Terza città più grande di Spagna, icona dell’architettura moderna grazie agli edifici avveniristici di Calatrava, Valencia è un posto perfetto per trascorrere un long weekend. Innanzitutto perché ti accoglie con un’atmosfera vivace ed eclettica, e poi perché unisce, come poche altre città, il passato e il futuro insieme. Cosa vedere in 3 giorni, secondo noi il tempo ideale per visitare le principali attrazioni e concedersi anche qualche momento di relax ?
Il centro storico di Valencia si può visitare tranquillamente a piedi, mentre per attrazioni più “periferiche” (Bioparco, Città della Scienza) meglio affittare una bicicletta oppure utilizzare bus o metro. Consigliamo di acquistare la Valencia Tourist Card che, oltre a coprire i costi dei mezzi di trasporto, offre anche buone opportunità di risparmio per ingressi ai musei, ristoranti e locali.
Ciudad de las Artes y las Ciencias
E’ il simbolo della città spagnola e la must see attraction della città. Costruita dal geniale architetto Santiago Calatrava, è un complesso di edifici spettacolari che occupa un’area totale molto vasta (circa 350.000 km2). Lo stile di Calatrava è subito riconoscibile nelle linee architettoniche essenziali e dinamiche che traggono ispirazione dal mondo naturale. Il risultato è un susseguirsi di edifici ed ambienti particolarissimi, per costruire i quali l’architetto è stato spesso fonte di critiche per i costi eccessivi delle opere e per qualche problema strutturale riscontrato negli edifici.
Visitare la Città della Scienza richiede un giorno intero, se non volete limitarvi alla parte esterna del complesso (comunque molto interessante). Ogni edificio ha un prezzo a sé, quindi potete scegliere la combinazione che più vi soddisfa.
Gli edifici del complesso
- Palau de les Arts Reina Sofia. Quale forma ricorda il primo edificio che si incontra arrivando da nord? E’ il guscio di uno scarafaggio, al cui interno si trovano 4 teatri.
- Hemisferic. Circondato da una piscina di acqua azzurra, è un occhio socchiuso che vigila sulla città. Essenzialmente una sala di proiezioni caratterizzata da un enorme schermo curvo.
- Museo de las Ciencias Principe Felipe. Vale la pena entrare all’interno dell’edificio anche solo per ammirare l’ampiezza e la bellezza della struttura, che ricorda lo scheletro di un dinosauro. Se poi intendete imparare divertendovi, allora potete visitare il Museo della Scienza, interattivo e ricco di esperimenti da provare.
- Umbracle. Un giardino molto particolare, una scenografica passerella lunga 320 metri contornata da piante e sormontata da una struttura con archi bianchi. Piacevole per una passeggiata rilassante, nelle sere estive si anima invece grazie ai molti bar e locali.
- Agorà. Spazio polifunzionale coperto, è un edificio in metallo rivestito da trencadis azzurre e cristallo che le donano un caratteristico colore blu/viola. La costruzione intende rappresentare due mani intrecciate.
- Oceanogràfic. Aperto nel 2003, è il più grande acquario d’Europa. E’ un complesso molto esteso suddiviso in strutture diverse (interne e all’aperto) che riproducono diverse zone climatiche e ambienti marini. Molto scenografico il tunnel sottomarino lungo 70 metri, dove si cammina circondati da squali. Due volte al giorno si svolge anche un simpatico spettacolo nel delfinario.
La Ciutat Vella
Altro luogo da non perdere se si trascorre un weekend a Valencia è la Ciutat Vella, i cui edifici raccontano 2000 anni storia. Tra le sue chiese, sicuramente da visitare la Cattedrale, i cui tre portali di accesso testimoniamo il mix di stili architettonici della città. E’ sovrastata dalla torre campanaria del Miguelete e collega due delle piazze più iconiche della città: Plaza de la Reina e Plaza de Virgen. Per gli appassionati dei misteri del Santo Gral, l’unico esemplare riconosciuto dal Vaticano si trova proprio all’interno dell’edificio. Spettacolare per il suo interno barocco, è invece la Chiesa di San Nicolas, la cui costruzione risale al 1242.
Testimonianza del passato commerciale di Valencia è la Lonja de la Seda, edificio che in epoca medievale era destinato agli scambi commerciali tra i mercanti della seta e quelli di altre merci. Nel 1996 è stata dichiarata Patrimonio dell’umanità Unesco. Oggi è sede dell‘Accademia Culturale di Valencia. Molto bella la Sala della Contratacion, ornata da 24 colonne alte 17 metri.
