Chi conosce Augsburg e ci è già stato? Se non ci siete mai stati vi racconto cosa si può fare in un giorno a Augsburg.
Augsburg (in italiano Augusta) è la seconda città più antica della Germania e la terza più grande città della Baviera.
Si trova a un’oretta di auto da Monaco e sebbene sia così antica e già ben conosciuta all’epoca dell’impero romano (indubbiamente il suo nome deriva da quello del’Imperatore Augusto che la fondò nel 15 a.C.), non era mai stata tra le mete della mia wishlist visitando la Germania.
Ma come ci ha raccontato Stefano nel suo post sui Lander tedeschi, mi sono resa davvero conto che tante sono le città poco note che hanno grandi tesori da scoprire.

Ho visitato Augsburg in autunno, durante la partecipazione al Forum Europeo Lions che si è tenuto proprio nel centro congressi della città. Un centro congressi ben organizzato, appena fuori dal centro e facilmente raggiungibile con il tram, dotato di un hotel che svetta e che lo fa individuare immediatamente.
Grazie alla collaborazione con le Città Storiche della Germania ed all’espertissima guida Silvia poi, sono riuscita a scoprire la città più in dettaglio: la storia, gli avvenimenti importanti, l’arte e la cultura sono di casa qui ad Augsburg, ma anche la tradizione birraia non è da meno!
Proprio così…durante la mia visita ho avuto la possibilità di scoprire la Riegele con uno dei suoi mastri birrai: un’esperienza unica tra i segreti di questo prodotto.
Cosa vedere allora in una giornata in giro per la città?
Rathaus Platz
La piazza del municipio è l’ottimo punto di partenza per visitare la città. Intanto perchè è il centro vero e proprio e poi perchè sulla piazza ci sono un sacco di bar e caffetterie che vi permetteranno di iniziare la giornata con lo sprint di un caffè (tedesco ovviamente, quindi luuuuungo) e l’energia di una bella fetta di torta con la panna.
Approfittatene per guardare il via vai, le persone che si avvicendano e, se siete fortunati, una delle tante manifestazioni che si tengono qui; quando ho visitato la città era in corso una dimostrazione sulla sicurezza e vigili del fuoco, volontari sanitari e corpi di polizia municipale mostravano i soccorsi e le situazioni di pericolo che possono accadere ogni giorno.

Dopo questo momento rilassante il mio suggerimento è quello di visitare il Municipio, il Rathaus per l’appunto. La parte più spettacolare di questo edificio è senza dubbio la sala dorata con il suo soffitto interamente laminato con 2 kg d’oro; un’altra curiosità di questo soffitto ligneo è il fatto che sia sospeso ad una struttura portante posta sotto al tetto per evitare umidità e calore che possano danneggiarlo.
L’ingresso al Rathaus è gratuito e a meno di non imbattersi in un matrimonio (che viene celebrato nella Goldener Saal ogni primo venerdì del mese) non perdetevelo!

Accanto al Rathaus non potrete non notare la Perlachturm, la torre di avvistamento che serviva sia per avvertire la città di attacchi dei nemici che per informare dello scoppio di qualche incendio.
Qui ogni anno si organizza una maratona per arrivare sulla cima e i concorrenti devono salire 285 scalini!
Proprio sotto la torre si trova una piccola chiesa, St. Peter am Perlach, chi al suo interno racchiude un bellissimo dipinto ad olio, la Vergine dei Nodi di J.G.M. Schmidtner, resa celebre da Papa Francesco che ne diffuse la devozione in Argentina.
Fuggerei
Alle spalle del Rathaus si estende un quartiere famosissimo per la città di Augusta, una sorta di intervento sociale nato nel 1500: la Fuggerei.
Il mercante Jacob Fugger (detto anche Fugger il ricco) fece costruire sui terreni di famiglia un complesso di abitazioni per accogliere i poveri della città. L’accoglienza, però, aveva dei vincoli che vigono tutt’ora: innanzi tutto veniva data una casa solo ai poveri senza colpa, che dimostravano di volersi affrancare dal proprio status (ad esempio chi perdeva il lavoro e non poteva più permettersi la casa, ma dimostrava di essere alla ricerca di un nuovo lavoro; oppure ancora chi non poteva lavorare per problemi di salute), era necessario essere originari di Augusta o risiedervi da almeno 8 anni ed essere cattolici.
I cancelli della Fuggerei, ancora oggi chiudono alle 22.00. Chi rientra più tardi deve pagare una multa.

