Post di Viaggio

Tre giorni a Varsavia

Varsavia è la città più popolosa e la capitale della Polonia. Fu Sigismondo III a trasferirvi la sua corte nel 1569, facendola appunto diventare la Capitale del Paese al posto della precedente Cracovia, troppo a Sud e logisticamente scomoda. A Sigismondo è dedicata la colonna (ora in granito) all’ingresso della città vecchia, il primo edificio non religioso a diventare l’edificio più alto della città: una colonna di 22m su cui fu posata la statua in bronzo dell’amato Re. Tre giorni a Varsavia sono sufficienti a vedere le sue principali attrazioni ma sono convinta che avendone qualcuno in più non ci si annoierebbe.

Varsavia è stata una delle città più belle d’Europa fino alla Seconda Guerra Mondiale che l’ha quasi interamente distrutta: sono pochi gli edifici rimasti in piedi dopo la guerra e tra questi la Città Vecchia, all’interno delle mura e del Barbacane, che è stata proclamata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.

Varsavia Warsaw

Proprio qui nella Città Vecchia, precisamente lungo le mura e la via Podwale si tengono i Mercatini di Natale di Varsavia, uno dei principali motivi della nostra visita durante il Ponte dell’Immacolata. Purtroppo questi però sono stati un po’ deludenti perché erano davvero molto pochi.

Mercatini di Natale di Varsavia barbacane

Nella Piazza del Mercato della Città Vecchia c’erano altri mercatini, principalmente di cibo e bevande ma onestamente non li abbiamo provati perché abbiamo preferito mangiare sempre all’interno, a casa o al ristorante a causa delle temperature rigide. La città però ci ha riservato due bellissime sorprese a tema natalizio: i due parchi Lazienki e Wilanow con allestimenti luminosi stupendi che hanno appagato il nostro desiderio di atmosfera natalizia più dei mercatini in sé.

Ecco alcune attrazioni che non potrete perdere durante i vostri tre giorni a Varsavia.

Walking Tour

Un’attività che amo fare nelle città è un Walking Tour con una guida locale. A volte scelgo visite a pagamento come a Granada, a volte, come in questo caso, abbiamo partecipato ad un free tour in inglese con Anna guida locale di Walkative, una società che organizza tour gratuiti in molte città europee con la formula “paga quanto vuoi” in base al tuo gradimento.

Anna è stata bravissima, con lei abbiamo percorso l’ultimo tratto della Strada Reale, la Krakowskie Przedmiescie, dove si affacciano alcuni magnifici palazzi ed importanti edifici come il Palazzo Staszic, nonchè l’Accademia della Scienza, il Palazzo Namiestnikowski residenza ufficiale del Presidente della Repubblica, l’Università di Varsavia e l’Accademia delle Belle Arti ed i pochi edifici sopravvissuti ai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale tra cui il bellissimo Hotel Bristol, intatto perché usato durante la guerra come base dalle SS, e la Chiesa delle Visitandine.

Hotel Bristol uno dei pochi edifici sopravvissuto alla Seconda Guerra Mondiale

In prossimità di targhe e statue Anna ci ha presentato i personaggi polacchi più famosi tra i quali Adam Michiewicz, poeta, Maria Skłodowska Curie unica donna vincitrice di due Premi Nobel in due diverse discipline (fisica e chimica) e conosciuta con il cognome francese del marito, Nicolò Copernico, scopritore del sistema eliocentrico e Fryderyk Chopin, compositore e pianista le cui note risuonano tra le panchine musicali di tutta Varsavia.

Poi ci siamo diretti nella Città Vecchia passando davanti al Castello Reale, completamente ricostruito negli anni ’70 ed attualmente sede museale e di altri eventi culturali.

Plac Zamkowy o Piazza del Castello Reale con la colonna di Sigismondo III

Procedendo tra le strette vie della Città Vecchia abbiamo raggiunto la Cattedrale di San Giovanni Battista, anch’essa completamente riscostruita dopo la II Guerra Mondiale, e poi fino alla Piazza del Mercato della Città Vecchia in questo periodo sede di una bellissima pista di pattinaggio sul ghiaccio e attorniata da casette di street food e vin brulè. Al centro della piazza è ubicata la statua della Sirena Guerriera, simbolo della città e tutt’attorno vi sono bellissimi palazzi in un tempo abitati da coloni.

Piazza del Mercato della Città Vecchia di Varsavia con la Sirenetta Guerriera

Siamo usciti dalla Città Vecchia superando le mura attraverso il barbacane, una struttura difensiva nata allo scopo di rinforzare le porte della città e studiata per rendere vulnerabili gli eventuali aggressori della città (lasciandone più esposto ai soldati a difesa delle mura il lato senza scudo). In questa zona sorgono molte delle storiche latterie polacche i bar mleczny ovvero piccoli locali, simili a mense, dove consumare pranzi della tradizione un tempo a prezzi calmierati, con un servizio molto spartano e nessun menù in inglese.

Abbiamo concluso il tour al Monumento alla Rivolta di Varsavia costruito a memoria di uno dei momenti più tragici vissuti dalla città con migliaia di morti, anche tra i civili, a causa della repressione operata dall’esercito tedesco contro cui i polacchi erano insorti. Il monumento rappresenta soldati a difesa di una barricata e altri che escono dai tombini, gli insorti infatti utilizzarono il sistema fognario della città per muoversi durante la rivolta durata più di 60 giorni tra agosto ed ottobre del 1944.

