In una torrida giornata di inizio agosto, sperando di trovare un po’ di frescura in montagna, siamo partiti alla volta della Val Chisone per una singolare scoperta.
La nostra meta era la Miniera Paola, a Prali, una vecchia miniera di talco trasformata in museo per spiegare la vita dei minatori in valle.
Scopriminiera è un ecomuseo che da alcuni anni offre l’opportunità di conoscere meglio la vita e le attività in Val Chisone fino alla prima metà del secolo scorso.
Ancora oggi l’estrazione di talco in val Chisone è un’attività importante, ma i minatori di oggi hanno a loro disposizione attrezzature e dispositivi che agevolano di parecchio il loro lavoro.
Aspettando che arrivasse l’orario della visita [ovviamente guidata e da prenotare con anticipo, onde evitare di non trovare posto] abbiamo visitato il museo allestito all’esterno della miniera.
Qui oltre a vedere i vari pezzi di roccia dalla quale si estrae il talco, si possono scoprire anche i vestiti dei minatori di un tempo, gli attrezzi di uso comune e si può guardare un breve filmato che racconta come trascorreva la giornata tipo in miniera.
Dopo esserci armati di caschetto e aver indossato maglioncini e k-way [consiglio di mettervi un paio di pantaloni lunghi anche in estate: all’interno fa veramente freddo] siamo entrati nella montagna.
Appena entrati la guida ci mostra la piantina delle varie miniere di talco della zona, tutte collegate tra loro da passaggi verticali [scale o ascensori].
Vediamo anche un ascensore e come viene manovrato; passiamo sopra al pozzo dove scorre la gabbia ed è impressionante: non si riesce a vedere il fondo!!
Finita la prima parte di spiegazione si parte a bordo del trenino fatto di carrelli un tempo utilizzati per la movimentazione della roccia ed ora adibiti a trasporto passeggeri.
La galleria è buia e stretta e la motrice piuttosto rumorosa…tranne alcuni momenti in cui i flash delle macchine fotografiche illuminano il passaggio, avanziamo al buio, in silenzio, riparandoci dall’aria fredda che ci sferza il viso.
A fine corsa arriviamo in un’area nella quale sono ricostruite le zone di lavoro; la guida illumina il percorso grazie ad una lampada ad acetilene: appena accesa arretriamo tutti pensando che qualcuno del gruppo abbia mangiato pesante, dato che il puzzo dell’acetilene ricorda molto quello dell’aglio. Veniamo però subito edotti dalla guida che ci spiega come funzionano queste lampade: l’acqua attraverso un foro gocciola sul carburo di calcio e la reazione chimica produce appunto acetilene che brucia creando una fiamma piuttosto vivace.
Andiamo a visitare una delle gallerie dove vediamo come i minatori rimuovevano i detriti dopo le esplosioni che permettevano di aprire i varchi e come venivano rinforzati i passaggi tramite assi e pali di legno.
Ad un certo punto la nostra attenzione viene attirata da uno scoppio e tutti quanti ci giriamo verso la fonte del rumore spaventati: nessun timore, sono ricostruzioni di suoni e vociare dei minatori, proprio come s stessero lavorando in una galleria a fianco alla nostra.
C’e persino la possibilità di calarsi nella parte! Incontriamo infatti un martello pneumatico “old style” e la guida invita uno di noi a provarlo; vi lascio immaginare il rumore assordante!
Terminiamo la visita nelle viscere della montagna seduti ai tavoli della “mensa”, un anfratto adibito per i pasti con panche e tavoli e spogliatoio.
Il rientro sul trenino è più traumatico dell’andata. All’andata infatti il percorso è leggermente in salita e la velocità è inferiore a quella del ritorno. Vi raccomando, attrezzatevi bene contro il freddo!
Scopriminiera è aperto tutto l’anno, salvo alcuni giorni di chiusura durante dicembre e le vacanze natalizie.
Si trova in Val Germanasca, per la strada che va a Prali, in Località Paola.
Per prenotazioni e informazioni telefonare a
Tel./Fax 0121.806987 – Cell 346.3003551
Sito internet: www.scopriminiera.it
Sito internet: www.scopriminiera.it
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