Per tanti anni ho considerato Verona la stabile ed inimitabile sede di grandiose rappresentazioni di opera lirica e concerti di musica leggera, che si svolgono di fronte a pubblici imponentissimi e sul più grande palcoscenico del mondo.
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Interno dell’arena di Verona prima di un concerto |
Solo recentemente ho avuto la possibilità di trascorrervi un fine settimana e scoprire così che Verona non è solo l’Arena, il più importante dei monumenti che la rendono famosa e di cui la città va giustamente fiera, ma una perla di luminosa ed inenarrabile bellezza.
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Casa Mazzanti – Piazza delle Erbe |
A farla da padrone è qui però soprattutto la Torre dei Lamberti che, dall’alto dei suoi 83 metri, offre un ineguagliabile panorama di Verona e del suo territorio. È possibile raggiungerne la cima
salendo i 368 gradini, ma per i più pigri, come me, vi è un comodo ascensore che porta fin quasi alla sommità.
Per chi ha la fortuna di trovare il cielo sereno lo spettacolo è assicurato, ma attenzione a non farvi cogliere impreparati dal rintocco della grande campana!
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Torre dei Lamberti |
Nelle immediate vicinanze, s’innalzano le celebri Arche Scaligere, su tutte mi colpisce quella di Cangrande I della Scala, il più importante monumento della scultura veronese del Trecento.
Tutti sembrano essersi dati appuntamento qui, c’è davvero una folla esagerata che si accalca nel grazioso cortile su cui si affaccia il celebre balcone di Shakespeariana memoria.
La missione più difficile è riuscire a fotografarlo senza immortalare uno dei tanti turisti che aspettano di immedesimarsi per un attimo nell’amata di Romeo!
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Casa di Giulietta |
Mi avvio quindi verso il Ponte di Pietra, l’unico superstite dei due ponti veronesi di epoca pre-augustea, facendo però prima visita alla chiesa di Sant’Anastasia, che deve la sua fama soprattutto all’affresco di Pisanello raffigurante S. Giorgio e la Principessa e alle acquasantiere sostenute da gobbi.
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Ponte di pietra |
Attraversato l’antico ponte, mi si stagliadavanti la ripida scalinata che conduce a Castel San Pietro, uno dei punti panoramici più belli della città, dal quale è possibile ammirare anche il sottostante Teatro Romano, riportato alla luce solo a metà Ottocento.
visita, primo fra tutti il Duomo, che mi appare come lo scrigno più adatto ad ospitare la pala dell’Assunta di Tiziano che, come tutte le opere del maestro cadorino, mi lascia davvero senza parole.
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Pala dell’Assunta di Tiziano – Credits www.cattedralediverona.it |
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Ponte scaligero |
Ultima tappa del mio itinerario è la romanica basilica di San Zeno che, a mio parere, insieme all’Arena è il monumento più significativo della città.
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Basilica di San Zeno |
Prima di entrare, si passa attraverso un grande chiostro quadrangolare con al centro un curatissimo giardino fiorito. Una volta all’interno, lo sguardo corre subito all’altissimo soffitto ligneo a triplice carena e da qui all’altare maggiore, su cui si staglia il grande trittico con Madonna e Santi di Andrea Mantegna, capolavoro del rinascimento veneto, divenuto famoso, proprio in memoria della sua collocazione, col nome di pala di San Zeno.
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Bigoli al ragù di asino |
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Max Pezzali ne “l’universo tranne noi” |
Impossibile per me non ripensare ai giorni trascorsi nella cosiddetta città dell’amore e non invidiarlo per la vista privilegiata, negata a noi comuni visitatori. Devo però ammettere che la scelta è stata davvero azzeccata: non poteva esserci scenografia migliore per una canzone romantica come quella.
A Verona non c’è solo il famoso anfiteatro, è vero e ho avuta la fortuna di rendermene conto, ma l’Arena è pur sempre uno spettacolo imperdibile!
Sempre romantica questa bella città………..ho voglia di rivederla
Città fantastica piena di storia e non solo. Almeno una volta nella vita è d'obbligo visitarla! E' per questo che il nostro agriturismo propone degli itinerari per scoprire tutte le bellezze di questa città! Per chi fosse interessato basta dare un occhiata al sito web http://www.cadelferro.it nella sezione "cosa fare". Tanti saluti! 🙂