Mangiare a

Mangiare a… Bologna

Nel 2003 ho lavorato per circa nove mesi a Bologna; per
motivi familiari dovevo tornare tutti i fine settimana, quindi non sono
riuscita a godermi la città che tutti definiscono splendida.
Pochi mesi fa è capitata l’occasione, grazie anche alla
comodità di Trenitalia, di poterci passare una giornata e così ho preso il
treno e sono partita.

Era un sabato di una giornata splendida, come mai in nove mesi di trasferta mi era
capitato; Bologna mi ha accolta veramente bene, una primavera inattesa.
Scesa alla stazione rinnovata, cappuccino rigorosamente di soia e poi via! per le strade della città a recuperare tutti i posti noti, ma visti di sfuggita.

Le interminabili biciclette, la strade piene di gente sorridente, la piazza, le vie intorno, la casa di uno dei miei cantanti preferiti che diceva ”nel centro di Bologna non si perde neanche un bambino”, le due torri che si cercano…. queste sono istantanee di Bologna.

Certo dopo tutto questo camminare e guardando i tortellini nelle vetrine devo dire che ho una certa fame. 
E sì, ho proprio voglia di piatti tipici Bolognesi, quindi cerco un ristorante che faccia anche piatti senza glutine e mi consigliano La Capriata : il posto è molto carino all’interno della Corte Isolani, in pieno centro, elegante, molto ampio e di classe.
Mi siedo e faccio presente al cameriere la mia necessità di cibi senza glutine e mi assicura che la pasta senza glutine è tutta fatta a mano e mi consiglia le crescentine; opto quindi per un antipasto con mortadella, prosciutto e salame, accompagnato dalle crescentine e come primo piatto i famosissimi tortelloni, il tutto accompagnato da un bicchiere di vino!

Sul cibo glutinato non posso esprimermi, ma devo dire che i miei vicini di tavolo, italiani e stranieri sembrano soddisfatti, io lo consiglio per quel che riguarda il “senza glutine”, così difficile da trovare.
Dopo questo lauto pranzo si prosegue il giro di Bologna a fotografare un matrimonio a Palazzo D’Accursio o fare un giro a Santo Stefano più comunemente chiamato complesso delle ”sette chiese”.

Si conclude una splendida giornata, in una città che porto ormai nel cuore…in fondo la felicità è l’insieme delle tante piccole belle cose che ci capitano nella vita. 

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