Dopo avervi raccontato di Porto, cosa vedere e cosa sperimentare, e del Food Tour spettacolare che abbiamo fatto con Taste Porto, vi sveliamo che dalla città di Porto non potete perdervi un’altra bellezza del Portogallo: La Valle del Douro.
Una delle regioni vinicole con il paesaggio più incantevole del paese, tra le più celebrate ed affascinanti del mondo, la Valle del Douro si staglia netta nel Portogallo settentrionale tagliandolo da parte a parte, dal confine con la Spagna fino all’Atlantico.
Complice l’affitto dell’auto e la nostra curiosità per il mondo del vino, non abbiamo resistito alla tentazione di trascorrere una giornata fuori Porto e quindi di prima mattina siamo partiti verso l’interno del paese.
In questa zona la cultura della vite fu importata dai romani verso il III secolo e sin da allora rappresenta il centro della vita della valle, definendone l’economia, la storia e la cultura.
La cosa più evidente, risalendo la valle, è il panorama che si staglia di fronte ai nostri occhi, di quei panorami per cui vorresti fermare l’auto ogni tre per due per scattare decine di fotografie: terrazzamenti ripidi ma scrupolosamente curati che si delineano su entrambi i versanti della valle e che digradano verso il letto del fiume Douro.
Il Douro, però, non è sempre stato un fiume tranquillo come lo si vede oggi. Grazie alle opere di contenimento messe in atto a metà del secolo scorso, si sono potuti ovviare problemi con le ripide che creavano incidenti e notevoli perdite di vite umane e di botti di vino. Infatti è sul Douro che vengono trasportati i vini che dalla valle scendono alla città di Porto e a Vila Nova de Gaia.
Le botti vengono trasportate sulle tipiche imbarcazioni con il fondo piatto, i rabelos. Proprio i rabelos fino alla fine del diciannovesimo secolo erano gli unici mezzi di trasporto nella regione.
Uno dei primati della Valle del Douro è stata quella di essere designata, nel 1756, come prima regione vinicola del mondo. Nel 2001 invece, grazie al suo vino liquoroso ed alla qualità dei suoi vini da tavola (uno tra tutto il vinho verde) le viene conferita la qualifica di sito Patrimonio dell’Umanità.
Quinta da Pacheca
La nostra prima tappa risalendo la Valle del Douro è stata, per forza di cose, una Quinta: Quinta da Pacheca. Per forza di cose perchè volevamo visitare una cantina e degustare i vini della zona.
Interessante la visita, un po’ meno la degustazione che si è tenuta in una bellissima sala… che però, come nota negativa, era disseminata da profumatori d’ambiente.
Per poter apprezzare il profumo ed il gusto di un vino è necessario che non ci siano altri odori a disturbare, ma probabilmente non era cosa ben nota a chi ha preparato con tanta cura la sala.
Museu do Douro
Risalendo ancora la valle ci siamo fermati poi per pranzo a Peso da Regua, una cittadina davvero incantevole sulle sponde del Douro. Proprio da qui partono più volte al giorno anche delle crociere turistiche sul fiume, un’alternativa per visitare la valle da una prospettiva differente.
Poco distante dal ristorante in cui abbiamo pranzato ci siamo imbattuti nel Museu do Douro, ospitato nell’edificio da poco ristrutturato della Casa da Companhia Velha, un sito emblematico per la Valle del Douro.
Interessante da visitare, a poca distanza, anche un museo sulla cultura della vite e della vinificazione: Memoria da Terra do Vinho.
Santuario de Nossa Senhora dos Remedios
Siamo arrivati poi fino a Lamego. Qui girovagando per le colline ci siamo imbattuti nel Santuario de Nossa Senhora dos Remedios. Abbiamo, per così dire, sbagliato la direzione. Siamo infatti giunti nel piazzale dietro il Santuario e dopo aver visitato la chiesetta abbiamo scoperto l’imponente scalinata barocca che salendo da una delle strade centrali di Lamego permette di raggiungere il Santuario attraverso una scala interamente decorata di azulejos: una bellezza unica.
Per ovviare al problema siamo scesi per poi risalire e goderceli appieno.
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