Cuore della Ciutat Vella, il Barrio del Carmen è il quartiere preferito dai giovani di Valencia per la sua intensa vita notturna. Ricco di locali e ristoranti, è anche il luogo per lo shopping alternativo. I simboli del quartiere sono le Torres de Quart e le Torres de Serranos, antiche porte da cui era possibile accedere alla città. Le Torres de Serranos, in particolare, simboleggiavano il potere commerciale della città perché attraverso di esse si riscuotevano le tasse sulle merci. Nel 1500 furono utilizzate come prigioni.
Le piazze più belle della Città Vecchia? Plaza de la Reina Sofia, Plaza del Ayuntamiento e Plaza de Toros, dove sorgono l’arena e la Estació del Nord, una costruzione modernista emblematica dello stile della città.
Il Mercato Central e il Mercato de Colon
Se trascorrete un weekend a Valencia non potete tralasciare una tappa presso i due mercati coperti della città. L’edificio modernista in vetro e metallo del Mercato Central è in pieno centro ed ospita tutti i giorni un coloratissimo mercato di prodotti locali. Sempre in stile modernista catalano, ma forse più ricco ed elegante grazie alle maioliche ed i mosaici della facciata, è il Mercato del Colon. Oggetto di restyling nel 2003 ospita oggi numerosi caffè e ristoranti. E’ il luogo ideale dove fare una pausa ed assaggiare la famosa horchata de chufa, una bevanda molto dissetante preparata con il latte di un tubero (lo zigolo dolce) diffuso nella piana di Valencia. Un suggerimento: accompagnatela con un farton, il soffice dolce con glassa. L’ Horchateria Daniel , il posto migliore della città dove bere un’horchata, si trova proprio all’interno del mercato.
I Giardini del Turia, il parco di Valencia
Le discussioni sul parco del Turia iniziarono a seguito dell’alluvione che colpì la città nel 1957. In seguito al tragico evento si decise infatti di deviare il corso del fiume Turia, che attraversava la città, e realizzare il parco, lungo quello che precedentemente era il letto del fiume. Venne inaugurato nel 1986 ed è oggi uno spazio verde, completamente gratuito, delimitato a monte dal modernissimo Biopark e a valle dall’Oceanografic, il più grande acquario d’Europa. Affittate una bicicletta per percorrerlo in tutta la sua lunghezza (oltre nove chilometri).
Vi accorgerete che il parco è il cuore pulsante della città: perfetto per praticare attività sportiva o semplicemente fare un pic-nic o una passeggiata. E meno male che il progetto originario, che prevedeva di costruire proprio qui un’autostrada a 4 corsie, è stato fortemente osteggiato dai Valenciani e la natura ha prevalso sul cemento ed il traffico!
Il Bioparc
Curiosi di confrontarlo con il nostro Bioparco Zoom di Torino, il weekend in città non poteva non includere una visita al Bioparc di Valencia.
E’ considerato uno dei parchi zoologici migliori d’Europa, perché è costruito in modo che gli animali possano vivere all’interno del proprio spazio sociale, convivendo con altre specie compatibili, così come avviene in natura. La struttura è suddivisa in modo da riprodurre 4 zone ambientali: Madagascar, Savana Africana, Zone Umide e Foresta Equatoriale. La cura nella progettazione degli ambienti e della vegetazione lo rendono un luogo molto piacevole (piacerà sicuramente ai vostri bambini) e sicuramente abbastanza confortevole anche per gli animali. Tuttavia rimango convinta che loro stiano meglio nel loro ambiente naturale.
Parco Naturale dell’Albufera
A soli 15 km da Valencia, il Parco Naturale dell’Albufera, è il luogo ideale per un’escursione immersi nella natura. Potete raggiungerlo con il bus urbano linea 25 (più economico, costo 1,5 Euro) oppure con uno dei bus turistici che solitamente abbinano anche un giro in barca nella laguna o il pranzo (costo a partire da 30 Euro). Un’oasi circondata da risaie, all’interno della quale è possibile passeggiare lungo uno dei 6 sentieri segnalati oppure fare un giro rilassante a bordo di una barchetta tradizionale nel lago, tra i canneti e gli uccelli acquatici.
Il paesino più conosciuto della zona è El Palmar dove potrete fare una sosta gastronomica per assaggiare alcune delle specialità della zona. Da provare l’all-i-pebre, un piatto a base di anguilla oppure la llisa adobada, a base di triglia. Se volete rimanere sul tradizionale, allora provate la tipica paella valenciana (rigorosamente a base di pollo e coniglio, senza pesce!)