Las Vegas è una città che non mi ha mai attirato più di tanto, credo infatti che racchiuda tutti quegli ideali che sono molto lontani dal mio mondo: lusso, sfarzo, esibizionismo, finzione, eccesso, gioco d’azzardo.
Quando però mi sono dedicata alla stesura del primo itinerario sulla West Coast ho capito che per visitare il Grand Canyon una tappa logisticamente fondamentale era proprio Las Vegas. La capitale nel Nevada, ultima città prima di inoltrarsi nel profondo west caratterizzato da canyon, rocce rosse e deserti.
Abbiamo trascorso così due notti a Las Vegas, scegliendo un hotel molto economico, lo Stratosphere, lontano dalla strip come se volessimo tentare a tutti i costi di vivere la città in un modo alternativo. In realtà l’obiettivo era spendere il meno possibile lì per investire il nostro budget in hotel più belli in posti che ritenevamo più meritevoli come la Death Valley e San Francisco. Per scelta inoltre abbiamo deciso di vivere la città del peccato solo di sera, dedicando le due giornate al motivo principale del nostro viaggio e cioè quello di vedere la natura ed i parchi.

Stratosphere Hotel a Las Vegas NEVADA
L’anno successivo però, dopo aver deciso di tornare negli Stati Uniti per approfondire la nostra scoperta del West. Abbiamo volato nuovamente su Los Angeles per accaparrarci una tariffa più bassa e dopo dieci giorni spesi nella totale nullità dei parchi abbiamo deciso di fare ritorno a Las Vegas.
Il secondo itinerario tra Arizona e Utah, infatti, a differenza del precedente, non passava da alcuna grande città e ci sembrava sensato inserire un po’ di riposo e sano cazzeggio prima di rientrare in Italia. Ovviamente un altro motivo che ci ha spinti a tornare è che Las Vegas gode di una posizione davvero chiave per chi desidera visitare i cosiddetti parchi rossi. Tanto è vero che la maggior parte dei tour organizzati parte e/o arriva lì con un itinerario ad anello in senso orario o antiorario.
Per la nostra seconda volta a Las Vegas dopo pochi mesi, abbiamo deciso di cercare una sistemazione più centrale, la strip infatti è lunghissima e arrivare in centro era stata l’anno prima una missione quasi impossibile! Abbiamo trovato una ottima sistemazione al Tuscany Suites and Casino, un hotel a “tema” toscano, dotato di ampissime suites ad una decina di minuti a piedi dalla strip, molto centrale, proprio all’altezza del Flamingo. Prezzo maggiore dello Stratosphere ma standard decisamente più alto sia nelle camere che nella cura degli spazi comuni, con una bellissima piscina dotata di ombra e lettini in grande quantità.

Suite del Tuscany suites and Casino di Las Vegas
Il secondo soggiorno a Las Vegas ci ha reso la città più gradevole ai nostri occhi. Forse eravamo più rilassati nella passeggiata sulla strip, non avevamo l’ansia di arrivare in centro e sapevamo già cosa ci aspettava, ma ci siamo decisamente goduti di più l’atmosfera, trovandola quasi divertente. Ho trovato anche il caldo – soffocante – più azzeccato del freddo di ottobre.
Non abbiamo fatto nessuna delle classiche esperienze da once-in-a-lifetime. Non abbiamo giocato al casinò, non abbiamo fatto foto con nessun personaggio improbabile di quelli che trovi sulla strip, non ci siamo sposati in nessuna cappella, nonostante un pensierino ce lo avessi fatto… non ci siamo tatuati, non abbiamo visto spettacoli, non abbiamo giocato alle slot e non ci siamo neanche ubriacati come nel film “Una notte da Leoni”.
Cosa abbiamo fatto allora?
Ecco cosa abbiamo fatto e quali sono le cose che secondo noi meritano di essere fatte a Las Vegas:
- Foto di rito al cartello “Welcome to Fabulous Las Vegas”. Dopo aver percorso su e giù la strip dallo Stratosphere al New York New York abbiamo finalmente capito che il famoso cartello si trovava dalla parte opposta della strip e cioè verso il Mandala Bay. Ci siamo accorti della presenza del cartello per le numerose macchine parcheggiate e per un capannello di persone intente a farsi selfie, seguendo una coda ordinata, proprio con alle spalle il famoso cartello che da il Benvenuto a Las Vegas (o l’addio come nel nostro caso).
Welcome to Fabulous Las Vegas – il cartello di ingresso alla città
- Passeggiata sulla strip con ingresso negli hotel più famosi. Come già accennato abbiamo macinato chilometri e chilometri a piedi sulla strip, complice anche il vento fresco delle serate di ottobre in cui abbiamo visitato Las Vegas. Abbiamo ammirato lo spettacolo delle fontane del Bellagio, l’eruzione del vulcano del Mirage, abbiamo passeggiato lungo il Canal Grande di Venezia e sotto la Tour Effeil di Parigi. E’ incredibile il grado di dettaglio con il quale tutti i famosi monumenti siano stati riprodotti qui ed è impressionante vederlo sui beni italiani che meglio conosciamo!

