incantevole paesino della Provenza incastonato nella roccia calcarea, famoso per le sue
ceramiche, ma soprattutto per i dipinti delle ceramiche stesse. Non ne sapevamo molto, la partenza era stata alquanto improvvisata, ma non avremmo potuto scegliere un posto migliore per rilassarci e ritemprarci! Il canto delle cicale, i profumi della Provenza, il sole e il cielo che più blu non si può ci accolgono a Moustier e ci invitano a scoprire questo piccolo borgo dove il turismo slow la fa da padrone.
Moustiers è veramente una
bomboniera, straripante di turisti che mangiano un gelato o bevono una
bibita ai deliziosi tavolini dei café, dopo aver affrontato la salita a Notre Dame de Beauvoir, la
piccola cappella della città.
Per arrivarvi dovete percorrere una deliziosa quanto impervia stradina in pietra composta da 262 scalini in cima alla quale si può godere di una vista fantastica sul borgo e più in lontananza di uno splendido panorama.
La piccola cappella, in stile romanico, risale al tardo XII secolo e fu costruita sulle vestigia di un tempio mariano del V secolo.
Nel 1860 le quattordici stazioni della via crucis dislocate lungo il sentiero furono rinnovate con decorazioni in ceramica; osservatele e sarà un bel modo per distrarsi dalla fatica della salita.
Il nostro consiglio è comunque quello di intraprendere la salita [che dura circa una mezz’ora] il mattino presto, quando il sentiero è ancora all’ombra, per evitare la calura. C’è anche la possibilità di percorrere un sentiero più ombreggiato nel bosco, che potrete considerare per il ritorno in quanto è più segnalato dal sagrato della chiesa che non dal paese.
Per assistere ad una celebrazione tipica, vi suggeriamo di visitare Moustier e salire alla chiesa l’8 settembre; in questo giorno si celebra la natività e dopo la messa viene offerta una colazione in piazza.
Il piccolo borgo, uno dei più belli di Francia, è tempestato di fontane come molti altri della Provenza: alcune molto particolari altre più grandi, un tempo adibite al lavaggio dei panni. Questa particolarità l’ha resa dal nostro punto di vista una città dog-friendly: nonostante il clima davvero caldo trovato ad agosto, CAT aveva sempre la possibilità di rinfrescarsi e dissetarsi!
Un’altra peculiarità di questo paesino arroccato nella montagna è la sua stella! La stella d’oro appesa ad una fune di 225 metri che attraversa la valle è, secondo il poeta Frédéric Mistral, un ex-voto fatto a Santa Maria da un cavaliere imprigionato dai saraceni durante le crociate.
Moustiers Sainte Marie è conosciuta in tutto il mondo per la raffinatezza delle sue ceramiche, esposte in tutte le gallerie e negli atelier dove è possibile anche assistere alla sua lavorazione e decorazione. Se siete particolarmente interessati vi è anche un museo proprio dedicato alla storia della ceramica: il Musée de la Faïence.
La particolarità di queste ceramiche è data dalla decorazione: i colori utilizzati sono solamente il blu ed il giallo (talvolta mischiato per ottenere il verde) e il simbolo delle ceramiche è l’uccello stilizzato.
Moustier, oltre che per visitare il Canyon del Verdon e percorrere come abbiamo fatto noi i numerosi sentieri di hiking che lo popolano, è un’ottima base per praticare gli sport acquatici offerti da Lac de Sainte-Croix o per trascorrere una giornata immersi nel lilla dei campi di lavanda in fiore dell’Altopiano di Valensole.