo, magari seduti nel prato sulla riva del torrente che attraversa la città. Noi l’abbiamo scoperta il primo giorno perché ne avevo sentito parlare parecchio e non l’abbiamo più abbandonata fermandoci diverse volte per pranzetti o merende tutti con prodotti freschissimi!
Pista ciclo pedonale per il Lago di Livigno |
Lago di Livigno in una estate molto siccitosa |
Abbiamo scoperto in questa breve vacanza che moltissima gente viene a Livigno alla ricerca del fresco e passa le sue giornate facendo brevi passeggiate o giretti in bicicletta senza mai lasciare l’abitato del paese.
Io invece non sono in grado di limitarmi a questo ed amando molto il trekking ho cercato subito un’escursione da fare il giorno dopo. La mia scelta è caduta sul Passo dell’Alpisella perché di una durata media, adatta a noi, non molto allenati questo anno e alla presenza di Arianna nel marsupio. Il passo Alpisella si raggiunge seguendo le indicazioni dal Ristoro Alpisella, lo stesso sentiero conduce successivamente anche alle sorgenti del fiume Adda ma non crediamo di poterle raggiungere. Dopo aver lasciato l’affollatissimo e chiassoso Ristoro e aver percorso un paio di ripidi tornanti guadagniamo subito una fantastica veduta sul lago e successivamente ci immergiamo in un bosco fittissimo e rinfrescante. Il sentiero è abbastanza ripido e segna il confine tra il bacino del Danubio (nel quale confluisce anche l’emissario del Lago di Livigno) ed il Bacino del Mediterraneo. Finalmente dopo tre ore di cammino raggiungiamo il Lago dell’Alpisella e poco dopo il Passo dove si trova anche la Malga Alpisella dove ci fermiamo ad acquistare i formaggi ed il burro.
Lago dell’Alpisella raggiunto dalla famiglia al completo! |
E anche con la piccola polpettina non ci siamo fatti mancare almeno una cena fuori, questa volta la scelta è ricaduta sul Ristorante “La Pòsa” una recente apertura dello chef Luca Galli già titolare del rinomatissimo Ristorante Hotel Il Camino. Il menù volutamente ristretto offre tutti i grandi classici della cucina Valtellinese, dagli Sciatt alla Polenta taragna con cervo, funghi, formaggi o uovo al tegamino in un ambiente molto elegante e curato.
Piatti del ristorante “La Pòsa” dello chef Luca Galli |
Generalmente al ristorante non scegliamo mai i pizzoccheri perché dopo anni che frequento la Valtellina ho imparato a farli e così quando siamo in zona mi basta comprare dei pizzoccheri da un buon pastaio, patate, coste (preferiamo la versione estiva rispetto a quella “invernale” con la verza), un po’ di formaggi locali e questa volta anche dell’ottimo burro di alpeggio per prepararne una porzione generosa per tutti, magari abbinandoli ad un vino locale come il Sassella.