Finalmente mi sono laureata!
Considerando l’età, la soddisfazione e la mia voglia di fare festa per ogni cosa, per brindare con i miei parenti ho pensato che ad Agosto non potesse esserci luogo più adatto di un ristorante in montagna vicino al luogo dove sono cresciuta: “La Tana del Lupo” ad Albaneto di Leonessa.
Il ristorante è aperto dal 1967, la conduzione familiare si è tramandata alla seconda generazione che ha intrapreso anche altre attività parallele, quali Casa Vacanze, B&B e allevamento e coltivazione di parte delle materie prime utilizzate. Si può veramente considerare un posto dove si mangia a Km 0, tutti i prodotti sono della zona, e potete trovarci quindi le tipicità presenti nell’altopiano di Leonessa.
E’ un posto molto amato dai motociclisti per due motivi: il primo è che da qualsiasi parte si venga, che sia dal Terminillo, dalla Salaria o dall’Umbria le curve promettono un viaggio ideale per gli amanti delle due ruote e poi perché si mangia bene e l’aria fresca stimola l’appetito.
Per la mia festa ho puntato il più possibile sulla tradizione, iniziando dagli antipasti: abbiamo mangiato formaggi e ricotta di pecora, mozzarella di bufala locale dell’azienda agricola Sant’Andrea , a seguire il farro cereale riscoperto negli ultimi anni anche grazie agli studi fatti per l’allestimento del Palio del Velluto.
Non potevano poi mancare i salumi tipici dell’altopiano e i legumi, in questo caso abbiamo scelto i fagioli con cipolla, ma in base al periodo si può trovare anche la lenticchia, sempre della zona, per concludere i classici fuori di zucca fritti.
Potevamo veramente fermarci qui, ma complice il vino, la compagnia e la scusa di festeggiare abbiamo proseguito con ravioli di ricotta al tartufo e fettuccine al castrato, tutta la pasta è fatta in casa, se andate in un periodo più fresco e adatto per le patate vi consiglio gli gnocchi con castrato e la pasta tipica locale, i denti di lupo con pancetta, piselli e funghi.
Come secondo, per poter provare un po’ tutte le carni del luogo ho optato per una grigliata mista, quindi salsicce, vitella e abbacchio e un contorno di insalata per illudere la dieta.
Per innaffiare il tutto vino rosso della casa.
Devo essere sincera, nei locali evito sempre il vino della casa, ma qui conosco molto bene la cantina, quindi vado sul sicuro: si tratta di un’azienda delle Marche “il Conte” di Villa Prandone, una garanzia secondo me.
Per dolce, visto che era la mia festa, ho scelto la zuppa inglese, mio dolce preferito fatto a torta per l’occasione.
Un ultimo consiglio, semmai vi doveste sentite un po’ appesantiti, fatevi portale la genziana, sempre di produzione locale, ottimo digestivo e poi fatevi una bella passeggiata nei dintorni.