Il fatto più impressionante, però, è l’affitto che non è cambiato dal 1514: ogni affittuario deve il corrispettivo di 1 fiorino renano l’anno (con il cambio attuale, chi affitta una casa nella Fuggerei paga 88 centesimi di euro l’anno) e tre preghiere al giorno per il benefattore.
All’interno del complesso ci sono alcune case visitabili: una casa è rimasta tale e quale a come era nel 1500, le altre ovviamente sono attrezzate con arredamenti e confort più moderni

Nel complesso vi erano anche la chiesa con una piccola sacrestia e un appartamento per il parroco, una scuola, due ospedali privati per la famiglia Fugger con 4 letti per stanza ed un ospedale pubblico che accoglieva i sifilitici.
La curiosità di quest’ultimo ospedale è che utilizzava il legno guayaco, importato dal sud america, per curare la malattia e chi ne usciva vivo riceveva un set di abiti nuovi ed alcuni soldi per non cadere nuovamente in tentazione.
Dopo la visita alla Fuggerei, vi consiglio di fermarvi a sorseggiare o sgranocchiare qualcosa in un delizioso caffé che costeggia il canale, al n.10 di Bafuesserstrasse. Se non lo si conosce non lo si trova facilmente: bisogna entrare in un piccolo portone che conduce ad un giardino lungo il canale. In estate qui deve essere un bel luogo di refrigerio.

Stadtmarkt
I mercati sono i luoghi che preferisco; amo sbirciare tra le bancarelle, osservare cosa comprano le persone e scoprire prodotti nuovi… magari anche assaggiarli!
Poco lontano dalla Rathausplatz, alle spalle della via commerciale principale, c’è lo Stadtmarkt.
Qui si trovano bancarelle dei contadini che vendono frutta e verdura, chioschi in muratura dove acquistare carne, pane, dolci, fiori… e poi una zona coperta dove assaggiare i prodotti dal mondo.
Nella zona ci sono anche piccoli ristorantini dove pranzare; io ho provato il ristorante giapponese Sakura Japan Point … uno spuntino a base di sushi non si rifiuta mai, nemmeno in Germania.

Riegele
Proseguendo l’esplorazione della città, ho avuto la fortuna di poter visitare la birreria privata più antica, fondata nel 1386: la Riegele. Attualmente è gestita dalla 28ma generazione di produttori ed esporta in tutto il mondo, particolarmente in Europa.

Devo ammettere che prima della visita non avevo mai assaggiato la birra Riegele, adesso quando vado nei locali più forniti la cerco!
La cosa che mi ha colpito sin da subito è stata l’atmosfera amichevole e rilassata del luogo. La visita inizia con il video pubblicitario girato con i dipendenti dell’azienda che si prestano a impersonare loro stessi e terminano con una simpatica canzone: lo slogan è “felici di lavorare qui”.

Qui producono birre ad alta fermentazione, più fruttate, che da 96° vengono raffreddate a 18-20° e birre a bassa fermentazione, più amare, che vengono raffreddate a 8-9°. La classica pils è la tipologia più esportata.
Il mastro birraio che mi segue durante la visita mi accompagna a vedere i silo dei cereali dall’alto, nella sala degli alambicchi e poi giù fino alle cantine dove la birra sta fermentando per almeno 4 settimane.

I contenitori di acciaio, che al momento della visita contengono 1,6 milioni di litri, sono impressionanti. Ecco che apriamo un rubinetto e la birra in fermentazione scorre nei bicchieri; è ancora torbida ma il sapore è buonissimo!

Terminata la visita del sito passiamo alla degustazione in una sala attrezzata e dalla quale non vorrei più uscire. L’ambiente, realizzato con mattoni a vista e arredato con un grande tavolo centrale, è pieno di bottiglie di tutti i tipi. Attirano l’attenzione le bottiglie più “speciali” ed è proprio alcune di queste che vengono stappate e gustate.



Vorrei poter avere più spazio in valigia per fare shopping sfrenato, ma purtroppo mi devo limitare. Peccato che non facciano spedizioni dal loro negozio.
La giornata si conclude da dove siamo partiti.
La Rathausplatz e le strade attorno sono piene di locali in cui mangiare e nei quali bere una buona birra chiacchierando piacevolmente e osservando la gente del luogo.