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Visitare Cracovia in 3 giorni

Supponiamo che martedì sia il giorno del vostro compleanno e che vogliate festeggiare in una località interessante, a corto raggio nell’arco di un week end lungo e che magari troviate un volo aereo a buon prezzo… Se mettete insieme tutti questi fattori il risultato sarà… Cracovia!

L’atmosfera medioevale che si respira nella Città Vecchia – patrimonio dell’Umanità UNESCO dal 1978 -, il Castello Reale del Wawel posto sulla sommità di una collina da cui godere di uno spettacolo incredibile (ammesso che riusciate ad uscire indenni dal Castello attraverso la Grotta del Drago…), il quartiere ebraico di Kazimierz e la Miniera di Sale di Wieliczka con sculture e cappelle (consacrate e non) sono solo alcuni dei punti di interesse che giustificano una visita a Cracovia.

Noi siamo arrivate il sabato sera e ripartite il martedì pomeriggio, ma le attrattive da visitare con un paio di giorni in più a disposizione non sarebbero mancate. Avendo poco tempo abbiamo dovuto selezionare attentamente i luoghi da vedere.

Abbiamo iniziato il tour dalla Collina di Wawel, facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici. Tram e bus indicano chiaramente i nomi delle fermate e sono dotati di video che mostrano le immagini delle principali attrattive nelle zone circostanti la fermata scelta aiutando, in tal modo, la maggior parte dei turisti che non parla polacco.

La Collina di Wawel ha avuto alterne vicende: dapprima centro del potere temporale ed ecclesiastico, poi sede dei sovrani polacchi, venne quindi trasformata in dimora rinascimentale e successivamente più volte distrutta e depredata. Agli inizi del XX secolo è stata oggetto di rinnovamento per riportare il sito al suo antico splendore.

Il Castello di Wawel

Sul sito www.wawel.krakow.pl trovate molte informazioni utili, ma non fatevi spaventare se non riuscite a prenotare la visita in anticipo perché potrete farlo direttamente in loco. Munitevi di audioguida e iniziate il tour dal Castello: non perdete le Camere di Stato ricche di arazzi, porcellane, argenterie e mobili d’epoca, la Sala dei Deputati caratteristica per il soffitto a cassettoni con 30 teste intagliate singolarmente, gli Appartamenti Reali (purtroppo le foto non sono permesse, ma potete sempre acquistare qualche cartolina come ricordo), il Tesoro e l’Armeria Reale se siete appassionati di lance, alabarde e spade e, tra queste ultime, quella utilizzata per le incoronazioni reali.

Usciti dal Castello potete visitare la Cattedrale, sede dell’incoronazione dei monarchi polacchi e luogo di sepoltura di personaggi famosi.

La cattedrale di Wawel

Ingresso della Cattedrale di Wawel

All’interno del complesso trovate numerosi chioschi e caffetterie, dei quali approfittare per godervi un momento di relax.
Quando decidete di uscire dal complesso, passate attraverso la Grotta del Drago, dove, secondo la leggenda, abitava un malvagio Drago sputafuoco appunto. Smok – questo il suo nome – si accaniva contro abitanti e bestiame ed il suo cibo preferito erano le belle fanciulle.
Il Principe Krak, temendo per la vita della figlia, offrì la mano dell’erede a chi fosse riuscito a sconfiggere il drago… come si conclude la storia?
A voi scoprirlo, io però vi dico che abbiamo visto davvero il drago sputare fuoco!!!

Smok, il drago sputafuoco

Appena usciti dalla Grotta del Drago apparirà davanti a voi uno scorcio panoramico bellissimo sulla Vistola: se è una bella giornata di sole approfittate per prendervi qualche minuto di pausa su una delle numerose panchine e della presenza di venditori di prodotti locali per assaggiare qualche prodotto tipico. Noi abbiamo provato… l’Oscypek: a voi scoprire di cosa si tratta, io vi dico solo che è molto buono.