Palazzo Ducale e ponte di Rialto a Las Vegas
3. Cena in uno dei famosi buffett di Las Vegas. Durante le nostre due visite a Las Vegas abbiamo provato due tra quelli che abbiamo letto essere i migliori buffett della città, The Buffet at Bellagio e Wicked Spoon at The Cosmopolitan. Sui relativi siti internet potete trovare i dettagli dei prezzi dei pranzi o delle cene e dei pacchetti bevande in base al giorno che sceglierete. Per i soggiorni in settimana i prezzi sono scontati e aumentano nel week end. La formula base di solito include soft drinks mentre per avere accesso agli alcolici generalmente occorre acquistare un upgrade che consente di bere alcolici a volontà.
La nostra bimba di 2 anni non ha pagato in nessuno dei due buffett pur avendo gradito moltissimo una cena con cucina più tradizionale rispetto alle tipiche cene che si consumano in un on the road in USA. Abbiamo trovato infatti moltissimi piatti italiani molto ben fatti, cucina asiatica, messicana, carni buonissime e montagne di crostacei, verdure in grande quantità e una infinità di dolci! Dopo tanti giorni di insalate, hamburger e bisteccone una serata così è quello che ci vuole per togliersi tutti i desideri, compreso il lecca lecca ed il gelato per Arianna.

In piscina del Tuscany suites and Casino
4. Pomeriggio relax in piscina. In tutto il periodo estivo il clima di Las Vegas è assolutamente inospitale. Potrete sopravvivere solo grazie all’aria condizionata degli hotel e dei centri commerciali. Una valida alternativa altrimenti è mettersi a mollo in piscina. Quasi tutti gli hotel ne hanno una o più di una, a volte gli ombrelloni non sono inclusi nella resort fee ed il noleggio sarà salato. Al Tuscany invece lettini ed ombrelloni sono gratuiti anche se l’ombra, almeno nel tardo pomeriggio era garantita dagli edifici circostanti! Non abbiamo provato la piscina all’ottavo piano dello Stratosphere perché ad ottobre non abbiamo avuto bisogno di rinfrescarci; anzi c’era un bel venticello freddo.
5. Visitare la Valley of Fire ed il Red Rock Canyon due meraviglie naturalistiche a poche miglia dalla capitale del Nevada. In estate difficile percorrere i trails a causa delle temperature ma alcune parti sono perfettamente godibili anche dall’auto, ovviamente con aria condizionata a palla!

Valley of fire State Park

I primi neon di Downtown Las Vegas
6. Passare una giornata o almeno una serata a Downtown e Freemont Street. Per qualcuno questa è la vera Las Vegas, là dove tutto ebbe inizio all’inizio del 1900. I primi hotel, i primi casinò, le prime luci al neon. Tornata alla ribalta da alcuni anni grazie alla Freemont Experience è ricca di attrazioni (ovviamente a pagamento) in cui trascorrere anche una intera giornata. La “vecchia” Las Vegas è facilmente raggiungibile dalla strip con la stupenda monorotaia sopraelevata. Per i più coraggiosi consiglio di salire sulla torre dello Stratosphere ed affrontare una delle sue terrificanti attrazioni. Io che amo le giostre, non ho neanche avuto il coraggio di uscire sulla terrazza.
7. Vedere uno spettacolo o un concerto tra i tantissimi in calendario. Io ero molto attratta da “O” del Cirque du Soleil e “MJ Live” un tributo a Michael Jackson proprio allo Stratosphere, ma in entrambe le mie visite a Las Vegas non sono riuscita ad organizzarmi.
8. Visitare la Hover Dam, l’imponente diga costruita intorno al 1930 con tecniche per il tempo avveniristiche. A cavallo tra Nevada ed Arizona, consente di sfruttare il potenziale idroelettrico del Colorado River e ha dato vita al bacino artificiale, il Lake Mead più grande di tutti gli Stati Uniti.
9. Fare shopping negli outlet ai due estremi della città: Las Vegas North Premium Outlet e Las Vegas South Premium Outlet. Si tratta di una catena molto diffusa negli USA dove troverete i classici marchi di capi americani a prezzi assolutamente convenienti. Levi’s, Ralph Lauren, Tommy Hilfinger, GAP, Nike ecc ecc ecco il motivo per cui parto dall’Italia almeno con un jeans ed una scarpa da rottamare, così al ritorno ho spazio in valigia per i nuovi acquisti!
10. Vedere il Grand Canyon. Se Las Vegas costituisce l’estremo orientale del vostro viaggio nell’ovest, una capatina in giornata al Grand Canyon io non la perderei. Il punto più facilmente raggiungibile è il West Rim dove sorge il Grand Canyon skywalk un’opera imponente e pionieristica che consente di ammirare il canyon da un ponte di vetro ed acciaio sospeso a 300m di altezza. Noi ci siamo stati durante il primo soggiorno a Las Vegas. Abbiamo apprezzato moltissimo l’esperienza che non ha nulla da togliere alla visita al Grand Canyon National Park che abbiamo inserito nel programma del nostro successivo viaggio in USA.
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