Le Moule è l’unico porto delle Guadeloupe affacciato sulla costa atlantica e per questo motivo è uno dei più battuti dagli alisei, i venti che spirano da est e permetto a Grande Terre [l’ala destra della farfalla] di avere un clima secco e piacevolmente “fresco” anche nei mesi più caldi.
Proprio grazie agli alisei ed all’esposizione ai venti, Le Moule è uno dei paradisi dei surfisti sull’isola e ultimamente anche numerosi kite-surfer approfittano delle correnti per divertirsi con le loro tavole e lo loro vele.
Noi siamo arrivati a Le Moule da St. François e percorrendo la Route Nationale 5, a circa 7 chilometri prima di giungere a destinazione abbiamo fatto un paio di tappe.
La prima tappa è stata di carattere “alimentare”, se vogliamo chiamarla in questo modo.
Abbiamo deviato verso la Sucrerie Gardel, unico zuccherificio delle Guadeloupe.
Accanto allo zuccherificio c’è anche la distilleria che è però di dimensioni piuttosto modeste.
Purtroppo non abbiamo potuto vedere la linea di produzione, ma ci siamo beati di fronte alle sterminate distese di coltivazioni di canna da zucchero dei dintorni.
La seconda tappa, di carattere architettonico, è stata quella alla Maison Zévallos.
Questa casa ha la particolarità di essere stata studiata e costruita dall’atelier di Gustave Eiffel.
In effetti questa casa [insieme ad un’altra uguale che abbiamo scoperto trovarsi a Pointe-à-Pitre] era destinata alla Lousiana. A causa di un ciclone, però, la nave che le trasportava negli Stati Uniti dovette fermarsi per un’avaria in Guadeloupe e in cambio della riparazione il capitano della nave vendette qui le due case.
Attualmente è possibile visitare il piano terra e il giardino, dove si trova un ristorante che offre la possibilità di organizzare grigliate all’aperto.
Arrivati a Le Moule abbiamo visitato il centro cittadino che si snoda tra la via principale che attraversa il paese e il lungomare.
L’architettura del centro è davvero tipica: la chiesa Saint-Jean-Baptiste è molto bella e particolare, a differenza di molte altre chiese dell’isola costruite in stile moderno, questa è in stile neoclassico; anche il municipio è degno di nota, sembra uno dei piccoli castelli della Valle della Loira, con le due torrette in zinco.
La particolarità dell’architettura del paese però sta nelle case, quasi tutte in legno e soprattutto molto colorate.
La solarità delle persone si rispecchia assolutamente anche nelle case e negli edifichi che frequentano.
Appena fuori dal centro, ritornando verso St. François abbiamo fatto tappa ad una delle spiagge più belle dei dintorni: la Plage des Alizés.
Questa spiaggia in erba, con una piccola lingua di sabbia bianca e fine è presa d’assalto dai locali durante il week-end che trascorrono qui intere giornate, grazie alla possibilità di organizzare grigliate sui barbecue in muratura e i gazebo in legno con panche e tavoli.
Al mattino presto o al pomeriggio prima di calar del sole la spiaggia brulica invece di sportivi che praticano jogging e utilizzano gli attrezzi messa a disposizione come una vera e propria palestra all’aperto.