Sono appena rientrata da un on the road di pochi giorni in Olanda, ho ancora negli occhi il cielo azzurro, i prati verdi e puntinati di pecore e ho voglia di condividere con voi cosa sapere per intraprendere questo tipo di viaggio. A dispetto delle peggiori previsioni meteorologiche, abbiamo trovato 5 giorni stupendi, con sole a palla e cielo terso.
La scelta di visitare l’Olanda in modo diverso, ossia di evitare le grandi città e dedicarci ai paesi e alle campagne, è un format che ultimamente mi piace molto. Trovo che la “vita vera”, quella delle comunità al di fuori della frenesia e del caos cittadino, sia molto più interessante. Innanzi tutto mi permette di staccare e di rilassarmi, e poi mi dà la possibilità di entrare più a contatto con le persone, che solitamente sono meno di corsa e hanno più tempo per scambiare quattro chiacchiere con me.
Ecco allora che appena atterrati a Schipol, l’aeroporto di Amsterdam, abbiamo ritirato la nostra autovettura prenotata con anticipo e siamo partiti alla scoperta dell’Olanda più insolita.
Una piccola parentesi per l’affitto dell’automobile: solitamente prenoto l’auto con largo anticipo sui siti canonici (questa volta ci siamo affidanti a Rentalcars.com) e in loco tendo ad acquistare l’assicurazione tutto compreso: meglio spendere qualche soldino in più ed evitare di avere il patema d’animo nel guidare o, addirittura come successe ad una mia amica, dover sborsare migliaia di euro in seguito ad un incidente.
Il consiglio che do sempre, che ho già dato anche riguardo agli on the road negli USA, è quello di dotarsi di un navigatore satellitare. Può essere che siate appassionati di cartine geografiche e preferiate seguire la strada sulla mappa, ma il GPS vi aiuterà sempre a districarvi, soprattutto se vi capiterà di infilarvi in qualche stretta strada di città senza sapere più da che parte girare.
Le strade
Voglio fare un applauso gigante alle strade olandesi: in 5 giorni di percorrenza non abbiamo trovato una buca che sia una. Il manto stradale è perfetto, ben curato e scorrevole. Gli unici sobbalzi si hanno in prossimità dei semafori fuori città; proprio lì infatti, appena superata la linea di stop del semaforo, ci sono dei piccoli dossi che aiutano a rallentare. Fate attenzione quindi quando arrivate in prossimità di un semaforo a non accelerare, bensì a ridurre la velocità altrimenti vi troverete a volare come Bo e Luke in Hazzard fin oltre l’incrocio!
Le autostrade sono gratuite e curate nei minimi dettagli. Fate attenzione però ai limiti di velocità (c’è sovente il rischio di essere intercettati da qualche radar per il controllo della velocità): in città il limite massimo è 50 km/h, fuori città 80 km/h e sulle autostrade 120 Km/h, tranne su alcune tratte a sud in cui si aumenta a 130 Km/h o a nord in cui si diminuisce a 100 km/h.
Alzate sempre lo sguardo quando siete in autostrada: spesso, sui pannelli luminosi piazzati a distanza regolare, compare un limite diverso dal solito; si tratta di limiti più bassi nel caso il traffico sia più intenso. Fate attenzione anche quando vedete una X rossa su uno di quei pannelli, vuol dire che da lì in avanti non si può transitare su quella corsia.
In città prestate rigorosa attenzione ai pedoni e alle biciclette, che quasi sempre hanno la precedenza. Talvolta gli incroci con le piste ciclabili sono regolati da semafori. In questo caso se è verde per voi avete la priorità, ma nel caso in cui gli incroci non siano regolati, dovete cedere il passaggio.
Attenzione anche quando svoltate! Fate sempre attenzione che nella pista ciclabile che scorre accanto alla vostra carreggiata non stiano transitando biciclette. Parlo per esperienza personale. Un pomeriggio, tornando a casa, ero in procinto di svoltare a destra verso l’ingresso del parcheggio e non mi sono accorta di un ciclista che sopraggiungeva, se non all’ultimo momento. Questo signore mi ha incenerita con lo sguardo e mi sono sentita piccola piccola. Questo per dire che voi, autisti, in confronto ai ciclisti non siete nulla!
I parcheggi
Per quanto riguarda i parcheggi, fate attenzione in città: assicuratevi sempre, chiedendo a qualcuno, di poter lasciare l’auto anche nei parcheggi a pagamento. A Leida, per poco, occupavo il posto della polizia municipale senza rendermene conto!
In molti luoghi ci sono parcheggi sotterranei, prediligete quelli, in modo da essere certi di poter tranquillamente sostare a vostro piacimento.
I parcheggi sono piuttosto cari, una manovra questa per disincentivare l’utilizzo dell’automobile. Manovrache sembra prendere sempre più piede anche in un paese prettamente votato allo spostamento su due ruote.
Se vi trovate poi a percorrere le strade e le autostrade olandesi durante la primavera, buttate un occhio ai campi che costeggiano la strada. Vedrete tripudi di colori meravigliosi grazie a iris, tulipani e giacinti che vengono coltivati per i bulbi.