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Una notte nel deserto dell’Oman: Wahiba Sands

Una delle tappe più attese del nostro viaggio in Oman è stata sicuramente la notte del deserto di Sharqiyah altresì detto Wahiba Sands. Erano passati troppi anni dalla mia prima ed unica esperienza nel deserto, quella volta quello tunisino, e non vedevo l’ora di ripetere l’esperienza e di condividerla con Alex e polpettina.

Quello dell’Oman è quanto di più simile al classico immaginario del deserto: dune sabbiose totalmente inabitate che si estendono per chilometri e chilometri. I maggiori insediamenti turistici si trovano sull’autostrada che collega Ibra a Sur nei pressi delle località di Al Wasil o di Mintrab dove è possibile organizzare un ritiro se non si dispone di una vettura 4×4. Una notte nel deserto, in un campo tendato dotato di più o meno confort è sicuramente un’esperienza memorabile che sento di suggerire a chiunque.

Per la nostra notte nel deserto dell’Oman con polpetta duenne e compagno di viaggio non troppo spartano ho cercato un campo tendato che potesse offrire un minimo di confort. Ho quindi scartato i campi esclusivamente tendati con bagni in comune come quello dove è stata Paola in Giordania e puntato su uno con strutture in muratura. La scelta è caduta sull’Arabian Oryx Camp per la presenza in questo resort di molti animali, una delle poche cose che al momento attraggono Arianna unitamente ai parchi giochi.

Una notte nel deserto dell'Oman:Wahiba Sands - Arabian Oryx Camp

Una notte nel deserto dell'Oman: Wahiba sands

Ho scelto una stanza Deluxe in muratura perché temevamo che l’escursione termica si facesse sentire molto, invece col senno di poi, possiamo dire che durante la nostra permanenza a marzo la notte non è stata affatto fredda. Non ci siamo pentiti però di aver scelto questo tipo di sistemazione davvero molto confortevole con bagno in camera, un ampio letto matrimoniale e lettino singolo. L’area delle stanze deluxe era molto vicino al complesso centrale con il ristorante e i due ampi spazi dove rilassarsi; uno al coperto detto Majlis dotato di panche su tutto il perimetro e arredato con tappeti e cuscini persiani e thè, caffè e datteri a disposizione, ed una all’aperto detto Manama dove sdraiarsi per ammirare il cielo stellato. Qui purtroppo o per fortuna c’è anche il Wi-Fi quindi è difficile staccare completamente per immergersi nel silenzio del deserto ed è sempre qui che la sera ci sono spettacoli musicali e danze omanite.

Nei campi tendati solitamente, anche su booking o su altri portali, unitamente alla notte viene offerta la mezza pensione.

Cena e colazione nel nostro caso erano serviti a buffet in un ampio ristorante al coperto con tavoli normali con sedie e tavolini bassi contornati da tappeti e cuscini “arabian style” dove abbiamo cenato noi. In entrambi i pasti la cucina era internazionale ed omanita, io ed Alex a cena ci siamo concentrati sulla carne grigliata marinata in un mix di erbe omanite veramente deliziosa mentre Arianna si rifaceva un po’ con riso, pasta e patate.

N.B. Avevo letto che in questo campo venivano serviti alcolici a cena, purtroppo la notizia è falsa in quanto c’erano solo ed esclusivamente birre analcoliche.

Come già anticipato all’inizio di questo post, quando si prenota una notte al campo tendato spesso ci si accorda anche sul luogo del ritrovo. Tendenzialmente infatti, solo i locali si avventurano con il 4×4 sulle dune sabbiose del deserto e si preferisce lasciare l’auto a noleggio, nel nostro caso una comoda berlina, con la maggior parte dei bagagli, alle porte del deserto. Il nostro luogo di “pick up” era un benzinaio della località di Al Wasil dove la nostra guida ci ha caricati sul pick up 4×4 e condotti al campo tendato (abbiamo smontato il seggiolino per Arianna dalla nostra auto a noleggio e lo abbiamo montato sulla Toyota e meno male perchè qualche bel salto lo abbiamo fatto). Nel costo del transfer era inclusa una breve sessione di dune bashing al tramonto. Ovvero un giro in macchina di circa due ore per divertirsi a “sgommare” sulle dune del deserto ed ammirare stupendi panorami sabbiosi con la luce rossa del tramonto. Non si tratta di nulla di particolarmente esclusivo perché tutti gli ospiti dei campi tendati si concentrano in queste ore negli stessi spazi e per quanto questi non siano ristretti si ha la sensazione di essere in un grande gruppo vacanze.

L’Arabian Oryx Camp offre molte altre attività da svolgere nel deserto tra cui trekking a piedi, sand board, cammellate, quad, safari nonché cene romantiche sulle dune o feste di compleanno. Noi con una sola notte di permanenza abbiamo approfittato dei momenti liberi pre e post escursione di dune bashing per rilassarci e goderci l’atmosfera del deserto.

Abbiamo fatto un bel giro a piedi per fare ammirare ad Arianna gli animali tipici del deserto quali capre, pecore, cammelli, orici, offrendole anche la possibilità di andare a fare una passeggiata a bordo di un cammello ma purtroppo non ne ha avuto il coraggio.

Nel campo è presente anche un piccolo e -un tempo – grazioso parco giochi, peccato per il cattivo stato di manutenzione in cui versa altrimenti sarebbe stato sicuramente molto apprezzato visto che è stato uno dei motivi che mi ha fatto scegliere l’Arabian Oryx Camp.

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