Nuova Delhi, come la maggior parte delle città in India, ha una peculiarità: il traffico è molto intenso e suonare il clacson sembra essere l’attività preferita dei guidatori, che siano su un’auto, su un camion o su una motocicletta.
Non importa dove vi troviate e in quale momento della giornata siate: giorno e notte sentirete il suono dei clacson ovunque!
Non importa dove vi troviate e in quale momento della giornata siate: giorno e notte sentirete il suono dei clacson ovunque!
La prima notte dopo il nostro arrivo in India, a New Delhi, i clacson sono stati un vero tormento… ma non disperate, poi ci si abitua gradatamente.
Il programma della giornata trascorsa a Delhi è stato davvero intenso: visita a diversi siti storici, una passeggiata su una delle bici-riksciò e una puntatina in luoghi imperdibili.
La prima sosta è dedicata alla visita del Tempio di Birla Mandir.
Questo è il nostro primo tempio in India e qui impariamo a togliere le scarpe e lasciarle all’esterno nella zona preposta. La prima volta potrebbe essere un vero e proprio shock, soprattutto si si lasciano le scarpe tra centinaia di altri paia; la speranza è, al ritorno, trovare di nuovo le proprie!
Birla Mandir, è uno dei più importanti templi di Delhi e una grande attrazione turistica. Costruito dall’industriale GD Birla nel 1938, questo splendido tempio si trova nella zona ovest di Connaught Place.
Il tempio è dedicato a Laxmi (la dea della prosperità) e Narayana (il dio conservatore).
Birla Mandir, è uno dei più importanti templi di Delhi e una grande attrazione turistica. Costruito dall’industriale GD Birla nel 1938, questo splendido tempio si trova nella zona ovest di Connaught Place.
Il tempio è dedicato a Laxmi (la dea della prosperità) e Narayana (il dio conservatore).
Il tempio fu inaugurato dal Mahatma Gandhi che pose la condizione che le persone di tutte le caste potessero avere accesso al luogo di preghiera.
La prima cosa che ci colpisce sono le svastiche sulla facciata. La nostra guida ci spiega che nella religione indù, la svastica è il simbolo del sole e l’emblema di Visnu.
La prima cosa che ci colpisce sono le svastiche sulla facciata. La nostra guida ci spiega che nella religione indù, la svastica è il simbolo del sole e l’emblema di Visnu.
Dopo esserci persi tra i vari dei e le differenti raffigurazioni di ognuno di essi, ci dirigiamo verso la città vecchia: Delhi.
Jama Masjid è la più grande moschea in India e la seconda al mondo, dopo la Moschea Blu di Istanbul.
Ha un cortile in grado di contenere 25.000 fedeli. Fu iniziata nel 1644 e ha finito per essere la stravaganza architettonica definitiva dell’architetto Shah Jahan, lo stesso che costruì il Taj Mahal di Agra.
Questa moschea spettacolarmente decorata ha tre grandi porte, quattro torri e due minareti di 40 metri di altezza costruiti con strisce di arenaria rossa e marmo bianco.
Ha un cortile in grado di contenere 25.000 fedeli. Fu iniziata nel 1644 e ha finito per essere la stravaganza architettonica definitiva dell’architetto Shah Jahan, lo stesso che costruì il Taj Mahal di Agra.
Questa moschea spettacolarmente decorata ha tre grandi porte, quattro torri e due minareti di 40 metri di altezza costruiti con strisce di arenaria rossa e marmo bianco.
Camminare a piedi nudi nel grande cortile è una vera esperienza, e passare tra i credenti che pregano in solitudine è davvero emozionante.
Dopo la visita alla moschea, una bici-riksciò ci aspetta per portarci tra le stradine della vecchia Delhi.
E’ una vera e propria avventura: qui si può vedere il mercato lungo le strade, i piccoli negozi, i barbieri che tagliano capelli all’aperto, i bambini piccoli che vendono ventagli e parecchie altre stranezze che non si trovano altrove.
Durante il nostro giro abbiamo incontrato anche una mucca: in India le mucche sono animali sacri e possono andare ovunque e tutti danno loro del cibo.
E’ una vera e propria avventura: qui si può vedere il mercato lungo le strade, i piccoli negozi, i barbieri che tagliano capelli all’aperto, i bambini piccoli che vendono ventagli e parecchie altre stranezze che non si trovano altrove.
Durante il nostro giro abbiamo incontrato anche una mucca: in India le mucche sono animali sacri e possono andare ovunque e tutti danno loro del cibo.
