Di ritorno da albe in malga quello che ti resta è la sensazione di aver visto da vicino un mondo semplice e genuino che putroppo chi di noi abita nelle grandi città non ha mai avuto l’opportunità di conoscere dal vivo.
Arrivati di buon’ora ai confini del Parco Nazionale dello Stelvio ad attenderci c’è Armando, il malgaro di malga Stabasolo che subito ci travolge con la sua simpatia cominciando a spiegarci come funziona la vita in malga. Immediatamente ci accorgiamo che il lavoro del malgaro è davvero affascinante ma allo stesso tempo complesso: ci sono infatti tantissime attività da svolgere durante il giorno e ognuna deve seguire i precisi ritmi dettati dalla natura.
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Malga Stabasolo |
Alle prime luci dell’alba iniziamo a sentire i campanacci delle mucche che, di ritorno dal pascolo, si stanno avvicinando alla malga per la mungitura della mattina. Noi le aspettiamo a fianco della porta della stalla e, pieni di interesse, le osserviamo incamminarsi all’interno guidate dal pastore Giovanni.
Nella stalla, insieme alle mucche, facciamo la conoscenza di alcune capre e una buffa pecora che vive insieme a loro. E’ suggestivo trovarsi a pochi centimetri da questi animali e provare a mungerli (sempre sotto l’occhio attendo di Armando).
Una volta terminata la mungitura (eh no, non abbiamo fatto tutto a mano, siamo stati aiutati dalla mungitrice automatica) Armando ci guida attraverso le fasi che portano alla produzione del formaggio spiegandoci passo a passo tutto ciò che deve essere fatto per ottenere l’ottimo formaggio che poi abbiamo avuto la possibilità di assaggiare per colazione.
Oltre a vari tipi di formaggio (nostrano stagionato, Casolet, ricotta, burro, etc.) al buffet abbiamo trovato affettati (immancabile lo speck), yogurt, latte, marmellata, diversi tipi di miele e numerose torte, una più buona dell’altra.
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Colazione alla malga Stabasolo |
Con le energie recuperate grazie alla ricca colazione siamo quindi pronti per una camminata nei sentieri del Parco Nazionale dello Stelvio. A farci da guida è ancora Armando che, smessi i panni del malgaro, diventa la nostra guida alla volta delle
cascate di Saènt. Il paesaggio è suggestivo, così bello che ci lascia incantati.
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Cascate di Saènt |
Anche durante la camminata le vere protagoniste sono state le mucche e le capre. Con i loro musetti simpatici e le loro facce buffe ci hanno reso più divertente e meno faticosa la salita!
Scesi di nuovo alla malga un gustoso pranzo ci attende e non poteva che essere a base di radler (birra con limonata/lemonsoda) e canederli (canederli alle verdure conditi con burro e formaggio). Infine, ci siamo fatti tentare dai dolci che, delicati e deliziosi, sono l’eccellente conclusione di una bellissima avventura che sicuramente anche l’estate prossima riscuoterà notevole successo tra i turisti di ogni età.
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Pranzo alla malga Stabasolo |
Intanto però, per il periodo autunnale, Visit Trentino ci propone
I Rifugi del Gusto: dal 21 settembre al 6 ottobre numerosi rifugi alpini terranno aperte le loro porte per far scoprire a tutti gli appassionati di montagna (e non solo!) le tradizioni enogastronomiche locali. Decisamente da segnare in agenda!
…perfetto… aggiudicato…il prossimo rientro in Italia prevederà il ritorno in Val di Sole! Le facce sorridenti dicono tutto!
Andrea… te la consiglio!!! UN pezzetto di Trentino da scoprire e gustare 😉
Mi sembra perfetto anche per i bimbi…non fosse che mi sa che la sveglia è stata davvero presto…
Vedremo l'anno prossimo!:)
Nel nostro gruppo c'erano due bimbi. Uhmm…credo che svegliarsi presto sia più duro per noi che per loro! 😉