Meknes, la più piccola delle città imperiali, si trova in una delle più belle zone del nord del Marocco, tra dolci colline coltivate a ulivi e vite. Bellissima e affascinante, è immersa in un atmosfera tranquilla e persino un po’ sonnolenta. E’ piacevole camminare tra i vicoli della medina, dove si possono apprezzare i suoi edifici storici, ricchi di mosaici di maiolica verde, complicati come ricami.
La storia di Meknes è legata al nome del sultano Moulay Ismail, che ne fece la capitale del regno tra il 1672 e il 1727. Sultano molto autoritario, si racconta volesse sposare la figlia del re di Francia Luigi XIV. A causa del suo rifiuto, pare che il sovrano intendesse costruire il più grande palazzo reale del paese, superiore in dimensioni a quello di Versailles, come prova del suo potere. In realtà non fece in tempo a costruirlo ma riuscì comunque a trasformare quello che era un insediamento militare in una città “makhzen”, cioè imperiale e grandiosa. Meknes fu un enorme cantiere, i cui lavori venivano seguiti personalmente dal sultano. Per costruire la città, il sultano utilizzò manodopera principalmente composta da schiavi e prigionieri di guerra.
Piazza El Hedim e Bab el Mansour
![]() |
Piazza El Hedim |
Qui potete passeggiare, ascoltare i musicisti di strada, comprare le olive (che hanno fama di essere le più buone del Marocco). In alternativa salite su una delle terrazze a berè il tè e ammirare dall’alto la Bab el Mansour, una delle più belle porte del Marocco. E’ decorata con maioliche verdi e in passato fu luogo macabro in quanto vi si tenevano i processi e si appendevano le teste delle persone giustiziate.
![]() |
Bab El Mansour |
La medina e il mausoleo di Moulay Ismail
Sul lato della piazza opposto alla porta, si entra a sinistra nella mellah, il quartiere ebraico e, sulla destra, nella medina, patrimonio mondiale dell’Unesco dal 1996. Passeggiando tra i vicoli, si arriva alla medersa Bou Inania, una delle più belle scuole coraniche di tutto il Marocco, di cui oggi è possibile visitare le celle al secondo piano. La medina è un piccolo gioiello, pochi turisti tra i vicoli scuri, scene di vita quotidiana che rendono l’atmosfera più vera.
![]() |
Medina di Meknes |
La Meknes imperiale
Nella piazza accanto al Mausoleo, potete decidere di proseguire la visita della città imperiale facendo un giro in calesse. Il giro dura circa un’ora, escludendo eventuali soste presso i luoghi di interesse (se volete, il conducente vi attende durante la visita). Si costeggia Dar el Makhzen, il palazzo imperiale, che non si può visitare perché è attualmente una delle residenze reali, e si arriva ad una gigantesca costruzione, Heri es-Souani (o Dar El Ma). L’edificio ospitava i granai reali, seminterrati, con mura spesse per mantenere la temperatura interna fresca e costante. Accanto ai granai si trovano le scuderie reali. Si tratta di un sistema di archi posti su 23 navate, che ben rappresentano le ambizioni imperiali di grandezza: ospitavano infatti i 12000 cavalli del possente esercito di Moulay Ismail. I giochi di luce tra le arcate creano un’atmosfera molto suggestiva.
![]() |
Heri es-Souani (o Dar El Ma) |
A torto, non tutti i viaggi in Marocco prevedono la visita di Meknes, preferendole città più famose come Marrakech o Fes. E’ invece una città da non perdere, ricca di architetture che ne ricordano il passato imperiale, con un’atmosfera autentica e a misura d’uomo, un volto diverso del Marocco…
Altri post sul Marocco:
Marrakech, un posto speciale nel nostro immaginario
Essauria, la città bianca sull’Atlantico
Ai piedi dell’Atlante:la magica Valle della Draa, tra palmeti, kasba e ksar
Il fascino di Fes, la più antica delle città imperiali del Marocco