Post di Viaggio

Una giornata a Napoli

Complice il buono di Trenitalia regalatomi per il mio compleanno, ho deciso di prendere il treno e vedere finalmente Napoli.
Sì, lo ammetto, non ci ero mai stata!
Mi sono regalata una giornata tra le vie di Napoli e il buon cibo, ovviamente senza glutine!

Da Roma in poco più di un’ora si arriva alla stazione di Napoli Centrale; io sono andata senza programmare nulla e arrivata in stazione la prima cosa che ho voluto fare è stata vedere il mare. Mi è capitato spesso di incontrare colleghi napoletani che si erano trasferiti a Roma: tutti hanno sempre detto che la cosa che mancava di più era il mare a portata di vista.

Dalla stazione ferroviaria si scende a metro Garibaldi, stazione di partenza della L1, considerata l’arteria principale che arriva fino a Piscinola e collega il centro cittadino con i quartieri alti e con la periferia Nord.
Se andate a Napoli vi consiglio di vedere tutte le fermate della metropolitana: quella di Toledo è considerata la fermata metro più bella al mondo, ma tutta la linea è interessante in quanto fa parte del circuito delle stazioni dell’arte, in cui sono esposte opere di artisti contemporanei per favorirne la conoscenza e la diffusione.
Io, avendo poco tempo a disposizione, ho fatto la scelta di girare il più possibile a piedi, ma già il passaggio dalla stazione del treno a quella della metro merita una visita.
Sono scesa a Municipio, dove nei pressi si trovano il Molo Beverello,  Castel Nuovo (il famoso Maschio Angioino), lo storico teatro Mercadante, diversi alberghi, ma soprattutto, da lì, si vede il mare!

Dietro consiglio di un amico mi sono diretta verso Piazza del Plebiscito, ma prima di iniziare la passeggiata mi sono concessa un buon caffè!
Devo essere sincera, sono scesa a Napoli soprattutto per provare il famoso caffè napoletano e la pizza, perchè mi hanno detto: è l’acqua di Napoli che fa la differenza”!
 
L’idea, come citato nella canzone “Reginella”, è di passare in via Toledo, una delle più belle vie di Napoli secondo me (dovrò tornare per vederle tutte, ma per ora è lei che vince su quelle che ho visto). E’ una via piena di negozi e andando verso Piazza Trieste e Trento, sulla destra troverete dei vicoletti bellissimi, in salita: siamo nei Quartieri Spagnoli chiamati così perchè costruiti durante la dominazione spagnola per ospitare i tanti militari inviati a reprimere eventuali rivolte o di passaggio.

Qui è pieno di negozi artigiani e di posti dove gustare le meraviglie culinarie napoletane; io ho cercato di passeggiare velocemente per non rischiare di dover tornare con la valigia pur essendo partita senza!

All’altezza dell’ingresso della Galleria Umberto I, dovete assolutamente fermarvi perchè sarete attratti da un buonissimo profumo di Sfogliatelle: non vi sarà difficile riconoscerlo; io purtroppo non ho potuto assaggiarle (non sono senza glutine) e mi sono accontentata di ”sniffare” un po’, ma voi andate e fatemi sapere!
Proseguendo vi troverete nella piazza che ospita la Fontana del Carciofo, nome derivante dalla forma della corolla da dove sgorga l’acqua: questa fontana è stata recentemente restaurata.

Salendo ancora finalmente si arriva a Piazza del Plebiscito, dove c’è il Palazzo Reale di Napoli e la Basilica Reale Pontificia San Francesco da Paola; la foto cerca di rendere l’idea di quello che si prova entrando in questa piazza, ma vi assicuro che è veramente spettacolare.

Nel frattempo è giunta l’ora del pranzo, quindi, direzione pizza!!!!
Nel tragitto mi godo un po’ il panorama, il mare, un raggio di sole che ogni tanto fa capolino, il Vesuvio e in lontananza le isole di fronte al Golfo di Napoli.
Su Via Nazzario Sauro ci sono palazzi bellissimi affacciati sul golfo, mentre Via Partenope è caratterizzata da alberghi e ristorantini e da Castel dell’Ovo; questo è un posto dove potrei tranquillamente vivere, per la bellezza e la location, proprio sul mare.
Siamo in quello che è stato definito il ”Lungomare liberato”: infatti non ci sono auto, ma solo pedoni, biciclette, carrozzine; tutto molto rilassante ed immagino che nei giorni di festa sia pieno di gente
Io, durante una giornata infrasettimanale, ho trovato principalmente turisti o persone in pausa pranzo; cosa darei anche io per poter fare una bella pausa pranzo sul lungomare! Il pomeriggio prenderebbe sicuramente tutta un’altra piega.
Ma veniamo al secondo motivo per cui sono a Napoli, la pizza! Mi è stato consigliato un locale, più volte testato da un gruppo di amici celiaci che è proprio in Via Partenope 15/18 e si chiama Mammina.
Sono la prima cliente della giornata: scelgo il posto più vicino al mare e fortunatamente esce un bel raggio di sole che mi accompagna per tutta la durata del pranzo.
Per iniziare, un prosecco gentilmente offerto; ordino un misto fritti, per provare un po’ tutto (anche su consiglio del cameriere) e alla fine la pizza Margherita, un classico.
I fritti sono decisamente abbondanti, tanto che mi viene il dubbio che abbiano fatto una porzione doppia, oppure che vedendomi sola abbiano pensato di coccolarmi così; la pizza è veramente buona, finalmente la vera pizza napoletana anche senza glutine!
Credit: Mammina Napoli
Credit: Mammina Napoli