Oscypek

La città vecchia

Dalla collina di Wawel potete raggiungere a piedi la città vecchia e la caratteristica piazza Rynek Glowny, animata da artisti di strada, venditori ambulanti e dalle tipiche carrozze locali che portano in giro i turisti.
Sulla piazza si affacciano le principali attrazioni di Cracovia: iniziate con la visita della Basilica di Santa Maria, gioiello dell’arte gotica con i suoi bellissimi interni e se è una bella giornata salite sulla torre per godervi il panorama… E se sentite una melodia? Potrebbe essere il trombettiere che allo scoccare dell’ora proprio dalla torre suona l’hejnat, una melodia di 5 note ripetuta per 4 volte, una per ogni punto cardinale. Ad oggi ci sono 7 trombettieri che si alternano ogni ora durante la giornata.

l centro storico di Cracovia può essere visitato con una guida parlante italiano grazie al Tour Gratuito che può essere prenotato cliccando questo link

Interno della Basilica di Santa Maria

Altare della Basilica di Santa Maria

Proseguite poi con il Fondaco dei Tessuti: anticamente era un mercato dei tessuti, appunto, oggi è un bellissimo palazzo rinascimentale in cui al piano superiore trovate la Pinacoteca dedicata all’arte polacca, mentre al piano terra potete acquistare souvenir e prodotti di artigianato locale.

Fondaco dei Tessuti

Bancarelle all’interno del Fondaco dei Tessuti

Se non siete ancora stanchi e, soprattutto non patite gli spazi stretti, potete salire sulla Torre del Municipio: potrete godervi il panorama da un’altezza di 70 metri, ma sappiate che c’è un’unica stretta scala comune sia per chi scende che per chi sale…

E se dopo tanto camminare vi fosse venuta fame, approfittate di una “latteria”: sono locali nati negli anni ’60 come piccole mense sovvenzionate per permettere agli operai di pranzare vicino al luogo di lavoro. Ancora oggi hanno mantenuto prezzi contenuti ed una gustosissima cucina tradizionale.

Golabki foglia di cavolo ripiena con manzo e riso

Godetevi ancora qualche scorcio della città prima di andare a dormire: la piazza Rynek Glowny con i suoi giochi di luce che illuminano le principali attrazioni non potrà non affascinarvi.

piazza Rynek Glowny

Miniera di sale di Wieliczka

Dedicate poi una giornata ad un’escursione fuori porta: partendo dalla stazione dei pullman situata accanto alla galleria commerciale cittadina, potrete comodamente raggiungere la Miniera di sale di Wieliczka, patrimonio Unesco da una trentina d’anni.

Ogni ora, nei periodi di maggior affluenza di turisti, sono organizzate visite con guide che parlano anche l’italiano; potete acquistare il biglietto on line e magari abbinarlo anche al tour di Auschwitz .

Affrontate la discesa di 380 gradini e raggiungerete una profondità di ben 135 metri! Ma non temete, potrete uscire agevolmente utilizzando un ascensore dopo aver percorso un tratto su comodissimi e suggestivi trenini.

Miniera di sale – Sculture

Miniera di Sale – Niccolò Copernico

Durante la visita, che dura all’incirca 3 ore, vedrete scene di vita quotidiana dei minatori, sculture realizzate esclusivamente con sale, e raggiungerete ad una profondità di 101 metri un vero e proprio tesoro: la Cappella di Santa Cunegonda.

La Cappella consacrata di Santa Cunegonda

lampadario di sale

L’ultima cena

Miniera di sale – Particolare della Cappella

La Cappella di Santa Cunegonda è consacrata, per cui potrebbe essere un luogo suggestivo dove celebrare un matrimonio non ordinario. Da non trascurare anche la possibilità di accedere ad un salone dove organizzare un bellissimo ricevimento. Se già state pensando alla comodità dei vostri ospiti… sappiate che si può accedere direttamente tramite un ascensore evitando così la discesa, peraltro sicuramente più suggestiva, dei 380 gradini!

Quartiere ebraico Kazimierz

Non perdetevi, anche se avete poco tempo, il quartiere di Kazimierz: vi affascinerà non solo per i caffè ed i locali notturni, ma anche per negozi originali, gallerie d’arte e vere e proprie opere d’arte moderna a cielo aperto.

Esistono anche dei free tour di Kazimierz che potete tranquillamente prenotare online.

