Il nostro viaggio in Portogallo on the road, come molti nell’anno del Covid, è stato un po’ travagliato. Programmato per aprile è stato poi rimandato ad agosto 2020 e modificato un po’ nella sostanza per meglio adattarsi alla stagione estiva.
Già dalla prima versione, primaverile, il programma prevedeva Lisbona e l’Algarve on the road in auto, ma grazie alle ferie di agosto abbiamo dedicato qualche giorno in più sia alla capitale che alla zona costiera con l’idea di inframezzare visite ad un po’ di vita da spiaggia. I nostri viaggi on the road, da quando con noi viaggia Arianna aka polpettina, sono sempre un po’ slow, con grande gioia anche del congiunto. Sulle capitali ho avuto finora un grande tabù, dovuto al fatto che Arianna ha abbandonato presto il passeggino ma non si è trasformata istantaneamente in una grande camminatrice; l’ultima città visitata, Vienna, risale infatti all’epoca in cui Arianna si faceva grandi dormite nel passeggino.
Lisbona
Ho dedicato alla Capitale del Portogallo ben sei giorni con il proposito di vedere quanto più possibile senza attriti in famiglia. Per questa ragione ho scelto di alloggiare in uno spazioso appartamento con piscina dove abbiamo anche consumato la maggior parte dei pasti. Le stesse cose che noi abbiamo visitato durante il soggiorno possono essere viste in 3-4 giorni dai viaggiatori senza bimbi perché come negli scorsi e recenti viaggi abbiamo dedicato molto tempo al relax, questa volta a casa (ed in piscina) visto che tutti i parchi gioco del Portogallo erano ancora chiusi causa covid.
Ecco quanto siamo riusciti a vedere e come abbiamo raggruppato le visite:
Giorno 1
Salita al Miradouro de Graça attraverso l’omonimo parco con visita alla Igreja de Graça ed al suo piccolo chiostro con la bellissima Sala del Capitolio. Visita al Castelo de São Jorge con passeggiata lungo le mura dalle quali si può vedere il mare e nei bellissimi giardini frequentati anche da stupendi pavoni. Dopo una lunga pausa in casa con pranzo e piscina siamo usciti verso il tramonto ed abbiamo preso il tram storico nr 28 che dal capolinea Martim Moniz attraverso caratteristiche strade con ripide salite e strette curve ci ha portati fino alla fermata Miradouro de Santa Luzia, porta di ingresso del quartiere arabeggiante dell’Alfama da percorrere assolutamente a piedi e dove provare una cena in un tipico locale di Fado.

I miradouro di Lisbona sono una delle sue principali attrazioni: si tratta di spiazzi posti sulle sommità delle numerose colline della città spesso dotati di giardini e chioschi dove rilassarsi sorseggiando un drink ammirando bellissimi scorci della città e dell’Oceano.
Il Fado è una musica popolare portoghese che si canta e suona (con viola e guitara portuguesa) nelle case do Fado, appositi locali o ristoranti frequentati da intenditori e turisti. Il fado ha come temi l’amore e la malinconia tipici delle classi popolari della capitale portoghese, è una musica molto travolgente che personalmente non ho molto apprezzato…
Giorno 2
Tram nr 15 da Praça da Figueira per raggiungere il quartiere di Belèm dove sorge il Mosteiro dos Jeronimos, capolavoro di arte manuelina costruito per celebrare il ritorno dell’esploratore Vasco de Gama dalle Indie. Dopo la lunga visita al chiostro e alla chiesa ci siamo concessi una dolcissima pausa con un pastel appena sfornato dall’Antica Pasteleria de Belém, gustato nel bellissimo giardino proprio di fronte l’affollata e storica pasticceria famosa per i Pasteis de Nata. Subito dopo ci siamo messi in coda per visitare la Torre de Belèm, una torre di controllo del traffico sulla foce del fiume Tago, anch’essa come il monastero patrimonio UNESCO. Dopo un altro pomeriggio di relax tra nanna piscina siamo usciti per una passeggiata con scalinata ripidissima al Miradouro de Nossa Senhora do Monte e altra bellissima vista sul Castello e sulla città, stavolta avvolta dalle tenebre e davvero suggestiva.


Giorno 3
Oggi tempo un po’ incerto e salta la gita prevista a Sintra. Ripieghiamo così sull’Oceanário de Lisboa un acquario situato nel Parque das Nações, sede di expo 1998, dedicato proprio agli oceani, il secondo più grande acquario d’Europa dopo quello di Valencia. Al pomeriggio bellissima passeggiata attraverso il quartiere di Baixa e fino al Chiado dove, con l’Elevador de Santa Justa, interamente costruito in ferro battuto, raggiungiamo il Convento do Carmo, la famosa chiesa senza tetto (caduto in seguito al terremoto del 1755), ora sede del museo archeologico do Carmo.
Giorno 4
Tempo sempre grigetto ma dopo tanti giorni a camminare per la Capitale portoghese abbiamo voglia di un po’ di relax, decido così per una gita a Cascais, paesino distante circa 40′ di treno da Lisbona e già da fine ‘800 località balneare della borghesia portoghese. Fu frequentata tra l’altro da Umberto II ultimo Re d’Italia dopo la caduta della monarchia nel 1946, lo scopriamo visitando le stanze del piccolo ma benfatto Museu de Vila che ripercorre la storia di Cascais. Trascorriamo poi la giornata a Praia de Ribeira e visitiamo più tardi la Casa ed il Farol de Santa Marta.

