#ItaliainVino

#Italiainvino : giovani di Langa e Roero (2)

Appassionata di vino e di visite in cantina, con Langa e Roero a poca distanza da casa, approfitto ogni volta che posso per fare un giro tra le colline del vino Patrimonio dell’Unesco. Galeotti la visita di Monica da Roma e il regalo di Natale alla Spa, abbiamo approfittato per fare una due giorni tra relax e vino e andare a visitare alcune cantine dei giovani di Langa e Roero, come già feci tempo fa raccontandovelo qui.

Mario Costa

Dopo esserci rilassate nella bella Spa Roero Relax Resort dedichiamo un pomeriggio alla visita di una cantina poco distante, sempre nel comune di Canale, uno dei paesi più famosi del Roero.

Ci accoglie Luca Costa e iniziamo la visita nella zona della cantina dove arrivano le uve e dove procede la fermentazione in acciaio.
L’Azienda Vinicola Mario Costa è una delle più tecnologicamente avanzate del Roero e ce ne accorgiamo subito quando Luca ci mostra i tini con il rimontaggio automatizzato.

La sede della cantina è poco distante da un frutteto di peschi; l’azienda agricola, nei mesi di luglio e agosto, è principalmente impegnata con la raccolta e la vendita di pesche di Canale, tra le più famose e profumate del Piemonte.

Passiamo attraverso la bottaia e entriamo in una bella sala degustazione.
Luca ci racconta la storia della sua famiglia, che dal 1952 continua la tradizione, e dei vini che producono. Il nome della cantina è quello di suo papà Mario che continua a supportare, con mamma Laura, Luca e il fratello Giuseppe nei lavori in vigna e in cantina.

La degustazione prevede quattro vini, ma tra una parola e l’altra arriviamo a cinque. Un grande classico del Roero è l’Arneis. E’ vero che lo si produce anche in Langa, ma le caratteristiche date dai terreni sabbiosi della zona lo rendono unico. [Giudizio personale: per me l’Arneis è il Roero].
Assaggiamo il Miladui, un arneis particolare, che in piemontese significa milleduecento che è il numero di bottiglie che vengono prodotte di questo vino ogni anno. E’ un arneis che fermenta e poi invecchia in barrique per 12 mesi ed è qualcosa di davvero particolare e speciale.

Tra i rossi merita una citazione il Nebbiolo d’Alba Superiore Cianin da Stiva dedicato al nonno del signor Mario (Cianin è il nomignolo roerino per Sebastiano) che accendeva la stufa al mattino (stiva = stufa). E’ un vino armonico che invecchia 24 mesi in botti grandi e che non vedo l’ora di assaggiare in abbinamento con un bel piatto di carne. Eh sì, perchè come al solito non mi sono trattenuta dal fare un po’ di shopping vinicolo anche qui!

Bricco Carlina

Parlando di giovani produttori, delle loro esperienze e delle loro ambizioni ecco che la mia scelta di vistare l’Azienda Agricola Bricco Carlina è andata a segno al 100% , come per l’Azienda Mario Costa, nella scoperta di giovani di Langa e Roero.

Quando decido di visitare una cantina mi lascio ispirare dal momento; seguivo questa Azienda Agricola su instagram e mi è venuto naturale contattarli per organizzare una visita e una degustazione per conoscere la loro storia e i loro prodotti.

Due fratelli, Camilla e Francesco, sono i giovani proprietari dell’Azienda che si trova a Grinzane Cavour, all’ombra del famoso castello, poco distante dal letto del fiume Talloria.
Ci accoglie Camilla che con i suoi grandi occhi e la sua parlata tranquilla e pacata ti mette subito a tuo agio e ti accompagna alla scoperta della cantina.

Francesco e Camilla non sono “figli d’arte”, come spesso capita da queste parti; i loro genitori sono in tutt’altro ambito e quindi sono loro a fondare Bricco Carlina grazie ai vigneti dei nonni, un po’ qui in Langa e un po’ in Monferrato dove producono una Barbera d’Asti in uno dei territori più quotati.

Camilla ci fa assaggiare i vini che ancora stanno riposando nei tini d’acciaio. Il nebbiolo che spilla e che ci presenta così, fresco, giovane e ancora leggermente torbido, ha un colore stupendo.
E il Barolo 2016, preso direttamente dalla botte, che tra alcuni giorni verrà imbottigliato, ci regala profumi e gusti che è un piacere sperimentare direttamente nella bottaia.

Lo ammetto, quando mi siedo al tavolo della degustazione, oltre ad assaggiare i vini e ad apprezzarli, sono attratta particolarmente dalle etichette delle bottiglie: una più bella dell’altra, una più delicata dell’altra.

Come non amare queste giornate lente e piacevoli, tra vino e belle persone con cui chiacchierare? Sto pensando già alla prossima meta, alle prossime cantine ed alle prossime belle realtà da visitare…

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