Palazzo Wilanow

Il Palazzo Wilanow fu costruito alla fine del XVII secolo come residenza estiva del Re Giovanni III Sobieski che preferiva la campagna alla città ed è infatti immerso in un grandissimo giardino. Le sale del palazzo sono ovviamente visitabili acquistando il biglietto anche on line. Noi però abbiamo preferito dedicarci al The Royal Garden of Light l’allestimento con luci e magnifiche installazioni luminose organizzato per il periodo natalizio. Anche per questa esibizione è necessario comprare i biglietti, a partire dalle ore 16 quando si fa buio. Il giro si fa in un oretta ed è un susseguirsi di luci meravigliose. Un modo assolutamente geniale a mio avviso di far vivere i giardini anche durante il rigido inverno polacco.

Giardino-Wilanow-The-Royal-Garden-of-Light-Warsaw

Parco e Palazzo Lazienki

Il parco Lazienki è composto da diversi giardini, fu più volte rimaneggiato nel corso degli anni. Oggi è caratterizzato da alcuni edifici: Palazzo sull’acqua (ex padiglione dei bagni di Lubomirski) che fu la residenza estiva di Stanislao Augusto Poniatowski, due Orangerie, la vecchia poi convertita in teatro e la nuova del 1860, Palazzo Myslewicki costruito per il nipote di Stanislao e il Teatro sull’acqua il tutto circondato da magnifici giardini e bacini ed abitati numerosissimi animali tra cui scoiattoli, anatre, cigni e pavoni bellissimi.

Palazzo sull'acqua Lazienki Varsavia

Proprio adiacente all’ingresso del Palazzo Lazienki c’è l’ingresso del Giardino Botanico di Varsavia che nel periodo natalizio di trasforma in Magical Botanical un percorso con allestimenti luminosi a tema piante ed animali.

Palazzo della Scienza e della Cultura

Palazzo della cultura e della scienza di Varsavia

Si tratta di uno degli edifici più caratteristici ma anche più dibattuti di Varsavia, donato dall’URSSS al popolo di Varsavia e costruito tra il 1952 ed il 1955 in stile realista socialista è stato per anni il secondo edificio più alto d’Europa. Una pianta enorme, circa 40 milioni di mattoni utilizzati, solo 30 piani ma con una guglia altissima che gli fanno raggiungere i 230 metri di altezza. Attualmente è sede di convegni, mostre e sale cinematografiche ed è possibile salire sulla terrazza panoramica per ammirare la città. Nel foyer per Natale è allestito un carinissimo mercatino, una angolo dove incontrare Babbo Natale e gli Elfi.

Fabrika Nobrina

Sicuramente c’è un po’ di deformazione professionale in questo ma amo vedere i vecchi edifici e siti industriali tornare in vita. E qui alla Fabrika Nobrina tutto è stato fatto alla perfezione. Un sito industriale i cui locali interni sono trasformati in ristoranti, negozi, uffici, una bio boutique ed una bellissima giocoteca mentre negli spazi all’esterno sono ancora presenti i macchinari e i forni della fabbrica risalente a metà del diciottesimo secolo e guarda caso, visto che entrambi lavoriamo nel settore, dedita alla produzione di barre e fogli di acciaio. Il percorso museale è visitabile autonomamente con un ticket acquistabile on line ed una app o con vere e proprie visite guidate in determinati giorni ed orari. Nel complesso c’è una bio bottega fornitissima e tanti stand gastronomici dove pranzare, cenare o fare merenda con cibo da tutto il mondo.

Copernicus Science Centre

Un museo di scienze pensato per i bambini ma divertentissimo anche per i genitori che si dovranno cimentare in molte attività, giochi ed esperimenti e che sicuramente insegnerà qualcosa a tutta la famiglia. Perfetto per trascorrere una giornata invernale ed uggiosa nell’inverno polacco: si passa dalle scienze alle tecnologie, dall’informatica alla musica, attraverso giochi enigmatici, totem interattivi e divulgativi. E’ meta di turisti ma anche dei locals, le esperienze infatti sono infinite e non basta sicuramente una visita per sperimentarle tutte, c’è anche un planetario con tanti spettacoli. Sicuramente fruibile con la lingua inglese anche se le spiegazioni in polacco sono più esaustive ed approfondite.

Nei nostri tre giorni a Varsavia siamo stati molto fortunati col tempo, seppur le giornate fossero con temperature rigide, sempre sugli 0° gradi, abbiamo avuto neve solo l’ultima mezza giornata ed avendo già visto quasi tutta la città ce la siamo goduti in versione semideserta della domenica mattina, passeggiando per la Strada Reale con la neve, mischiandoci ai local per una lenta colazione al bar. Tuttavia se trovaste brutto tempo qui potete trovare idee per attività divertenti al chiuso per famiglie, un post che mi ero salvata prima di partire per eventuali giornate piovose.

La rete di trasporti pubblici urbani (fino al Palazzo Willanow) è molto articolata e ben organizzata. Si possono comprare corse singole o un comodissimo biglietto giornaliero per 24, 48 o 72h ai distributori nei pressi delle fermate dei tram o nelle stazioni della metropolitana. Anche l’aeroporto di Varsavia – Chopin è raggiungibile con un bus con tariffa urbana.

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