Kazimierz

Camminando per il quartiere abbiamo visto murales dedicati a Karol Knaus, un architetto-artista originario di Kazimierz artefice di molti edifici di Cracovia, vissuto alla fine del diciannovesimo secolo ed a Helena Rubinstein, definita un'”imperatrice di bellezza”, che iniziò la sua carriera nel negozio di famiglia, prima di trasferirsi definitivamente negli Stati Uniti e di fondare l’azienda di prodotti cosmetici conosciuta in tutto il  mondo e nota per il motto “Non esistono donne brutte, solo pigre”.

quartiere ebraico

A Kazimierz c’è un’atmosfera davvero emozionante anche perché rappresenta il quartiere ebraico: qui fu ambientato il film “Schindler’s List”di S. Spielberg, che racconta la storia drammatica di Oscar Schindler, un industriale tedesco che riuscì a salvare migliaia di ebrei perseguitati dai nazisti durante la Shoah.

Sinagoga Vecchia

Abbiamo visitato la Vecchia Sinagoga, al cui interno c’è la sala della preghiera che offre una ricostruzione della binah, la piattaforma al cui centro viene letta la Torah, il fondamento della tradizione religiosa ebraica perché contiene tutti gli insegnamenti dati da Dio a Mosè; alcuni rotoli della Torah sono conservati e visibili in una nicchia accanto .

Sinagoga di Remuh

Proseguendo per il quartiere, abbiamo visitato la Sinagoga di Remuh, un piccolo gioiello utilizzato ancora oggi per la celebrazione delle funzioni religiose. Subito dietro la Sinagoga, è possibile accedere al cimitero: dopo i danni subiti durante la seconda guerra mondiale a causa delle occupazioni naziste, sono stati riportate alla luce lapidi in stile rinascimentale risalenti a ben 4 secoli fa grazie ai lavori effettuati nel dopoguerra.

Sinagoga di Remuh

Nonostante Kazimierz sia il quartiere ebraico per eccellenza, ci sono anche bellissime chiese da visitare: tra queste la Chiesa di Santa Caterina, risalente al XIV secolo e caratteristica per gli interni bianchi che fanno spiccare ancora di più l’imponente altare maggiore barocco completamente dorato.

Abbiamo approfittato della visita del quartiere ebraico di Kazimierz per assaggiare la cucina Kosher presso il ristorante Ariel, che sorge su una piazzetta molto caratteristica e a Cracovia è una vera e propria istituzione.

Ristorante Ariel

La cucina Kosher deve rispettare i dettami della religione ebraica sull’alimentazione: Kosher, infatti, significa ‘adatto’, e deve rispettare le 7 regole alimentari stabilite dalla Torah. Tra queste è previsto che gli animali debbano essere macellati da un rabbino qualificato, la carne e i prodotti caseari non devono essere consumati insieme e che gli stessi utensili utilizzati per la carne devono essere separati da quelli che servono per formaggi e latticini all’interno della cucina.

Foglia di cavolo ripiena con carne

Pierogi

Visitare Cracovia in 3 giorni è un’esperienza che vi consiglio vivamente. E se doveste avere un po’ di tempo in più a disposizione meglio!
Approfittatene per visitare il quartiere di Podgorze dove potrete vedere la fabbrica di  Oskar Schindler ed il museo d’arte contemporanea Mocak, spingetevi fino al quartiere di Nowa Huta, esempio perfettamente conservato di architettura popolare comunista tipica degli anni ’60, oppure prendetevi il tempo per visitare il sito commemorativo di Auschwitz.

L’atmosfera frizzante di Cracovia non potrà non colpirvi: oltre al fascino architettonico ed al valore storico e umano dei suoi siti, resterete colpiti dall’ordine, dalla pulizia e dall’organizzazione della città che la rendono estremamente fruibile per qualsiasi turista.

E poi quest’anno c’è un motivo in più per visitare Cracovia: l’Accademia Europea della Gastronomia, istituzione di riferimento per il mondo della gastronomia e parte della rete della prestigiosa Accademia Internazionale della Gastronomia, le ha assegnato il titolo di Capitale Europea della Cultura Gastronomica 2019!

Fra i vari punti del programma, spiccano il congresso sull’enogastronomia che si svolgerà ad ottobre, le Slow Food Masterclass con i migliori chef e i festival dedicati alle prelibatezze locali, come l’obwarzanek (il pretzel IGP di Cracovia), i pierogi, il pane o il vino, il format della “cucina virtuale”, dove in contemporanea verranno preparati vari piatti della tradizione culinaria di Cracovia in diversi ristoranti sparsi in tutto il mondo e l’intera iniziativa verrà trasmessa in streaming.

Tutte le info sul sito dell’ente polacco del turismo.

2 Comments

  1. Manu Aprile 19, 2019
    • Paola Forneris Aprile 20, 2019

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