Il paesaggio ligure è molto particolare, e questo è uno dei motivi per cui questa regione mi ha da sempre affascinata.
A ponente, a pochi chilometri dalla costa andando verso l’entroterra, il paesaggio cambia, diventa selvaggio e il clima mediterraneo si mescola incredibilmente a quello delle Alpi Marittime.
Risalendo le valli si incontrano molti paesini arroccati sui versanti scoscesi, ricchi di memorie del Medioevo ligure.
Seppure non molto lontano dal mare, in Val Nervia a circa 8 chilometri dalla costa, c’è un paese che amo particolarmente: Dolceacqua.
Lo amo perchè mi ricorda la mia fanciullezza, quando in estate le prime ore del pomeriggio non si poteva andare in spiaggia perchè il sole scottava e quindi si facevano delle piccole escursioni nell’entroterra.
A Dolceacqua il castello dei Doria [feudatari in questa zona] che risale al XII secolo si erge sul paese e contribuisce a creare ancora un’atmosfera medievale legata al suo passato.
Attraverso un rete di ripidi carrugi [le classiche strade strette percorribili a piedi dei paesi liguri] si dipana il nucleo più antico, chiamato Terra. Questo centro antico è collegato, tramite il Ponte Vecchio che attraversa il Nervia, al Borgo, la parte più recente di Dolceacqua.
Il Ponte Vecchio è maestoso e imponente, ed è a mio parere il simbolo di Dolceacqua; è una struttura ad una sola arcata di 33 metri.
La passeggiata attraverso i carrugi del borgo antico permette di godere di ombra e fresco durante le giornate più calde e di scoprire negozi di artigiani, ristoranti e locali dove fermarsi per bere qualcosa in un’atmosfera rilassata, quasi pigra. E questo è, secondo me, il modo migliore per trascorrere le giornate di vacanza.
In questo modo si possono incontrare le persone del luogo che spesso hanno piacere di chiacchierare con i “forestieri” e raccontare aneddoti buffi ed interessanti.
Dolceacqua non è solo famosa per il ponte o per il castello, ma anche per un vino Doc: il Rossese di Dolceacqua, appunto. Un vino rosso rubino, con un sapore morbido e corposo che ottimamente si accompagna con i piatti di carne.
Vi svelo un segreto…questo è solitamente il vino che bevo al mare quando mi diletto con le grigliate di carne sul BBQ 🙂
Un paese il cui nome ha un suono così piacevole come Dolceacqua deve essere per forza associato a bellissimi ricordi d'infanzia… 🙂
Non sono mai stata in riviera Ligure, quelle strette vie e le case che sembrano sormontarsi mi attraggono molto!
Valentina, ti assicuro che la Liguria e i suoi borghi arroccati meritano davvero di essere esplorati. 🙂