Terminiamo il giro in riksciò dirigendoci verso il Red Fort.
Le pareti di arenaria rossa del massiccio Red Fort si ergono per 33 metri al di sopra del clamore di Old Delhi.
Le pareti di arenaria rossa del massiccio Red Fort si ergono per 33 metri al di sopra del clamore di Old Delhi.
Le mura, costruite nel 1638, sono stati progettate per tenere fuori gli invasori e adesso tengono fuori i rumori del traffico e dei clacson e allo stesso tempo ricordano il magnifico potere e lo sfarzo degli imperatori Mughal.
Mahatma Gandhi Memorial, a Raj Ghat, val bene una visita, anche solo per un rapido sguardo
Ci fermiamo qui per qualche minuto e ci rendiamo conto di quanto questo grande uomo sia ancora amato e ammirato da molte persone.
Ci fermiamo qui per qualche minuto e ci rendiamo conto di quanto questo grande uomo sia ancora amato e ammirato da molte persone.
Non lontano dal Memorial si trova la India Gate, molto simile all’ Arc de Triomphe di Parigi, che commemora i 70.000 soldati indiani che persero la vita combattendo per l’esercito britannico durante la prima guerra mondiale.
Di fronte alla porta, lungo la strada diritta che porta al Rashtrapati Bhavan, la residenza ufficiale del Presidente dell’India, troviamo il Palazzo del Parlamento, con la sua forma arrotondata.
Di fronte alla porta, lungo la strada diritta che porta al Rashtrapati Bhavan, la residenza ufficiale del Presidente dell’India, troviamo il Palazzo del Parlamento, con la sua forma arrotondata.
Una curiosità riguardo al cancello della residenza presidenziale: si tratta di una copia esatta del cancello di Buckingham Palace a Londra.
Dopo un lauto pranzo indiano a base di verdure, cottage cheese (simile alla nostra ricotta) e pollo, partiamo alla volta di Qutab Minar, una torre di 73 metri di altezza costruita nel 1193 dopo la sconfitta dell’ultimo regno indù di Delhi.
A spasso per il sito storico, il caldo del pomeriggio è davvero terribile, e noi vaghiamo qua e là per trovare un po’ d’ombra dove fermarci ad ascoltare la nostra guida che spiega la storia e l’architettura degli edifici.
La torre ha cinque piani distinti: i primi tre piani sono realizzati in pietra arenaria rossa, il quarto e il quinto piano sono di marmo e pietra arenaria.
Ai piedi della torre si trova la Moschea Quwwat-ul-Islam, la prima moschea ad essere costruita in India. Una scritta, sopra il suo portale orientaleggiante informa provocatoriamente che è stata costruita con materiali ricavati dalla demolizione di 27 templi indù.
Le origini di Qutab Minar sono avvolte nella polemica. Alcuni credono che sia stato eretta come torre di vittoria per indicare l’inizio della dominazione musulmana in India. Altri dicono che serviva come minareto per i muezzin per richiamare i fedeli alla preghiera.
A spasso per il sito storico, il caldo del pomeriggio è davvero terribile, e noi vaghiamo qua e là per trovare un po’ d’ombra dove fermarci ad ascoltare la nostra guida che spiega la storia e l’architettura degli edifici.
La torre ha cinque piani distinti: i primi tre piani sono realizzati in pietra arenaria rossa, il quarto e il quinto piano sono di marmo e pietra arenaria.
Ai piedi della torre si trova la Moschea Quwwat-ul-Islam, la prima moschea ad essere costruita in India. Una scritta, sopra il suo portale orientaleggiante informa provocatoriamente che è stata costruita con materiali ricavati dalla demolizione di 27 templi indù.
Le origini di Qutab Minar sono avvolte nella polemica. Alcuni credono che sia stato eretta come torre di vittoria per indicare l’inizio della dominazione musulmana in India. Altri dicono che serviva come minareto per i muezzin per richiamare i fedeli alla preghiera.
Terminiamo la nostra giornata al Tempio Bahai, chiamato Lotus Temple per la sua forma che ricorda un fiore di loto.
Questo tempio, che si erge in mezzo a lussureggianti giardini con belle fontane e vasche piene di acqua, è stato completato nel 1986.
Quale luogo migliore per concludere la giornata se non in questo tempio, dove la tolleranza e la convivenza è il criterio principale, e il silenzio e la tranquillità permettono la meditazione e la preghiera!