Post di Viaggio

Swakopmund: il deserto che incontra l’oceano

Dopo una lunga giornata di trasferimento attraverso i monti Naukluft oggi ci godremo finalmente l’Oceano Atlantico. Abbiamo prenotato una escursione di tutto il giorno con la Mola Mola Tour per non doverci preoccupare di nulla per un giorno e rilassarci un po’.
Abbiamo trascorso la notte a Swakopmund, la seconda città in ordine di grandezza della Namibia, qui la dominazione tedesca durante i trentacinque anni precedenti alla Prima Guerra Mondiale è molto evidente e vi abitano ancora molte famiglie di origine tedesca. “Swakop” come viene chiamata dai Namibiani è la principale meta di villeggiatura della Namibia ed è scelta da molti pescatori e surfisti provenienti da tutta l’Africa meridionale. Proprio per questa notorietà è più facile trovare alloggi più economici dei classici lodge africani quali B&B, guesthouse ed appartamenti. Noi abbiamo scelto i Sandcastle Apartments un piccolo gruppo di appartamenti e camere gestite da una coppia: Rainer & Silke.
Se siete interessati ad una visita guidata in italiano della città qui trovate il link per prenotarla.

La gentilissima proprietaria del B&B ci ha consigliato una romantica passeggiata sul lungomare al tramonto ieri appena arrivati e oggi ci ha suggerito di dirigerci direttamente al Porto di Walwis Bay per gustarci la colazione con vista oceano.

Al porto c’è un bellissimo sole ma tira un’aria fredda, all’interno del locale però fa freddo e decidiamo quindi di fare colazione fuori. Alex ordina una omelette con prosciutto, funghi e pomodori mentre io temo il mal di mare e mi butto su un yogurt con frutta fresca.

Colazione al porto di Walwis Bay

Ci dirigiamo poi al check-in sul pontile dove inizia a raggrupparsi un sacco di gente e non solo… i pellicani iniziano ad atterrare in cerca di cibo!

Molo di Walwis Bay: gitanti e pellicani
Piano piano vengono imbarcati grandi gruppi di turisti su bellissimi catamarani e motoscafi ma il nostro turno non è ancora arrivato. Scrutiamo all’orizzonte in cerca della nostra barca ma non vediamo nulla; ad un certo punto compare una bagnarola arancione ed iniziamo a temere il peggio. Ancora qualche istante di suspance e nelle manovre di attracco si svela il lato della barca ed il nome “Olin”, proprio quello che c’è stampato sul nostro biglietto!
Il vantaggio è sicuramente il gruppo ristretto, soli diciannove ma il confort è decisamente un’altra cosa.
Dopo le foto di rito con una delle foche che popolano le acque portuali caricata a bordo con il pesce esca, partiamo alla ricerca dei delfini. Questi si fanno vedere poco, costringendoci continuamente a correre da un lato all’altro della barca. Fortunatamente ci rifacciamo con le colonie di foche che sono invece numerosissime e anche molto rumorose. I loro versi ricordano quelli di un gregge di pecore! Simpatiche e molto buffe nella corsa scomposta sul bagnasciuga per tuffarsi in acqua dove nuotano velocissime!
Colonia di foche
Dopo un pranzo finger food allestito sul ponte della barca completo di ostriche e spumante facciamo rientro al porto per la seconda parte dell’escursione.

Cambiamo decisamente mezzo e ci imbarchiamo su un Defender 110, i nostri compagni di avventura sono un papà e ragazzina francesi accompagnati dalla loro guida namibiana. Il nostro driver Peter si dirige fuori dal porto e punta direttamente al deserto dopo una breve sosta ad ammirare le colonie di fenicotteri rosa che popolano la baia.

Fenicotteri rosa
Questi uccelli riescono a percorre distanze attorno ai 500Km nel corso di una notte e scelgono queste coste per la presenza di alghe e crostacei. Ogni anno arrivano qui fino a 150.000 fenicotteri tra le due specie: fenicotteri rosa (o maggiori) e fenicotteri minori.

Dal lungomare imbocchiamo una strada sterrata che lentamente ci conduce nel pieno del deserto, siamo una carovana di quattro Jeep. Peter ci spiega che scelgono questa formazione per questioni di sicurezza: sebbene la strada nel deserto sia aperta a tutti non è priva di insidie. Un altro autista dei fuoristrada ci mostra in una delle pause che sebbene la strada sia solo una pista più battuta della sabbia circostante, appena si esce da questa ci si sprofonda dentro anche a piedi, figuriamoci con una macchina!

Dopo qualche chilometro lasciamo la pista battuta e ci addentriamo tra le dune sabbiose del deserto, anche un pilota esperto come Peter si trova più volte a dover ingranare la retromarcia e ritentare la manovra di ascesa su una duna.

Safari nelle dune

Ci fermiamo spesso a fare foto, il paesaggio desertico è per me sempre molto affascinante seppur ripetititvo ma qui c’è la variante mare a pochi metri: il deserto che incontra l’oceano, davvero suggestivo!

Il deserto che incontra l’oceano

Proseguiamo tra le dune fino a Sandwich Harbour, un tempo porto utilizzato dai pescherecci e dai mercantili, ora solo un punto sulla mappa, dal momento che tutto è stato sommerso dalla sabbia dopo il suo abbandono.

Sulla strada del ritorno ci lanciamo in discese vertiginose dalle dune, alcune davvero da brivido nell’ultimo tratto ascensionale prima di iniziare la discesa!

Ripida discesa dalle dune

Il collega di Peter ci fa anche provare il sand-board una disciplina che sta spopolando in questa zona. I più esperti si lanciano dalle dune su una tavola tipo quelle da snowboard mentre noi neofiti sperimentiamo l’assetto sdraiato su fogli di masonite opportunamente trattati per meglio scivolare sulla sabbia. La velocità non è certo quella che si raggiunge in montanga ma è sicuramente un’esperienza da provare!

Con le prime luci del tramonto rientriamo a Walwis Bay dove abbiamo lasciato l’auto questa mattina e poi a Swakopund dove trascorreremo un’altra notte ai Sandcastle Apartments. Questa sera però non possiamo farci mancare una cene di pesce, visto che siamo sull’Oceano. Abbiamo prenotato un tavolo al ristorante più rinomato della città consigliatoci sia da Tripadvisor che dalla proprietaria del B&B, The Tug. Questo ristorante ha un ambientazione davvero particolare all’interno di un peschereccio arenatosi sulla spiaggia con vista sull’Oceano. Ad agosto, in pieno inverno, c’è un’aria fredda che arriva dal mare ma in estate dev’essere ancora più piacevole godersi una cena qui!

Cena da The Tug

Appena dopo cena rientriamo ai Sandcastle: la colazione in camera è prenotata per le 7:30 domani, poi ci attende una lunga trasferta verso il Damaraland e la nostra WV Polo dovrà arrancare su molti altri chilometri di sterrato!

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One Response

  1. Dany M Settembre 23, 2014

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