Post di Viaggio

Goa: l'India "stile portoghese"

Goa è uno stato dell’India affacciato sull’Oceano Indiano che è stato, fino al 1961, colonia portoghese.
Questo angolino si è distinto dal resto del paese, colonia Inglese fino al 1947, e tutt’oggi si nota la gran differenza delle due dominazioni.

La cosa che mi ha subito colpito girando lo stato di Goa è l’impronta molto sud-europea che è stata data dai portoghesi. 
Qui più che in ogni altra parte del paese si trovano numerose chiese cattoliche e anche le abitazioni hanno uno stile che richiama molto l’Europa del sud.

Lo stato di Goa ha goduto della massima notorietà durante gli anni ’60.
Numerosi furono gli hippies e i figli dei fiori che si trasferirono in queste zone e ancora oggi sono numerosi quelli che vivono qui.

Goa è da sempre molto frequentata dai turisti, sia indiani che stranieri, che trascorrono le vacanze nei molteplici resort costruiti sulle spiagge che offrono trattamenti lussuosi a prezzi che per noi occidentali sono facilmente abbordabili.

Come altrettanto abbordabili sono i pasti che vengono proposti dai vari ristoranti che offre ogni resort. 
Il pesce qui è squisito e lo sono anche i crostacei. Se siete amanti delle aragoste, non potete che farne una scorpacciata! 
Scegliete quella che più vi piace, lasciate allo chef il tempo di cucinarvela come da vostra richiesta e mangerete una prelibatezza al costo di poco più elevato di quello che da noi si spende per un pranzo in un fast food!

Volendo visitare le cittadine di Goa, tra una giornata  in spiaggia e una in piscina, durante un sonnecchioso pomeriggio ci siamo avventurati in quel di Margao.
I mezzi pubblici [dei piccoli autobus che trasportano sia i turisti che gli abitanti locali] partono solitamente poco fuori dai resort. 
In alternativa si può chiedere alla reception di ordinare un taxi, ma io vi consiglio di provare l’esperienza più  “locale”.

Poche rupie, una ventina di minuti di viaggio su un piccolo bus con un motore tutt’altro che silenzioso e arriviamo nel capoluogo del distretto di Goa Sud, una città di circa 70mila abitanti.
Quello che ci colpisce di Margao, più di ogni altra cosa, sono gli edifici di classica impronta portoghese e le numerose chiese e chiesette cattoliche sparse per la città.

Dopo essere stati nell’India di Mumbai, di Deli, di Jaipur, visitando Goa pare di essere approdati in un’altra nazione. 
Anche il tenore di vita, il modo di vivere dei locali è diverso: raramente si trovano dei mendicanti o delle persone che chiedono l’elemosina insistentemente, come invece è più che comune trovare nelle altre metropoli indiane.

La vegetazione che si trova in questa zona dell’India è impressionante. 
Il verde che circonda i villaggi e arriva a lambire le spiagge dona un senso di frescura anche nelle umide e afose giornate estive.
E in mezzo a questa vegetazione non è raro incontrare qualche scimmietta che saltella da una palma all’altra!

Il mio consiglio è di fare “un salto” a Goa…
Se avete intenzione di visitare l’India, ritagliatevi uno spazio relax per voi e prenotate qualche giorno in un resort.

Io sono stata al Majorda Beach Resort e mi sono trovata molto bene.
Tranquillo, ben curato, con attività comuni ma senza l’assillo di animatori che ti vogliono coinvolgere a tutti i costi, frequentato più dai turisti indiani che dagli stranieri.

Per raggiungere Goa ci sono voli interni a prezzi abbordabili dalle maggiori città indiane.
Noi abbiamo volato da Jaipur a Goa con la compagnia aerea Kingfisher che è a mio parere la migliore.
L’aeroporto internazionale di Dabolim, in cui arrivano anche voli dall’Europa [soprattutto dall’Inghilterra], è il più comodo per arrivare nel distretto di Goa Sud.

Per me Goa è l’India che non ti aspetti di trovare in India.

3 Comments

  1. Manuela Giugno 17, 2013
    • Paola Forneris Giugno 17, 2013
    • Manuela Giugno 18, 2013

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