Usa on the road

“Back to the future” solo a Alliance, NE

Arriviamo ad Alliance rincorrendo i chilometrici treni merci che solcano le sterminate praterie del Nebraska.
Vagoni e vagoni di carbone che corrono accanto a noi, in parallelo la strada e la ferrovia.

Le strade sono pressoché deserte, è una tarda mattina di fine agosto e il caldo si fa già sentire.
Stiamo rientrando verso Chicago dopo aver raggiunto la meta della vacanza : il Mount Rushmore.

Mi sono documentata anzitempo e ho scoperto che ad Alliance c’è un caratteristico villaggio, o meglio la ricostruzione di un villaggio di frontiera degli inizi dello scorso secolo: Dobby’s Frontier Town .

Impostiamo l’indirizzo sul navigatore e giungiamo in una zona residenziale. Non pare subito di essere arrivati nel posto giusto; tutto intorno ci sono case ad uno o due piani con il giardino. Ci interroghiamo sul fatto che il navigatore possa essersi sbagliato…e poi vediamo la piccola diligenza.
Ci siamo, non può che essere qui! Riconosco la diligenza che avevo visto sul sito internet, parcheggiamo e ci avviciniamo.

Ci sono alcune persone che lavorano ad un edificio e subito uno di loro ci viene incontro. E’ Craig che ci saluta, ci dà il benvenuto in questa cittadina di frontiera e ci invita a visitarla insieme a lui: decisamente un’ottima guida che ci spiega per filo e per segno il come e il perché di questo villaggio.

Dobby, ci spiega Craig, ha da sempre desiderato costruire un villaggio di frontiera ed ha iniziato a raccogliere e collezionare vecchi pezzi di case e negozi che venivano smantellati.

La visita è impressionante. Passiamo dalla bottega del calzolaio alla prigione dello sceriffo, dal Saloon (con annesso bordello soprastante) all’emporio di paese che mi ricorda tanto Nancy de “La casa nella prateria”.
Si può entrare in ogni edificio, si possono vedere e toccare tutti i cimeli ed i reperti storici raccolti negli anni.

 In uno dei cortili rimaniamo impressionati dal numero di attrezzi agricoli esposti in bella mostra…e c’è persino una pompa di benzina!!

Quello che più mi cattura è la fedeltà delle ricostruzioni. Un esempio tra tutti è quello del Saloon: il pavimento è ricoperto di segatura  proprio come allora, quando gli avventori sputavano in terra il tabacco oppure entravano con gli stivali sporchi di fango e quindi era necessario avere qualcosa che potesse essere rimosso e rimpiazzato per far sì che il locale rimanesse (quasi) sempre pulito.

Craig è un ottimo cicerone, ci spiega che il negozio del barbiere serviva anche come studio dentistico [utilizzo multiplo della poltrona] ed il negozio di pompe funebri fungeva anche da gabinetto medico.

Dobby’s Frontier Town è in continua espansione. I volontari che gestiscono questo villaggio dopo che Dobby, il fondatore, è morto, si prodigano a contruire sempre nuovi edifici e ad attrezzarli con quanto ancora oggi numerose persone dei dintorni donano all’organizzazione.

Ogni anno a fine settembre il villaggio rivive con i personaggi “reali” che lavorano e trascorrono le loro giornate come ai tempi della Frontier Town.
Se passate in Nebraska vi consiglio di fermarvi ad Alliance: è una cittadina piena di sorprese!

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