Da Mammina si trova di tutto: oltre alla pizza hanno anche primi piatti, secondi e dolci, con e senza glutine; io spero di riuscire a tornare per provare qualche primo molto interessante che ho visto sugli altri tavoli accanto al mio.
Non ho preso il caffè perchè a pranzo ho ricevuto una telefonata: vi ricordate il mio primo post sulla Basilicata? Massimo, il fotografo che mi ha ritratto mentre guardavo il verde della Basilicata è di Napoli e, sapendo che ero in zona, mi ha invitata per un caffè e per un giro nei punti meglio raggiungibili con la macchina: senza di lui non avrei potuto vedere alcuni splendidi panorami e conoscere tante cose.
Da via Petrarca, quartiere Posillipo, si vede il classico panorama del golfo, con il Vesuvio, Capri e Sorrento; peccato la giornata non fosse troppo limpida.
Passando dal lato opposto, sempre a Posillipo, lungo via Manzoni, si vede BagnoliFuorigrotta e la zona che stanno bonificando dove c’era l’Italsider; sullo sfondo si possono vedere PozzuoliProcida Ischia. Il piccolo isolotto, invece, è Nisida, che ospita il carcere minorile.
Tornando indietro costeggiamo Villa Rosebery, la villa presidenziale, per scendere “da Giuseppone a Mare” uno storico ristorante dove vorrei andare di sera, per vedere Quanno sponta la luna a Marechiare. In foto si vede anche Villa Volpicelli ideale per godersi ”un posto al sole”.
A Mergellina, in uno degli chalet abbiamo preso un caffè; lo ammetto, è tutta un’altra cosa! Intanto ti danno un bicchiere d’acqua senza doverlo chiedere, in alcuni posti addirittura frizzante. Posso chiaramente testimoniarlo visto che in tutta la giornata ho preso ben 4 caffè, tutti molto densi e bollenti, come piacciono a me.
Risaliamo in macchina direzione Vomero e, a San Martino, vediamo il cuore di Napoli: il centro storico. Spaccanapoli è la strada dritta che si vede sulla destra, in fondo il Centro Direzionale costruito dall’architetto giapponese Kenzo Tange completato nel 1995.
Massimo è veramente un ottimo cicerone; dovendo tornare a lavoro, mi dà un passaggio ai confini della zona ztl, da cui proseguo a piedi, un po’ senza meta, lasciandomi ispirare dalle stradine che mi sembrano più interessanti.
Percorro Via dei Tribunali fino a Via Duomo, deviando per vedere la Chiesa di San Domenico Maggiore (nella piazza omonima) e il Museo Cappella Sansevero dove si trova il Cristo velato (purtroppo per la fila non sono riuscita a vederlo, la prossima volta proverò a prenotare la visita).

Dopo aver visto il Duomo e aver tanto camminato un caffè e una Zeppola di San Giuseppe me le merito proprio, quindi a Via Floria  mi fermo da Rescigno per una merenda rifocillante, sempre senza glutine e per prendere qualcosa da portare ai miei genitori: opto per due ”Biancaneve”, brioche morbide ripiene di crema di latte, secondo i miei molto buone, nonostante abbiano dovuto affrontare un’altra ora insieme a me in giro per i negozi di Via Duomo e il viaggio di ritorno a Roma.
Infine, dopo una giornata tra bei posti, buon cibo, bella gente, tornata in stazione nell’attesa della partenza del treno posso godere dell’allegria e della musica napoletana, grazie anche alla presenza del pianoforte a disposizione.

Cosa è mancato alla mia visita a Napoli? Magari un giro al Rione Sanità per vedere le catacombe e il Cimitero delle Fontanelle. Ne approfitterò la prossima volta!

Se non volete visitare Napoli da soli, vi suggerisco alcuni Free Tour organizzati da Civitatis che potrebbero fare al caso vostro:

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