Giorno 5
Raggiungiamo il Miradouro de São Pedro de Alcantara salendo la ripidissima ma deliziosa Calcada do Dunque (si può usare anche il caratteristico Ascensor da Glória da Praca dos Restauradores) poi proseguiamo per il Barrio Alto e attraverso la Funicolare de Bica raggiungiamo il Miradouro de Santa Caterina. Facciamo poi un giro con spesa al Mercado da Ribeira dove è possibile anche pranzare presso i numerosi stand degli chef più rinomati della città.

Giorno 6
Salutiamo la città con una passeggiata a zonzo per le vie del centro fino a raggiungere, attraverso l’Arco da rua Augusta, la bellissima Praça Do Comércio che termina nel fiume Tago.

Avendo visitato Lisbona nell’anno del Covid non abbiamo prenotato alcuna delle più gettonate attrazioni; ovviamente l’acquisto di biglietti on line è assolutamente da tenere in considerazioni in tempi normali.
Per muoverci in città abbiamo acquistato la Carta Viva Viagem (0,5€) che si può ricaricare con bancomat ed utilizzare con corse singole a scalare. Non abbiamo trovato offerte convenienti di pacchetti da più giorni, l’unico forse da considerare è il biglietto giornaliero (6,4€) valido 24h su tutti i mezzi urbani che però noi non abbiamo comprato non facendo abbastanza corse al giorno.
L’ultimo giorno a Lisbona siamo tornati in Aeroporto con la metropolitana (biglietto urbano che porta proprio al terminal) per prendere l’auto a noleggio anziché pagare il drop off in un punto Herz differente da quello dove l’avremmo riconsegnata, l’aeroporto appunto.
Algarve e Costa Vicentina
Il vero Portogallo on the road inizia da Lisbona in direzione Algarve e prevede tre sostanziali tappe pernotto che ci consentono di visitare gran parte della Costa Portoghese da Lisbona a Faro.
Costa Vicentina
Facciamo base a Monte do Parvos un “turismo rural” cioè una sorta di agriturismo nell’entroterra vicino alla carinissima cittadina di Vila Nova de Milfontes sulla Costa Alentejana. Posto delizioso immerso nella vegetazione mediterranea, circondato da piantagioni di sugheri e di agrumi con una bellissima piscina, casine molto carine dotate di porticato esterno, BBQ e una colazione da urlo!
Visitiamo qualche spiaggia, ci innamoriamo di Praia de Almograve caratterizzata dalle ripide scogliere e grandi onde oceaniche che si infrangono su di esse, proviamo a fare un bagnetto nella spiaggia cittadina sulla foce del fiume Mira, ammiriamo un bellissimo tramonto a Praia do Farol e immense stellate dal cortile della nostra casina.

Riprendiamo la strada costiera verso sud e trascorriamo l’indomani alla scoperta delle spiagge di Zambujera do Mar per poi avviarci verso Sagres lungo la strada che dall’alto delle scogliere ci regala panorami veramente stupendi e selvaggi.

Sagres
Benchè la guida Routard fosse stata ben chiara circa questa cittadina abbastanza insulsa ho pensato valesse la pena di fare tappa qui invece che nella più blasonata Lagos. Ovviamente la scelta ha pro e contro.
La Fortaleza de Sagres, il tramonto a Cabo se São Vicente (uno dei più scenografici della mia vita) ma anche la vivibilità e la possibilità di rilassarsi nelle spiagge della città come la bellissima Praia do Beliche giocano sicuramente a favore nella scelta di Sagres. Quello che mi è mancato invece è stata l’assenza di un piccolo centro urbano dove passeggiare e fare una cena o anche solo un aperitivo o un gelato.
Le spiagge più famose da visitare sono sicuramente più ad est per cui può valere la pena scegliere Lagos come base per visitare il tratto di costa dell’Algarve più occidentale. Il caos però non è paragonabile a quello di Sagres e visitare le bellissime spiagge da cartolina o da instagram si rivela alquanto insoddisfacente ad agosto. L’unica opzione rimane la sveglia all’alba per ammirare Ponta de Piedade, Praia do Camilo, Praia dona Ana e Praia da Marinha. Se ve la sentite invece per ammirare le grotte di Benagil senza bimbi o con bimbi più grandi della mia credo che l’opzione kayak sia la più “libera” e con la possibilità di scendere sulla spiaggia e scattare qualche foto, noi ci siamo dovuti accontentare della barca, senza però possibilità di scendere sulla spiaggia all’interno della grotta.


Non perdete una sosta o una passeggiata serale al grazioso borgo di Ferragudo (abbiamo mangiato benissimo al ristorante Ferragood) e una visita a Sand City di Lagoa, il parco con sculture di sabbia con temi sempre diversi più grande del mondo.
Quarteira – Vilamoura – Faro
Ultima tappa per dedicarci alla parte più orientale dell’Algarve. Qui le spiagge si fanno più ampie, meno caratteristiche e scenografiche, ad eccezione forse di Praia da Falesia, ma più vivibili. Abbiamo riservato molte speranze nell’ultima tappa ma purtroppo per noi il mare è stato ancora inavvicinabile a causa della temperatura. Rilassiamo un attimo il ritmo del viaggio e intervalliamo un po’ di vita da spiaggia ai bagni in piscina.

Visitiamo la cittadina di Loulè, la Cidade Velha di Faro e l’Ilha do Farol (avvolti da una strana nebbia) e siamo già pronti al rientro in Italia. La pista dell’aeroporto di Faro è li a pochi chilometri dalla lunga spiaggia di Farol.
Se invece voi avete qualche giorno in più potete aggiungere in itinerario anche Porto e/o la Valle del Douro visitate da Paola in un altro viaggetto!