Eccellenze I viaggi degli amici

Alla scoperta del Radicchio di Treviso

Fuori è ancora buio, i primi raggi dell’alba
si intravedono oltre la collina, ma sono già bella carica zaino in spalla,
scarpe comode,  penna e block notes. Oggi
mi aspetta un bel giro nel vicino Veneto, una regione ricca di ville, natura e
tipicità enogastronomiche. Percorrerò la Strada del Radicchio Rosso di Treviso
e Variegato di Castelfranco -www.stradadelradicchio.it.  Sono molto curiosa di scoprire cosa offre
questa zona rurale del Veneto che in questi ultimi anni sta riscoprendo il
valore dell’agricoltura e del turismo slow.
Partiamo da Salzano paese della provincia di
Venezia che ha avuto l’onore di essere la terra di origine di Papa Pio X e la parrocchia
dove il Papa sperimentò con successo alcuni metodi di insegnamento del
catechismo poi utilizzati durante il suo pontificato.

La prima tappa ci porta alla Rotonda di
Badoere, una delle barchesse più famose del Veneto e  piazza di un paesino bellissimo chiamato
Badoere di Morgano. Se non fosse per l’asfalto e le macchine sembrerebbe di
aver fatto un salto indietro nel tempo.
Tutto intorno ad un grande spiazzo circolare
si spiegano due ali di case a due piani con un lungo porticato. La Struttura è
stata costruita per ospitare una serie di botteghe su un semicerchio ed abitazioni
sull’altro  con in mezzo la piazza per il
mercato. Sulla piazza si affaccia anche il municipio e una splendida chiesetta,
ovviamente disponibile per matrimoni. Sotto i porticati si aprono le botteghe
degli artigiani e mercanti con un caratteristico “balcone” a ribalta verso
l’alto che fungeva da vetrina. 
Oggi la Rotonda ospita ancora caratteristici
negozietti e bar, ma anche abitazioni private su due piani. A Natale merita
assolutamente una visita perché tutta la piazza si trasforma in un magico
mercatino di Natale con oltre 150 bancarelle di artigianato, il grande albero,
il presepio, gli addobbi luminosi. Durante il mercatino gli artigiani hanno
pensato anche ai curiosi come me: mostrano direttamente sul posto la
lavorazione dei loro prodotti!
Dalla Rotonda passiamo a visitare la Filanda,
testimonianza di uno dei mercati più floridi della regione ai primi del ‘900.
Qui venivano allevati i bachi e si filava la seta. Ora la Filanda è diventata
una tessitura dove si produce principalmente lana pregiata, ma i vecchi telai a
mano sono tutt’ora attivi e il titolare Sig. Mario è orgoglioso di mostrarne il
funzionamento ai visitatori.  Su
richiesta di grandi marchi tornano in funzione  per creare sciarpe o tessuti a tiratura
limitata e con trame uniche. 
L’ora di pranzo si avvicina e gli
organizzatori dell’Associazione hanno pensato bene di farci “pregustare” il
pranzo con una bella visita all’allevamento di trote e nell’Azienda Agricola Bellia
che produce il radicchio I.G.P. di Treviso. 
Il figlio dei proprietari, un ragazzo sulla ventina che sprizza passione
da tutti i pori, mi insegna come viene coltivato il radicchio, ma soprattutto
come diventa rosso.  Le belle e
buonissime foglie rosso rubino non nascono nel campo, ma in un secondo momento,
mentre la pianta sta per una ventina di giorni in acqua corrente e al
semibuio.  Solo le foglie del cuore
crescono bianche e rosse e sono poi selezionate per essere vendute. 
Eccoci a pranzo! Dire
che sono affamata è riduttivo dopo un’intera mattina passata a parlare di cibo.
Sulla tavola imbandita del Ristorante I Savi ogni socio della Strada del Radicchio ha preparato il
meglio della sua produzione:  risotto alradicchio, radicchio rosso marinato, trota salmonata, mozzarella di bufala eformaggio stagionato 10 gg. di latte di bufala, formaggi freschi e stagionati,
costine di maiale e salami, marmellata di zucca e zucca sott’aceto e per finire
un’ottima panna cotta. I miei piatti preferiti sono stati sicuramente il
radicchio marinato, la mozzarella di bufala e la marmellata di zucca.

Giusto il tempo per una sosta nello spaccio
per acquistare mezzo chilo di radicchio e una buona bottiglia di birra
artigianale e già siamo di nuovo in viaggio in direzione di Villa MarignanaBenetton a Mogliano Veneto. 
Qui oltre a visitare la villa dimora privata della
famiglia Benetton è aperto il Museo con le opere di Toni Benetton artista molto
abile nella lavorazione dei metalli che ama creare sculture mobili.  Sono rimasta così colpita da una
scultura fatta a molla quadrata che caricata suona da rischiare di perdermi il
dolce! 
La merenda è  una vera sorpresa: non solo
dolci tradizionali, ma anche tortini dolci e biscotti fatti con il radicchio
caramellato e tartine dolci fatte con la zucca speziata.  Il radicchio sta davvero bene dappertutto! 
A
questo punto comincio a sperare in una piccola siesta, ma c’è ancora una tappa
importante e ripiego su un bel  caffè
forte. 
Arriviamo infine al tramonto alla Cantina delTerraglio di cui abbiamo già ampiamente degustato a pranzo i buoni Chardonnay e
Cabernet da accompagnare ai formaggi e al risotto.  Qui ci aspetta un bell’aperitivo a base di Prosecco
spumante extra dry o vin brulè per chi risente della giornata umidiccia e
freddina. 
Ora non mi resta che tornare a casa per
provare a fare il radicchio marinato sottoaceto da innaffiare con la birra
artigianale… e buon appetito!

Cristina viaggia da sempre per terra aria e sopratutto mare. 
Curiosa e amante del buon cibo è anche un’appassionata velista. E’ passata dal Lago di Garda a al mare di Trieste al tempo dell’Università e ora sfrutta il confine come base per weekend nelle vicine Austria, Repubblica Ceca, Slovenia, Croazia. 
Appena possibile però scappa più in là sempre alla ricerca di zone del mondo che ancora non ha esplorato. Il viaggio preferito è stato quello di nozze in Tanzania seguito dal Sud Africa. 
L’esperienza di vita più bella: l’anno all’estero in America. 
Ama tutti gli animali, selvatici e non, e il suo animale totem è il bradipo.

 

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