Post di Viaggio

Roussillon e le terre dell’ocra

Torniamo spesso e volentieri in Francia; per questioni di vicinanza al Piemonte infatti, spesso lo preferiamo ad altre regioni italiane quando abbiamo pochi giorni a disposizione. Dopo aver visitato le Gole del Verdon alcuni anni fa, eravamo rimasti incuriositi da altre formazioni naturali della zona del LuberonLe Sentier des Ocres che però non eravamo riusciti a vedere. Abbiamo così costruito un week end di primavera attorno a questa meraviglia della natura per poi scoprire come al solito, che la Provenza è tutta bella e ci sono un sacco di cose da scoprire e soprattutto che l’Ocra ha una storia pazzesca! 
Come già fatto in passato abbiamo scelto di alloggiare in una Chambre d’Hotes, una specie di B&B alla francese e questa volta, viaggiando oltre che con polpettina, con il nostro bambino peloso CAT, abbiamo preferito la campagna alla città, una tenuta in mezzo a vigneti ad una camera nel bellissimo borgo di Roussillon. Abbiamo quindi trovato, contattato e prenotato una camera presso Le Moulin de Lavon una bellissima struttura nelle campagne di Gargas. 
Le moulin de Lavon Chambre d'hotes nelle campagne di Gargas vicino a Roussillon
Le moulin de Lavon Chambre d’hotes nelle campagne di Gargas vicino a Roussillon
Oltre alla formula B&B, al Moulin è disponibile su prenotazione una cena a prezzo fisso costituita da quattro portate: un antipasto, un piatto principale, un’ampia scelta di formaggi, un dessert e vino rosso e rosè della zona. Abbiamo cenato lì due sere su tre e ci siamo pentiti di non aver prenotato anche per la terza sera. In bassa stagione nei dintorni infatti non vi era molto tra cui poter scegliere e la cucina della tenuta davvero interessante, con prodotti locali, oltre che comoda per una famiglia complicata come noi (con CAT al seguito non è facile scegliere ristoranti oppure dobbiamo rientrare in camera e lasciarlo lì avendo cura che non rimanga troppe ore da solo in un luogo ancora semi-sconosciuto). Il tagliere di formaggi poi era superlativo… così come i croissant della colazione serviti con le marmellate ed i mieli prodotti all’interno della tenuta.
Non siamo soliti ancora, cercare o chiedere strutture baby friendly perché la nostra polpettina Arianna ha solo diciotto mesi e finora non ha espresso particolari esigenze. Senza nemmeno chiederlo, però, ci siamo trovati in un posto perfetto per lei. I proprietari hanno una bimba proprio della sua età ed abbiamo trovato un’attenzione particolare sia nella stanza (lettino da campeggio con lenzuola), che a tavola (piattino e bicchiere di plastica), che in cortile con molti giochi a disposizione.
Le Sentier des Ocres dista circa 5Km dal Moulin, prima di entrarvi però abbiamo fatto un giretto nel paesino di Roussillon, un graziosissimo borgo arroccato su una collina le cui abitazioni sono tutte intonacate con i colori derivati appunto dall’estrazione dell’Ocra. Uno dei plus beaux villages de FranceRoussillon ha sedotto numerosi artisti che qui hanno aperto diverse gallerie d’arte. Il suo centro storico è costituito da un dedalo di vicoli che si arrampicano su e giù per la Vaucluse.
Roussillon uno dei più belli Villaggi di Francia deve il suo nome ai giacimenti di Ocra
Roussillon uno dei più belli Villaggi di Francia deve il suo nome ai giacimenti di Ocra
Il sentiero dell’Ocra è un percorso all’interno di una ex cava di Ocra, un sito la cui storia inizia 230 milioni circa di anni fa quando la Provenza era ricoperta dal mare. Il sentiero (ingresso 2,5€ a testa per gli adulti, cani ammessi) è facilissimo da percorrere ma non è consentito l’uso di passeggini; noi lo abbiamo percorso con Arianna nel marsupio e CAT al guinzaglio. Ci sono anche delle scalinate da scendere e diverse panchine sulle quali riposare, le varianti sono due una da 30′ e una da 60′ circa.

Le Sentier des Ocres
Le sentier des ocres a Roussillon

Proseguendo sul sentiero compaiono formazioni rocciose in parte formate dall’acqua e dal vento ed in parte dall’uomo che per anni ha estratto da queste montagne l’Ocra per la produzione di colori per intonaci.

