Post di Viaggio

Scoprire la Svezia: Marstrand

Vista la bella giornata di sole del venerdì , sabato mattina abbiamo deciso di fare una gita al mare, a Marstrand, in Svezia; ebbene sì, all’isola delle vacanze e del sole ma ahimè al nostro risveglio il sole ci aveva abbandonato!

Partiti da Goteborg alle 10, abbiamo attraversato la campagna coi prati d’erba ancora secca, coi campi arati pronti per la semina dell’orzo, con le case rosse disseminate qua e là [in Svezia le case di campagna sono tutte rosse! è una tradizione così come lo è che quelle di mare siano tutte bianche] e con i boschi di querce.

Siamo arrivati al villaggio di mare con le sue case bianche circa 45 minuti dopo e lasciata l’auto sulla “terra ferma” ci siamo incamminati all’attracco del traghetto.
Il traghetto verso l’isola è piuttosto particolare: innanzi tutto il tragitto dura circa 5 minuti, forse qualcosa in meno, e poi la barca è fatta scivolare da due cavi d’acciaio posti in acqua che fanno proprio da guida.

Purtroppo in questa stagione il villaggio sembra ancora in letargo; pochissima è la gente in giro per le strade, pochi i negozi aperti così come i caffè ed i ristoranti.

Tuttavia è bello passeggiare per le strade deserte, inerpicarci fino alla fortezza nata allo scopo difensivo e poi adibita a carcere, passata di mano tra Norvegesi, Danesi e Svedesi.

Bella e suggestiva la passeggiata tra le rocce ed i cespugli che abbiamo imboccato dalla fortezza per arrivare al faro! 
La raccomandazione è quella di avere scarpe comode e con una buona suola perché le rocce, se bagnate, possono essere un po’ scivolose.
Durante la passeggiata tra i cespugli abbiamo scoperto anche un luogo molto misterioso e particolare, indicatoci da una gentile signora che abbiamo incontrato lungo il percorso: un luogo che a detta dei locali serviva per i sacrifici agli dei; a testimonianza di ciò si può ancora vedere la roccia sulla quale è scavata una fessura che pare servisse per far scolare il sangue.

Dopo la passeggiata un bel pranzo è d’obbligo ed eccoci quindi tornare sulla terra ferma tramite il traghetto che fa spola avanti e indietro in continuazione e dirigerci al ristorante dell’HavsHotell per assaporare un buon piatto di pesce.

Nel pomeriggio, durante il rientro, ci attende ancora una visita ad un atelier di ceramica dove scopriamo che qui in Svezia l’animale tipico della Pasqua non è come da noi il coniglio o il pulcino, bensì la gallina!

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