Girando sul Web si trovano già tantissimi articoli che parlano di Expo e danno consigli utili per visitarla al meglio quindi, per non essere ripetitivi, il nostro sarà “solo” un post in cui attraverso immagini vi racconteremo il nostro percorso tra i padiglioni cercando di impreziosirlo con curiosità e qualche piccolo suggerimento.
La giornata è iniziata presto, già di prima mattina siamo arrivati in auto ad uno dei parcheggi (
prenotato preventivamente on-line) e abbiamo preso la navetta per raggiungere il sito espositivo. Abbiamo trovato il servizio veloce ed efficiente e in pochi minuti eravamo già in fila davanti ai metal detector che precedono l’accesso ad Expo.
Nell’attesa di entrare abbiamo preso una delle cartine messe a disposizione dal punto informativo e abbiamo controllato dove fossero di preciso tutti i padiglioni che più ci interessavano. E’ infatti assolutamente consigliato partire da casa e avere già un’idea di cosa si voglia visitare perché è matematicamente impossibile vedere tutto in un solo giorno e quindi meglio concentrarsi su ciò che piace o ispira di più.
Pochi minuti prima delle 10 si sono aperti i “cancelli” e in men che non si dica eravamo dentro ad Expo!
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Decumano, viale principale di Expo dove si affacciano i padiglioni dei vari Paesi |
Come primo padiglione abbiamo scelto di visitare quello degli Stati Uniti e siamo arrivati proprio mentre lo stavano aprendo.
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Apertura del padiglione degli Stati Uniti |
Interessanti e divertenti i video che raccontano alcune tradizioni culinarie del Paese, merita inoltre la vista dalla terrazza all’ultimo piano; per assaggiare il vero cibo americano è però necessario uscire e seguire i grandi disegni che conducono al Food Truck Nation (proprio dietro al padiglione USA).
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USA |
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Verso il cibo made in USA |
Accanto al Food Truck Nation potete trovare lo stand della Canon che non è inerente al cibo ma offre un interessante servizio, particolarmente apprezzato da tutti gli appassionati di fotografia come me: è infatti possibile noleggiare gratuitamente macchine fotografie e obiettivi di varie tipologie.
Sempre nelle vicinanze del padiglione USA abbiamo visitato lo stand della
Coca Cola (con degustazione) e quello di
Alitalia-Ethiad dove offrono il caffè a tutti i visitatori e dove è presente un simulatore di volo (
da prenotare in anticipo).
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Coca Cola |
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Alitalia-Ethiad |
Siamo poi passati attraverso le Maldive e il Principato di Monaco per giungere fino al padiglione a forma di cesto del Qatar dove è possibile assistere ad un suggestivo filmato proiettato su uno schermo in 3D.
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Principato di Monaca |
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Qatar |
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Qatar |
Proseguendo il nostro cammino lungo il Decumano, siamo passati davanti a diversi padiglioni (purtroppo senza entrare perché, come dicevamo prima, è impossibile visitare tutto in un solo giorno) e siamo incappati in una piacevolissima sorpresa: lo stand della Magnum dove è possibile realizzare e mangiare il gelato dei propri sogni.
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Magnum |
Abbiamo poi visitato Israele, Regno Unito e Francia e in quest’ultimo padiglione ci siamo lasciati tentare da una croque baguette davvero deliziosa.
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Israele |
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Regno Unito |
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Francia |
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Croque baguette con formaggio e pancetta croccante |
Camminando un altro po’ siamo arrivati fino al padiglione dedicato alle spezie dove abbiamo assaggiato un piatto di carne dell’Afghanistan e abbiamo poi proseguito visitando gli Emirati Arabi Uniti.
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Carne dell’Afghanistan |
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Emirati Arabi Uniti |
Per arrivare al padiglione del Belgio, non poteva poi mancare un passaggio dal Nutella Concept Bar, dallo stand della Lindt e dal negozio della Perugina.
Il Belgio, famoso per cioccolato, patatine fritte e waffel, non ha deluso le nostre aspettative.
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Belgio |
Siamo poi stati in Irlanda e ci siamo rilassati nel padiglione del Nepal (al piano terra del padiglione, intorno alla fontana principale, ci sono delle comodissime sedie-sdraio dove è possibile sedersi e rilassarsi ascoltando la musica nepalese).
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Irlanda |
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Nepal |
Dopo la pausa nepalese, siamo tornati “a casa” andando al padiglione dell’Italia, uno dei più visitati dell’intera esposizione. Una volta entrati si viene accolti da alcune figure che si animano e raccontano la loro storia di eccellenza come ad esempio Giuseppe Pedroni e il suo racconto sull’aceto balsamico di Modena. Si viene poi condotti attraverso un tour virtuale delle bellezze artistiche del nostro Paese e si può godere di una bellissima vista dell’Albero della Vita, simbolo del padiglione Italia e forse più in generale di tutta Expo.
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Italia |
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L’Albero della Vita visto dal padiglione dell’Italia |
Usciti dal padiglione Italia siamo rimasti in zona visitando alcuni degli stand italiani che si affacciano sul cardo e uno di quelli che più ci ha colpito e divertito è stato il “Fab Food” di Confindustria dove è tutto molto tecnologico e ci sono diversi giochi che portano i visitatori alla scoperta dei cibi italiani più famosi.
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Fab Food – How to make pizza, ravioli and caprese |
Allontanandoci dall’Italia abbiamo proseguito visitando Messico, Romania e Spagna.
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Messico |
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Romania |
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Spagna |
Siamo poi entrati nel supermercato del futuro realizzato da Coop. Davvero interessante vedere come le moderne tecnologie possano essere applicate in questo contesto e molto buone le degustazioni di salumi e Parmigiano Reggiano.
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Coop |
Ci siamo poi spostati tra vari continenti passando in Ungheria, Kazakistan (a nostro avviso, uno dei padiglioni più belli e interessanti dell’intera Expo), Slovenia, Austria, Turkmenistan, Oman e Marocco prima di arrivare ad una cena “made in USA”: hamburger e patatine!
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Ungheria |
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Kazakistan |
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Kazakistan |
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Slovenia |
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Austria |
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Turkmenistan |
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Turkmenistan |
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Oman |
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Marocco |
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Cena USA: hamburger e patatine fritte |
Con la pancia bella piena abbiamo poi fatto un veloce giro in Turchia ed Estonia.
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Turchia |
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Estonia |
E per concludere la giornata al meglio, abbiamo infine assistito allo spettacolo serale dell’Albero della Vita, avvenimento davvero suggestivo e imperdibile.
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Albero della Vita |
E’ stata una giornata molto intesa ma è stato stupendo vedere in un unico luogo tante culture diverse e avere la possibilità di scoprire qualcosa in più di così tanti Paesi del mondo, è un’esperienza che consigliamo a tutti.