Uscendo dal sentiero le curiosità sull’Ocra sono talmente tante che una visita al  vicino Conservatoire des ocres et de la couleur, un museo che illustra il processo di estrazione dell’Ocra ed i suoi utilizzi, è dovuta. 

Il percorso di visita inizia dal 1785 anno in cui venne identificato un metodo per la separazione dell’ocra dalla sabbia, ma solo un secolo dopo, con l’arrivo della ferrovia, prese il via la sua industrializzazione che portò questa attività ad essere una delle voci di esportazione maggiore della zona, con circa 40.000 tonnellate annue prodotte nel 1929. La sede del museo è proprio una delle fabbriche che operarono nel ventesimo secolo fino al 1963 quando l’estrazione dell’Ocra ebbe fine a causa dell’avvento delle fibre sintetiche. 

L’Ocra veniva estratta nelle miniere della zona e trasportata alla fabbrica. Il primo passo era quello di svuotare le polveri estratte nelle vasche di lavaggio dove veniva unita acqua.

Vasche per il lavaggio dell'Ocra presso la fabbrica di Mathieu a Roussillon
Vasche per il lavaggio dell’Ocra presso la fabbrica di Mathieu a Roussillon

Dalle vasche più a monte il miscuglio di sabbia ed ocra fluiva nei bacini di decantazione più a valle, quando veniva tolto il tappo delle vasche, l’acqua fuoriusciva da esse e durante la notte l’ocra si sedimentava sul fondo seccandosi.

Cubi di Ocra ad asciugare al sole al Conservatoire des ocres et de la couleur di Roussillon
Cubi di Ocra ad asciugare al sole al Conservatoire des ocres et de la couleur di Roussillon

L’indomani il sedimento veniva tagliato a fette e poi a cubi che venivano lasciati ad asciugare al sole per diversi giorni. Una volta indurite, le mattonelle venivano frantumate nei mulini e le polveri, divise per tonalità diverse di colore, venivano vendute in sacchi per essere usate come tinta per pitture murali.

Sacchi di Ocra pronti per la spedizione al Conservatoire des ocres et de la couleur di Roussillon
Sacchi di Ocra pronti per la spedizione al Conservatoire des ocres et de la couleur di Roussillon

Un’altra tappa interessante sulla storia dell’Ocra è a Rustrel, circa 20Km da Roussillon, si tratta del cosiddetto Colorado Provencal (ingresso 5€ per auto) una miniera di Ocra a cielo aperto, dove la natura e l’uomo hanno contribuito equamente alla bellezza dei paesaggi. L’estrazione dell’Ocra in questa miniera è sempre stata fatta in modo artigianale da operai che spesso erano anche contadini con semplici strumenti quali piccone e scalpello. Il trasporto fino al punto di lavaggio e poi alle fabbriche invece cambiò parecchio nel corso degli anni: cavalli, vagoni del treno a vapore e infine camion a rimorchio. Una volta abbandonata, la miniera, è stata lasciata alle intemperie dove la natura si sta riappropriando dei suoi spazi con una flora e una fauna unici. 

Il Colorado Provencal una miniera di Ocra a cielo aperto a Rustrel
Il Colorado Provencal una miniera di Ocra a cielo aperto a Rustrel

Anche in questo sito esistono due percorsi uno più breve ed uno più completo e lungo che dopo aver attraversato “Le Sahara” sale sulle colline regalando una magnifica visuale dall’alto. Inutile dire che noi abbiamo percorso quello più lungo di circa 4Km.

Le Sahara del Colorado Provencal
Le desert blanc e le Sahara del Colorado Provencal
Chiminées des Fées nel Colorado Provencal
Chiminées des Fées nel Colorado Provencal

Viaggiando con polpettina e soprattutto con CAT abbiamo pianificato questa visita a Marzo per non farci sorprendere dal caldo secco che caratterizza la Provenza in piena estate. Ovviamente, con le dovute precauzioni, sappiamo che d’estate il fascino di queste terre non potrà che essere maggiore con il colore lilla della lavanda che immaginiamo spuntare un po’ ovunque. Se decidete quindi di visitare le cave di Ocra unitamente alla fioritura della Lavanda non perdetevi il nostro itinerario sull’altopiano di Valensole.

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