Mangiare a

Mangiare a Barcellona tra tapas, paella e pintxos

Mangiare a Barcellona non è sicuramente rischioso come a Londra. Gli spagnoli ci somigliano molto in fatto di cibo e cultura eno-gastronomica con la differenza che a Barcellona si mangia praticamente tutto il giorno: gli orari del pranzo e della cena sono talmente spostati in avanti che è difficile arrivare all’orario di cena senza essersi concessi uno spuntino spezza-fame.
Ma andiamo con ordine, partiamo dalla colazione, di fronte ad una varietà esagerata di dolci e dolcetti esposti in moltissime pasticcerie del Barrio Gotico, non mi sono nemmeno posta il problema di quale fosse la colazione catalana per eccellenza. 

Sicuramente i chuchos sono stati tra i miei preferiti, simili ai Krapfen, ripieni di crema ma molto più facili da addentare per strada per la loro comoda forma a cannolo ma anche la ensaïmada, dolce originario delle isole Baleari e anch’esso ripieno di crema (ma non fritto). Una delle pasticcerie che vi consiglio è La Colmena, (Plaça de l’Àngel,12) in attività dal 1849 famosa soprattutto per la produzione artigianale di caramelle; un’altra, poco distante, è la Santa Clara (Carrer de la Llibreteria, 21) anche questa molto antica e con una vetrina ricchissima di specialità catalane tra cui la Tartaleta Music, la Tartaleta Barcelona e naturalmente la Crema Catalana. I churros invece sono stati per noi una piccola delusione, non siamo riusciti infatti ad assaggiarli appena fatti, ci abbiamo provato due volte ed entrambi avevano una consistenza gommosa.
 
Per pranzo le tapas sono la risposta ai vostri languori. Con tapas si intende qualsiasi piatto di aperitivo o antipasto, freddo o caldo che sia, l’importante è che venga condiviso con i commensali: si ordinano un po’ di tapas e si mangiano tutti insieme. Le tapas più comuni sono senza dubbio il pan con tomate, pane con pomodoro grattuggiato sopra, simile alle nostre bruschette ma meno saporito, le patatas bravas, ottime patate al forno servite con una maionese all’aglio (più o meno invadente a seconda dei locali), i pimientos del padron, piccoli peperoni verdi fritti o le varie croquetas di carne, di formaggio o vegetariane; non può mancare anche un piatto di jamón ibérico.

I due locali in cui abbiamo assaggiato le migliori tapas sono il Tantarantana in pieno Born con alcuni tavolini nella piazzetta antistante e anche piatti a base di pesce un po’ più ricercati a menù, ed il Terra Mar nel Raval, frequentato anche per i suoi cocktail e, aggiungo io, per l’ottima Sangria ed i timballi di verdura con l’uovo sopra, molto originali e gustosi! 

Le tapas sono anche perfette per un brunch anche se molti locali hanno un menù più internazionale per la domenica ed i festivi. Scendendo dal Montjuïc, tra le fermate della metropolitana di Parallel e Poble Sec, in Carrer del Parlament, abbiamo intravisto diversi locali affollati di barcellonesi intenti a godersi il brunch della domenica. Purtroppo non conoscendo questa usanza abbiamo provato ad infilarci in uno di questi locali invano, le liste d’attesa per un tavolino da due erano piuttosto scoraggianti!

Un’alternativa più veloce al pranzo a
base di tapas è una baguette farcita, servita aperta o chiusa. Ci sono
molti negozi della catena “La Baguetina Catalana, l’abbiamo assaggiata un giorno che andavamo un po’ di fretta e non era niente male!

I concorrenti più spietati delle tapas sono però i pintxos, dei piccoli sandwich originari dei paesi baschi ormai molto diffusi in tutta la città. Noi abbiamo provato quelli del Euskal Etxea, una taverna tradizionale e sidreria basca. I pintxos qui sono tutti allineati sul bancone del bar mentre nell’altra sala con tavoli più eleganti è possibile gustare altri piatti della cucina basca. La varietà è ampissima e sicuramente colpisce la cura con cui questi stuzzichini sono preparati e farciti. Ottimi abbinamenti e ingredienti ricercati che giustificano solo parzialmente i 2€ cadauno che pagherete alla cassa presentando gli stuzzicadenti dei pintxos che avete consumato. 

 

Per mangiare una buona Paella ci siamo affidati invece ai consigli di Martina un’amica che vive a Barcellona da un annetto. Sapendo che alloggiavamo nel Born ci ha suggerito il ristorante Senyor Parellada in Carrer de l’Argenteria, un tempo zona portuale della città e frequentata quindi da viaggiatori di tutti i tempi. Il locale è molto elegante con varie sale disposte attorno ad un cortile a cielo aperto. Dopo un antipasto di gamberoni grigliati passiamo subito alla Paella Parellada di carne e pesce che si presenta inaspettatamente scura, non gialla come spesso capita in Italia e con un gusto molto intenso più carnivoro del previsto, ma ottimo!

Dopo la porzione abbondante di paella ci rimane solo un buchino per la Crema Catalana, che non ci delude!

A Barcelona abbiamo festeggiato anche il compleanno di Alex e per farlo abbiamo deciso di affidarci ai consigli esotici di Martina. Non siamo molto amanti della cucina asiatica ma non disdegnamo quella araba, in questo caso poi ci siamo lasciati attirare dal fatto che lo Ziryab fosse un locale con cucina fusion arabo-catalana. Non sapendo molto orientarci tra i piatti abbiamo optato per il menù degustazione “Ziryab Experience” che propone anche dei calici di vino abbinati ad ogni portata. Iniziamo quindi con una selezione di salse accompagnate da mini-pita Palestinesi cui segue un piatto di antipasti caldi: falafel, involtini di datteri e bacon, formaggio di capra con pesto e patate dolci aromatizzate alla cannella, accompagnati naturalmente da un calice di Cava fresco. Gusti nuovi, dolci ma dosati eccezionalmente!

Passiamo poi al piatto “principale”, scegliamo uno spiedino di tacchino marinato alle erbe e non ci facciamo mancare una selezione di formaggi catalani che ancora non siamo riusciti ad assaggiare, tutti veramente particolari!

Chiudiamo la degustazione con una selezione di dolci, anch’esso costituito da un mix di sapori arabi e non accompagnati da un tè alla menta che mi riporta subito nel deserto del Sahara.

  



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