Siamo arrivati a Oaxaca, seconda tappa del nostro viaggio in Messico, alle 7 di mattina con il primo di una serie di diversi autobus ADO che ci hanno scarrozzato in giro per il paese.
Per la tratta Città del Messico – Oaxaca, una delle più lunghe, abbiamo optato per un viaggio notturno con la classe più confortevole: la ADO Platinum che offre una serie di servizi simili a quelli cui siamo abituati per volare: una sala di attesa riservata, un kit per dormire (mascherina e coperta), una bevanda e un auricolare per godere dell’intrattenimento musicale e cinematografico. La partenza a mezzanotte dalla stazione TAPO ci ha consentito di goderci la serata in un ristorante carinissimo di Città del Messico e di risparmiare il costo di una notte in hotel. Le poltrone erano larghe e completamente reclinabili ed io, che non sono una gran dormigliona fuori da un letto, sono riuscita a riposare per quasi tutta la durata del tragitto.
Abbiamo scelto quindi il tour in minibus organizzato per vedere i dintorni di Oaxaca ed in particolare: El Tule, Mitla, Hierve el Agua, Teotitlan del Valle ed una distilleria di Mezcal con pick up direttamente in ostello alle 9. Giusto il tempo per una abbondante colazione, stavolta tipicamente messicana e si parte.
La guida, Graziela, spiega il programma della giornata in spagnolo ed inglese.
Prima fermata El Arbol del Tule forse l’albero più grande al mondo, molto più probabilmente quello con il tronco più ampio, circa 11m di diametro, e uno dei più anziani censiti: circa 1500 anni.
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El Arbor del Tule |
Dopo una breve sosta nel cortile della Chiesa che ospita El Tule ci dirigiamo alle Rovine di Mitla, il primo sito archeologico del nostro viaggio in Messico.
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Rovine di Mitla |
Si tratta di rovine zapoteche risalenti agli ultimi due o tre secoli prima della conquista spagnola di cui si sono conservati splendidamenti solo gli stucchi e le decorazioni intarsiate.
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Mosaici di stucco di Mitla |
Dopo la visita del Grupo de las Columnas e del Grupo Norte ci dirigiamo a Hierve El Agua un complesso termale formato da alcune pozze poste sulla cima di una collina.
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Pozze termali di Hierve El Agua |
Qui è possibile concedersi un bagno rinfrescante e ammirare sul versante opposto della collina, una formazione calcarea creatasi nel corso dei millenni dal gocciolio di acqua ricca di minerali su una rupe.
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Formazione mineraria a Hierve El Agua |
Dopo la sosta rigenerante alle sorgenti termali è tempo di pausa pranzo. L’autista del minivan ci porta ad un ristorante a buffett con formula All Inclusive per 150 pesos. Non è la cifra che eravamo intenzionati a spendere per pranzo ma la pausa si preannuncia lunga e decidiamo di aderire all’iniziativa (ecco un altro svantaggio della tour organizzato). Condividiamo il tavolo con una coppia di messicani di Puerto Escondido in vacanza ad Oaxaca che ci insegna a farcire le tortillas con ogni ingrediente a disposizione. Fortunatamente dopo l’abbuffata ci aspetta la visita alla produzione artigianale di Mezcal, un distillato a base di agave, la versione meno commerciale della famosa Tequila.
I cuori delle piante di agave, le piñe, vengono cotti in una buca scavata nel terreno, coperte da un telo dopo di che vengono triturate e messe in un contenitore a macerare per diversi giorni. Si passa poi alla distillazione con strumenti molto simili a quelli usati in Italia per la grappa.
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Affumicatura dei cuori di Agave per la produzione di Mezcal |
A seconda dell’invecchiamento si producono tre tipi di mezcal: il bianco, lasciato ad invecchiare solo due mesi, il reposado che rimane da due mesi ad un anno nelle botti di legno e l’Anejo che riposa oltre un anno. In alcune bottiglie per aromatizzare il distillato viene inoltre inserita una larva di coleottero, il verme che rende il mezcal così famoso anche in Italia.
Ultima tappa della giornata: Teotitlan del Valle un villaggio famoso per la tessitura a pochi chilometri da Oaxaca. Qui la tradizione della tessitura risale all’epoca preispanica, la colorazione delle lane avveniva con prodotti naturali quali piante, minerali ed insetti. I tappeti in esposizione dagli artigiani sono incredibili con motivi svariati che spaziano da disegni geometrici ai dipinti di Frida Khalo.
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Filatura della lana per la tessitura di tappeti |
Il nostro secondo giorno ad Oaxaca lo trascorriamo in maniera molto più indipendente. Facciamo colazione con un dolce acquistato da uno dei carretti della piazza principale, lo Zocalo, e all’Ufficio del Turismo scopriamo dell’esistenza di un bus per il sito archeologico di Monte Alban (55 pesos a testa per andata e ritorno, capolinea in Calle Mina). Ci dirigiamo subito lì e appena arrivati non possiamo che gioire della nostra decisione. Il sito occupa un’intera collina e seppure precedente a quello di Mitla, visto il giorno prima, è molto più spettacolare, imparagonabile sia per vastità che per conservazione e soprattutto per l’idea di città Atzeca che ci trasmette.
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Il sito archeologico di Monte Alban |
Questa città composta da templi, palazzi, un osservatorio e una piazza dedicata agli spettacoli arrivò ad avere più di 25.000 abitanti nel suo periodo di massimo splendore tra il 300 e il 700 d.C. quando tutti i fianchi della collina principale erano abitati grazie a dei terrazzamenti.
Rientrando in centro ad Oaxaca ci fermiamo per pranzo al Mercado 20 de Noviembre dove assaggiamo il piatto più tipico della zona: il Mole, una salsa a base di noci, peperoncino, spezie e cioccolato.
Trascorriamo il pomeriggio nel cuore della città coloniale tra lo Zocalo e le sue case con portici colorati, il Templo de Santo Domingo e il Museo de las Culturas de Oaxaca che meriterebbe almeno due ore. Noi invece lo visitiamo di corsa percorrendo le infinite stanze dedicate alla storia e alle civiltà che qui hanno abitato a partire dalle culture preispaniche fino a quelle contemporanee, accomunate dalle stesse attività: l’artigianato e la gastronomia.
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Templo de Santo Domingo e annesso Museo de las Culturas de Oaxaca |
La sera e l’ora della partenza del nostro bus notturno per Tuxtla Gutierrez purtroppo si avvicinano e ci rendiamo conto che Oaxaca meriterebbe almeno ancora un giorno per approfondire la sua conoscenza e soprattutto la sua cultura gastronomica che sfortunatamente non siamo riusciti a comprendere in questa breve permanenza.
Leggi gli altri post sul Messico:
Itinerario di viaggio https://viaggiedelizie.com/2015/07/itinerario-di-20-giorni-in-messico.html
Riflessioni ed informazioni pratiche https://viaggiedelizie.com/2015/09/messico-fai-da-te-riflessioni-informazioni-pratiche.html
Dove dormire https://viaggiedelizie.com/2015/10/dormire-in-messico.html
Food tour a Città del Messico https://viaggiedelizie.com/2016/02/oaxaca-seconda-tappa-del-nostro-viaggio.html
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